24 Ore di Le Mans 2006
La 24 Ore di Le Mans 2006 è stata la 74ª edizione e si è svolta il 17 e 18 giugno sul Circuit de la Sarthe. ContestoNel 2006 l'ACO vara un nuovo regolamento tecnico che apre le porte alle automobili spinte da motori diesel: un delicato equilibrio tra le due motorizzazioni viene ricercato concedendo ai motori a gasolio cilindrata e pressione di sovralimentazione maggiori rispetto ai motori a benzina, per compensare i maggiori pesi e ingombri del diesel. Dopo anni di dominio da parte dell'Audi R8 Sport, la Casa di Ingolstadt presenta una nuova vettura, la Audi R10, dotata di un motore V12 diesel da 5,5 l V12 biturbo che erogava 650 CV e 1100 Nm di coppia e che viene testata alla Sebring, dove ottiene la prima vittoria. La concorrenza è formata dai prototipi della Courage Compétition schierati dalla casa madre e da molti team minori, ma con poche speranze di vittoria. Nelle altre classi era grande l'attesa per il duello in GT1, dove la General Motors schierava le sue nuove Corvette C6-R ufficiali nello scontro con le Aston Martin DBR9 ufficiali portate in pista dalla Prodrive. GaraL'edizione 2006 della 24 Ore di Le Mans vede la sesta vittoria in sette anni da parte dell'Audi. Il terzetto formato da Emanuele Pirro, Frank Biela e Marco Werner conduce alla vittoria la vettura di Ingolstadt, prima automobile dotata di motore diesel a vincere la 24 ore di Le Mans. l'auto trascorre pochissimo tempo ai box grazie anche al basso consumo di gasolio. Al 2º posto si piazza la Pescarolo condotta da Loeb, Helary e Montagny. Completa il podio l'altra Audi di Capello, Kristensen e McNish, che non sono riusciti a realizzare la doppietta per l'Audi poiché hanno perso più di 20 minuti ai box durante la notte per un problema al sistema di alimentazione[1] e inoltre sono stati ulteriormente rallentati dalla sosta necessaria a sostituire una sospensione danneggiata in seguito al contatto con una vettura di classe Gt1 attorno alla decima ora di gara[2]. Nonostante abbia sofferto di problemi elettrici nelle ultime ore di gara, tra i meno potenti prototipi della LMP2 si è imposta, conquistando anche l'ottava posizione nella classifica generale, la MG-Lola EX264 del team RML pilotata da Erdos, Newton e Wallace con ben diciassette giri di vantaggio sulla seconda di classe, la Lola B05/40 dell'americane Intersport Racing, entrambe dotate di motore AER 2 litri turbo[3]. In classe Gt1 si è riproposto il duello del 2005 tra la Corvette C6-R e l'Aston Martin DBR9. L'americana numero 64 affidata a Gavin/Beretta/Magnussen e l'inglese numero 009 pilotata da Sarrazin/Lamy/Ortelli hanno gareggiato a ritmi elevatissimi e il distacco tra le due non ha mai superato un giro, marcandosi strette anche nelle soste ai box per il cambio dei piloti e il rifornimento[4]. La lotta serrata è durata fino alle 14:05 di domenica, quando la vettura inglese è stata costretta ad una prolungata sosta ai box per colpa della frizione e Jan Magnussen, che era in quel momento alla volante, ha ceduto il comando della gara ai rivali, che l'hanno mantenuto fino alla bandiera a scacchi con un vantaggio finale di 5 giri sull'altra Aston Martin numero 007 di Enge/Turner/Piccini. Alle spalle dei primi, grazie alla loro regolarità[4], la Corvette C5-R privata del team Luc Alphand Aventures guidata da Patrice Goueslard, Jerome Policand e dallo stesso Luc Alphand, L'altra Corvette C6-R, la numero 63 guidata da Ron Fellows, Johnny O'Connell e Max Papis è giunta settima nonostante diversi problemi meccanici, il più grave dei quali alla trasmissione, che ha costretto i meccanici di entrambe le vetture del team a mettersi al lavoro per ricostruirla completamente (la sostituzione della trasmissione è vietata dal regolamento[4]), permettendo così a Johnny O'Connell di rientrare in gara dopo solo un'ora e nove minuti passati ai box[4]. Salgono così a cinque su sei partecipazioni i successi della Gran Turismo americana e questo è il quarto consecutivo, nonché la terza affermazione di fila per l'equipaggio Gavin/Beretta/Magnussen a Le Mans[4]. In Classe GT2 vittoria a sorpresa della Panoz Esperante del team LNT condotta da Tomlinson, Dean e Kimber-Smith, che riesce a battere le ben più collaudate Porsche 911 GT3 RSR. Tale risultato è stato ottenuto anche grazie ai problemi al cambio che nell'ultima ora di gara hanno afflitto la Porsche del team Farnbacher Racing, che conduceva la gara fino a quel momento e che ha in seguito rischiato di cedere anche la seconda posizione andando a sbattere alla curva Tetre Rouge[3]. Completa il podio la debuttante Ferrari F430GT grazie all'equipaggio formato da Kirkardy, Mullen e Niarchos. ClassificheProvvisorieClassifica finale
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
|