Apiro
Apiro è un comune italiano di 2 099 abitanti[1] della provincia di Macerata nella Marche. StoriaIl paese era abitato già nel periodo dei piceni e dei romani in seguito, devastato da Goti e Longobardi venne inglobato da quest'ultimi nel ducato di Spoleto.[4] Il toponimo Apiro deriva dal latino ad pirum ("presso il pero"), che è molto probabile alludesse a un albero di pero, punto di riferimento geografico della zona. Nel 1227 si resse a libero comune, capoluogo della Valle di San Clemente, che inglobava alcuni castelli della zona. Ma già lo stesso anno venne conquistata dalla città di Jesi e immessa nel suo contado.[4] Nel 1433-34 venne conquistata da Francesco Sforza e in seguito passò sotto il dominio pontificio fino all'Unità d'Italia.[4] Restò sotto la giurisdizione pontificia fino all'Unità. SimboliNello stemma comunale è rappresentato un albero di pero in campo azzurro, fruttato d'oro. Monumenti e luoghi d'interesseCollegiata di Sant'UrbanoSorge sulla centrale piazza Baldini e costruita nel 1632, su un precedente edificio, per volere di Giovanni Giacomo Baldini (1581-1656), dottore locale che si trasferì a Roma divenendo il medico personale del cardinale Scipione Caffarelli-Borghese, di papa Urbano VIII e di papa Innocenzo X.[5] Baldini fece elevare la chiesa a collegiata e le fece ricchi doni e lasciti. Al suo interno conserva un organo del 1771 di Gaetano Callido e notevoli suppellettili e opere d'arte fra cui tele di Valentin de Boulogne, Andrea Lilli e dello Spagnoletto.[6] Chiesa ed ex Convento di San FrancescoCostruita prima del XII secolo, è l'edificio più antico del paese, anche se venne rifatto nel XVIII secolo. Conserva del primo edificio un portale romanico-bizantino del XIII secolo. La simbologia del portale rappresenta i quattro evangelisti secondo la tradizione iconografica del tetramorfo, di antica origine mediorientale. Alla base dell'arco a sinistra è l'aquila (Giovanni), a destra il leone (Marco), al centro un angelo (Matteo), e in alto con un falco che azzanna un vitello è rappresentato il sacrificio (Luca). Abbazia di Sant'UrbanoA pochi chilometri dal centro sorge quest'antica abbazia, consacrata nel 1086, ma risalente a prima dell’anno Mille.[7] Tuttavia venne distrutta nel XIII secolo da un incendio e rifatta con l'edificio attuale. Si presenta di stile romanico-gotico divisa in tre navate e tre absidi semi-circolari. All'interno conserva ancora affreschi dell'epoca.[7] All'inizio del XV secolo iniziò la sua decadenza tanto che nel 1442 si unì all'Abbazia di Valdicastro, tenuta dai Camaldolesi, a cui rimase fino al 1810.
Palazzo del ComuneSu piazza Baldini, a fianco della collegiata, è il municipio, già palazzo dei Priori, venne eretto nel 1246 e fortemente rimaneggiato nei secoli successivi. All'interno conserva il polittico della Madonna col Bambino e Santi eseguito nel 1366 da Allegretto Nuzi[8][9] Teatro MesticaLa costruzione del teatro iniziò nel 1873 su progetto dell’ingegnere Federico Scoccianti[10], sul sito di un preesistente palazzo nobiliare della famiglia Canonici del XVIII secolo. La platea e la scena del teatro sorge nel vuoto del cortile del palazzo. Venne inaugurato nel 1903 e intitolato a Giovanni Mestica nel 1907[11]. Le decorazioni del soffitto, platea, palchetti e boccascena, furono realizzate dal pittore Gaetano Galassi[12]. SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[13] CulturaEventi
Osservatorio geologico di ColdigiocoL'istituzione sorge nell'omonima località di Coldigioco, nella frazione Fontale, sui declivi del Monte San Vicino, dove fu fondato nel 1992 su iniziativa del geologo Alessandro Montanari e di sua moglie, l'artista newyorchese Paula Metallo.[14] Il centro è ospitato all'interno di un edificio scolastico dismesso che, negli anni sessanta, aveva ospitato le esperienze educative dei coniugi Giuseppe Tamagnini e Giovanna Legatti (legati al Movimento di Cooperazione Educativa[15]), le cui sperimentazioni erano ispirate al programma pedagogico di Célestin Freinet.[14] A questo primo nucleo si sono aggiunti ulteriori edifici del piccolo borgo abbandonato, ristrutturati e riattati allo scopo. L'osservatorio è dotato di computer, attrezzature informatiche, di un laboratorio mineralogico, di una libreria di mappe, oltre a strutture destinate a ospitalità i frequentatori che vi convengono (studenti e ricercatori), oltre a una piccola flotta di autoveicoli per le escursioni.[14] Il centro ospita ogni anno programmi e conferenze su argomenti di scienze, ma anche su temi artistici e culinari.[14] Amministrazione
SportCalcio a 11La squadra di calcio locale era l'Apiro che aveva raggiunto anche il torneo di Promozione. Nella stagione 2021/2022 il comune è rappresentato dall'ASD Urbanitas Apiro che gioca in Terza Categoria. Calcio a 5La squadra locale è il Frontale Calcio a 5 che gioca in Serie D, ma in passato vi era anche un'altra squadra, che prendeva il nome di S.C. Apiro C5. Note
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