Il 23º Congresso degli Stati Uniti d'America, formato dal Senato e dalla Camera dei Rappresentanti, si è riunito a Washington, D.C. presso il Campidoglio dal 4 marzo 1833 al 4 marzo 1835. Riunitosi durante il quinto e il sesto anno della presidenza di Andrew Jackson, questo Congresso ha visto la maggioranza al Senato passare all'area degli anti-jacksoniani, mentre la Camera dei Rappresentanti è rimasta in mano ai sostenitori di Andrew Jackson. Rispetto al precedente Congresso, la Camera dei Rappresentanti ha visto un aumento dei suoi seggi, passati da 213 a 240. L'aumento è stato ripartito tra i diversi stati sulla base del censimento effettuato nel 1830.
Contesto ed eventi importanti
Con il Senato passato ad una maggioranza ostile a lui, il presidente appena rieletto per un secondo mandato Andrew Jackson non ha avuto più vita facile per attuare le politiche della sua amministrazione. Tuttavia il sostegno derivato dal voto popolare alle elezioni presidenziali del 1832 lo spinse a continuare lungo la sua strada. Lo scontro tra Jackson e i suoi oppositori in questo Congresso esplose soprattutto in merito al tema della Seconda Banca degli Stati Uniti. Su questa banca, che svolgeva funzioni di banca centrale, Jackson aveva già chiaramente detto prima delle elezioni che si sarebbe opposto al rinnovo della sua autorizzazione (in scadenza nel 1836 e giudicata da Jackson e dai suoi sostenitori come responsabile della crisi economica che colpì gli Stati Uniti negli anni '20). Una volta eletto ordinò al Segretario al tesoro, William J. Duane, di ritirare tutti i depositi federali dalla banca, spostandolo su altre banche private. Dopo il rifiuto di Duane, Jackson lo sostituì con il più malleabile Roger Taney, e i due si mossero in tal senso. Tra la dirigenza della Seconda Banca degli Stati Uniti e l'amministrazione Jackson scoppiò un conflitto istituzionale che provocò una vera e propria crisi creditizia che spinse il Senato anti-jaksoniano a muoversi: prima censurò ufficialmente il comportamento di Jackson, definito incostituzionale in una risoluzione votata nel marzo 1834, per poi non confermare la nomina di Taney alla Segreteria del tesoro. Dalla disputa ne uscì comunque vincitore Jackson, dato che la Camera dei Rappresentanti (a maggioranza jacksoniana) non approvò mai il rinnovo dell'autorizzazione della banca. Dal 1836 in poi, il centro finanziario statunitense si spostò da Philadelphia a New York[1][2][3].
12 agosto 1833 - Sull'estuario del fiume Chicago, 350 coloni fondano la città omonima di Chicago.
28 marzo 1834 - Il Senato approva una risoluzione di censura rivolta contro il presidente Jackson per la sua gestione della questione riguardante la Seconda Banca degli Stati Uniti (la censura verrà abrogata nel 1837).
7-10 luglio 1834 - Dopo la nascita di diversi gruppi abolizionisti, a New York la reazione dell'area a sostegno della schiavitù è feroce e per tre giorni scoppiano disordini in diverse parti della città. Vengono danneggiate e date alle fiamme case, luoghi di culto e di incontro di diversi leader abolizionisti e della comunità afroamericana. I raid vengono fermati dallo schieramento della milizia dello stato.
11-12 agosto 1834 - Durante la notte un convento di suore orsoline a Charlestown (nel Massachusetts) viene attaccato da un gruppo di protestanti e dato alle fiamme. L'assalto si inserisce nel crescente sentimento anticattolico e dopo che si sparse la notizia di una violenza sessuale subita da una suora del convento.
8 gennaio 1835 - Il governo federale dichiara che ha azzerato il suo debito nei confronti di qualsiasi creditore.
30 gennaio 1835 - Richard Lawrence, un imbianchino inglese la cui famiglia è da tempo emigrata negli Stati Uniti, tenta di sparare al presidente Jackson fuori del Campidoglio (Jackson aveva presenziato alla cerimonia funebre del rappresentante della Carolina del SudWarren R. Davis), ma le due pistole che ha con sé non sparano e il suo attentato fallisce. È il primo tentativo di assassinio di un presidente degli Stati Uniti. Lawrence verrà giudicato non colpevole per insanità mentale e passerà il resto della sua vita in manicomio[4].
Rispetto al precedente Congresso, la Camera dei Rappresentanti ha visto un aumento dei suoi seggi, passati da 213 a 240. L'aumento è stato ripartito tra i diversi stati sulla base del censimento effettuato nel 1830.
I senatori sono stati eletti ogni due anni, dove ad ogni Congresso soltanto un terzo di esso viene rinnovato. Prima del nome di ogni senatore viene indicata la "classe", ovvero il ciclo di elezioni in cui è stato eletto. In questo 23º Congresso i senatori di classe 2 erano in scadenza.
Nell'elenco, prima del nome del membro, viene indicato il distretto elettorale di provenienza o se quel membro è stato eletto in un collegio unico (at large).
Il Mississippi non è riuscito ad eleggere in tempo il suo senatore. Black, che già era stato senatore nel precedente Congresso, è stato nominato ad interim e poi confermato da nuove elezioni.