Anattorio
Anactorio (in greco antico: Ἀνακτόριον) era una polis dell'antica Grecia ubicata in Acarnania, all'ingresso del golfo di Ambracia. Viene localizzata presso l'attuale Vonitsa.[1] StoriaStrabone menziona che fu fondata nel VII secolo a.C. dai corinzi inviati dal tiranno Cipselo e da suo figlio Gorgo, nello stesso periodo in cui si scavò un canale che trasformò Leucade in un'isola. Il geografo situa Anattorio a 40 stadi dal templo di Apollo di Azio.[2] Anattorio figurava in un'iscrizione nella quale erano citate tutte le polis greche che avevano combattuto alla battaglia di Platea, nel 479 a.C., contro i persiani.[3] Prima dell'inizio della guerra del Peloponneso era sotto il controllo comune di Corinto e di Corcira. Una delle navi della spedizione che Corinto aveva inviato contro Corcira in 433 a.C. era costituita da abitanti di Anattorio.[4] Nel 432 a.C., i corinzi conquistarono l'intera città con l'inganno e vi insediarono dei coloni.[5] I soldati di Anattorio facevano parte dell'esercito comandato dallo spartano Cnemo che nell'anno 429 a.C. tentò di conquistare, senza riuscirvi, la città di Stratos.[6] Nel 425 a.C., l'esercito dell'Acarnania e gli ateniesi di Naupatto condussero una spedizione contro la città di Anattorio e riuscirono a conquistarla a seguito di un tradimento. Espulsero i Corinzi e la città venne occupata dagli acarnani.[7] I suoi abitanti vennero estradati a Nicopoli, città fondata dall'imperatore Ottaviano Augusto dopo la sua vittoria nella battaglia di Azio del 31 a.C.[8] NoteAltri progetti
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