20 minutos
20 minutos è un quotidiano[1] d'informazione, a distribuzione gratuita, con edizioni locali in 15 città spagnole, pubblicato da lunedì a venerdì. È il periodico più letto[2] in Spagna, con 2.507.000 lettori, in base ai dati della tiratura media del 2007. I contenuti sono fruibili attraverso licenza libera Creative Commons CC BY (attribuzione)[3], permettendo a chiunque di copiare, distribuire liberamente, nonché fare un uso commerciale dei contenuti (ad esclusione delle vignette), con alcune limitazioni. Il giornale può essere scaricato dal sito web ufficiale. StoriaIl 3 febbraio 2000 è stato pubblicato il primo numero di Madrid y M@s, annunciato come «il primo quotidiano che non si vende[4]» e con una tiratura di 100 000 copie. Lo stesso anno, il 16 novembre, appare Barcelona y M@s. L'anno seguente, i lettori dei due giornali erano oltre 200.000. Nel giugno 2001, 20 Minutos Holding diventa azionista maggioritario della società editrice Multiprensa y Más ed il giornale cambia il proprio nome in 20 minutos. Tuttavia, fino al 2002 nella testata resterà il vecchio nome accanto al nuovo logotipo. Il 15 marzo 2002 uscì a Parigi il primo numero in lingua francese, al quale in seguito si aggiunse la sezione di informazioni dipartimentali nelle città di Marsiglia, Lione, Tolosa, Nizza, Nantes, Strasburgo, Montpellier, Bordeaux, Lilla, Rennes e Grenoble.[5] Nel corso del 2003 appaiono le edizioni di Siviglia e Saragozza. In dicembre, il numero di lettori si approssima a 1.427.000. Durante gli anni 2004 e 2005 il giornale continua ad aumentare la tiratura, e si pubblica a Barcellona, Valencia, Alicante, Malaga, Granada, Murcia, Cordova, Bilbao, Valladolid, Vigo e La Coruña. Nel 2005 si superano i 2.000.000 di lettori. Nello stesso anno, il giornale adotta, primo al mondo, la licenza Creative Commons, permettendo così a chiunque di divulgare opere derivate dalle notizie pubblicate. Nel luglio 2006 diventa il quotidiano più letto in Spagna, in base ai dati 2006 dell'EGM, superando per la prima volta nella sua storia Marca. Il 10 settembre del 2007, il giornale aumenta ulteriormente la sua tiratura e comincia ad essere distribuita l'edizione del Asturie a Oviedo, Gijón y Avilés. La pagina web del quotidiano, 20minutos.es, vanta una media di 363.253 lettori giornalieri, in base ai dati della OJD dell'aprile 2008. La polemica del giornalismo partecipativoÈ opportuno ricordare che, dall'inizio del 2006, il giornale ha accentuato la sua immagine di "quotidiano partecipativo", nell'intento di raccogliere molte delle preoccupazioni della cittadinanza, mediante la pubblicazione di articoli per trattare temi di natura legale, ecc. Molto importante è anche la collaborazione da parte dei cittadini stessi, mediante lettere al direttore, opinioni, inchieste o sezioni fotografiche di denuncia. I detrattori criticano la possibilità di dare voce ai lettori in maniera troppo aperta, portando ad una notevole perdita di qualità giornalistica, come ad esempio la raccolta di articoli non debitamente valutati, una tendenza al sensazionalismo, o la considerazione di notizie come tema di prima pagina, cosa che generalmente è irrilevante per qualsiasi giornale a pagamento. Altri invece applaudono il fatto di allargare l'agenda informativa, stabilire un dialogo e dare più voce ai lettori. Altri progettiNel 2001, fu creato il Club del lector. Per iscriversi bastava inviare una prova d'acquisto pubblicata con il giornale, e i soci ottenevano sconti in qualche negozio ed evento mostrando la propria carta d'identità. Il club scomparve gradualmente fino alla totale dissoluzione. Nel 2003 nacque El Jueves Campus, un supplemento gratuito pubblicato dal settimanale El Jueves, distribuito insieme al giornale tutti i giovedì della seconda settimana di ogni mese nelle zone universitarie. Nel dicembre del 2005, iniziò la pubblicazione di Calle 20, una “rivista mensile di cultura, moda, tendenze e ozio” con una tiratura di 150.000 esemplari, che si può trovare in 1.500 locali di Madrid, Barcellona e Valencia. Nel 2005 si lanciò la prima edizione di Premios 20blogs, che si trova già alla sua terza edizione con quella del passato autunno-inverno 2008. Sfide, problemi e criticheI giornali gratuiti, e specialmente 20 minutos per essere stato uno dei primi ad essere pubblicato, andarono incontro a qualche problema al principio, tra i quali i più rilevanti sono riportati in basso. Giornali a pagamentoLe associazioni dei giornali a pagamento consideravano che 20 minutos poteva supporre un'ardua concorrenza, pertanto fecero pressione sull'OJD perché che non calcolasse la tiratura. In questo modo, gli sponsor, non avendo indici affidabili, avrebbero preferito pagare meno o rinunciare alla pubblicità, e le entrate della casa editrice sarebbero calate. Il 23 ottobre 2002, 20 minutos denunciò il fatto ai tribunali. Il giornale gratuito Metro, che si nuotava nelle stesse acque, fece altrettanto il 23 novembre di quell'anno. A novembre, Defensa de la Competencia (Difesa della Competenza) aprì un'indagine riguardante le accuse fatte all'OJD, anche se alla fine quest'ultima ne uscì vittoriosa. In alcuni comuni, si proibì addirittura la distribuzione di giornali vicino alle fermate degli autobus e delle metropolitane, e si stabilirono dei limiti che non permettevano distribuirli vicino ai giornalai. In più, si vietò lasciare giornali in luoghi pubblici, come le banche. In seguito, si dimostrò che giornali gratuiti non solo non rubavano lettori ai giornali a pagamento, ma addirittura ne stimolava di nuovi. PubblicitàUn altro problema è la pubblicità, che, essendo l'unica entrata, a volte può dimostrarsi eccessiva. In un episodio, una pubblicità a pagina intera di una marca di sigarette provocò una pioggia di critiche, cosicché la casa editrice decise di non pubblicare mai più pubblicità di sigarette in quel modo. Nel 2007, la FMP, Federación de Mujeres Progresistas (Federazione di Donne Progressiste), premiò il direttore del giornale gratuito 20 minutos, Arsenio Escolar, per la sua decisione di vietare nelle sue pubblicazioni annunci di servizi sessuali e prostituzione. Problemi con la pagina webLa sua pagina web, cresciuta in modo esponenziale dalla sua creazione nel 2005, ha seminato critiche per il fatto di dare più importanza alla rapidità che alla qualità e quindi presentare frequentemente (quotidianamente) errori ortografici e semantici. È senza dubbi il quotidiano online che riceve più commenti, un fenomeno che gli altri media hanno cercato di copiare. Siccome non applica la censura preventiva, ma quella a posteriori, molti utenti si sono lamentati del modo di censurare, che secondo loro sarebbe arbitrario. La popolarità di questo giornale si basa soprattutto sul buon sistema di commentare le notizie, anche se la censura si applicherebbe secondo i criteri già citati. CollaboratoriQuesto giornale non starebbe a favore di nessuna organizzazione politica, anche se, secondo l'opinione pubblica, le sue idee sarebbere orientate verso la sinistra. Ha ricevuto critiche trasversali per la decisione di non pubblicare informazioni sulle corride e non accettare pubblicità riguardanti la prostituzione. Nonostante tutto, le sezioni dedicate alle opinioni pubbliche sono abbondanti. La più grande, che occupa tre pagine del giornale e una sezione intera nel sito web, si chiama Zona 20. In questo spazio si pubblicano prevalentemente le cosiddette “lettere al direttore”, però anche messaggi dei fori di dibattito del web, sondaggi e una sezione di aiuto (per esempio, per quelli che hanno perso l'abbonamento dei trasporti pubblici, occhiali, chiavi, etc.) Ci sono molti autori di articoli e blog (56 blog creati a giugno 2008). I temi sono diversi: dagli affari quotidiani fino agli economici, passando per la scienza, la tecnologia, l'ecologia, i tribunali ecc. Per quanto riguarda l'umorismo, questo giornale si affida alle vignette di J. M. Nieto, Eneko e Calpurnio. La sezione delle barzellette, intitolata El Desternillador fu rimossa a causa di problemi con il direttore del giornale a dicembre 2007. Uno dei blog di 20 minutos, En busca de una oportunidad (Alla ricerca di un'opportunità), di Melisa Tuya, ottenne il premio Blasillo de Huesca 2007. La sua pagina web è attualizzata in tempo reale e permette scaricare il giornale completo in formato PDF. In questa pagina, alcuni membri dello staff di 20 minutos posseggono il loro proprio blog, allo stesso modo che il direttore, Arsenio Escolar, o il poeta Tino Barriuso (che si occupa solo di commentare le notizie sportive). In ognuna delle notizie è possibile fare commenti o replicare all'autore. Buon ricevimento del pubblico e premiSecondo uno studio di Orange Media, il 38,7% dei lettori di giornali gratuiti preferisce leggere 20 minutos invece che altri giornali gratuiti come ¡Qué!, Metro e ADN. Tra i premi più importanti vi sono:
L'impresaMultiprensa y Más SL, fondata a Madrid nel 1999, è pioniera nell'edizione di quotidiani gratuiti in Spagna. Il suo azionista di maggioranza è 20 Min Holding, leader nei mercati di quotidiani gratuiti in Svizzera, Francia e Spagna. L'azionista di maggioranza de 20 Min Holding è Schibsted, un gruppo di comunicazione di origine norvegese che fu fondato nel 1839, quotato nella Borsa di Oslo, con una presenza massiccia in Norvegia, Svezia, Danimarca, Svizzera, Estonia, Finlandia, Francia e Spagna, dove possiede giornali a pagamento e gratuiti, televisioni, radio, multimedia, ecc. Schibsted era, fino al 2005, il proprietario al 100% del capitale di 20 minutos. Però, il 29 aprile del 2005 il 20% dell'impresa fu acquistato da Grupo Zeta (editore di El Periodico de Catalunya, Interviú e Tiempo). Il direttivoIl norvegese Sverre Munck, di anni 51, economista e dottore nella Università di Stanford e l'Università Yale, è il presidente di Multiprensa Holding, la proprietaria della casa editrice 20 minutos in Spagna, Multiprensa y Más. Inoltre, è presidente del gruppo 20 Min Holding e vicepresidente de Schibsted, primo gruppo di comunicazione in Norvegia e azionista di maggioranza de 20 Min Holding. È anche consigliere delegato di 20 minutos Francia e di 20 minutos Svizzera. José Antonio Martínez Soler, dottore nell'Università Complutense di Madrid, ricercatore e diplomato nell'Università di Harvard e professore cattedratico di Economia nell'Università di Almeria, è il direttore generale di 20 minutos. Fu direttore-fondatore dei quotidiani El Sol e La Gaceta de los Negocios, del settimanale Doblón e del primo quotidiano di TVE, Buenos Días; fu anche redattore-capo di El País e di Cambio-16. Fu direttore dei telegiornali e di vari programmi di TVE. È corrispondente-capo di TVE a New York e autore di vari libri tra i quali: Jaque a Polanco, Autopistas de la información, Los empresarios ante la crisis, ecc. Nato a Almería, possiede la medaglia di Andalusia. Arsenio Escolar, nato nel 1957 a Burgos, laureato in giornalismo e in filologia ispanica, è direttore editoriale di 20 minutos. Nel 1989 fondò a Burgos Diario 16 y fu poi redattore-capo del quotidiano El Sol, direttore di Claro, vicedirettore del quotidiano di economia Cinco Días e vicedirettore del quotidiano El País. Ha ricevuto vari premi giornalistici e letterari. Dirige 20 minutos dalla sua fondazione, nel febbraio del 2000. Luis Alberto Rivero, direttore commerciale di 20 minutos, nacque a Madrid nel 1963 e studiò sociologia nell'Università Complutense di Madrid. Nel 1985, comincia la sua attività commerciale nella rivista Velocidad. Poi, en 1987, entra a far parte dello staff di Lápiz e due anni dopo si unisce a Grupo16 come capo della pubblicità delle riviste Gente y Viajes y Paisajes desde el tren. Note
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