BruciatoreUn bruciatore è un componente di un impianto di combustione, in cui avviene la miscelazione di un combustibile ed un comburente, e successivamente la reazione di combustione iniziata da un innesco, generalmente con produzione di fiamma (esiste anche una particolare combustione denominata "flame-less", cioè "senza fiamma"[1]). ClassificazioneLa classificazione dei bruciatori non è unica; esistono infatti molti criteri di classificazione, quali la potenza, la struttura, il tipo di combustibile utilizzato, che può essere solido (ad esempio carbone, eventualmente polverizzato), liquido (ad esempio nafta, etanolo, gasolio, kerosene) o gassoso (ad esempio metano). Dal punto di vista strutturale, esistono in generale due tipi di bruciatore:
I primi sono di utilizzo civile (caldaie murali, fornelli); in questo caso l'aria viene aspirata in modo naturale dal combustibile grazie ad un condotto che presenta un restringimento della sezione nel punto in cui viene immesso il combustibile, sfruttando così l'effetto Venturi. FunzionamentoNei bruciatori industriali vengono adottati una serie di accorgimenti al fine di ottenere adeguati standard di sicurezza nell'esercizio. In particolare l'elettronica di controllo esegue una serie di controlli durante il ciclo di accensione e durante la combustione. Ciclo di accensione
Controllo della presenza della fiammaDurante tutto il periodo in cui il bruciatore è in funzione la presenza della fiamma viene monitorata da un apposito sensore. I più diffusi sistemi per il controllo di presenza della fiamma sono quelli a ionizzazione e i fotosensori. Sensori a ionizzazioneI sensori a ionizzazione sono composti essenzialmente da una coppia di elettrodi di materiale resistente al calore. Viene sfruttata la ionizzazione generata dalla fiamma, il sistema di controllo rileva la debole corrente (5 ÷ 15 μA) che scorre fra i due elettrodi. Vantaggi:
Svantaggi:
FotosensoriI fotosensori sono composti da due elettrodi posti all'interno di un bulbo di quarzo riempito di gas ionizzabile. Quando il bulbo è colpito dalla luce della fiamma, il gas contenuto si ionizza e diventa leggermente conduttivo. La corrente che scorre fra i due elettrodi viene rilevata dal sistema di controllo che segnala la presenza della fiamma. Questi sensori sono sensibili solo a determinate lunghezze d'onda nel campo dell'ultravioletto (200 ÷ 300 nm) il che li rende insensibili ad interferenze da parte delle lampade usate per l'illuminazione. Vantaggi:
Svantaggi:
Rapporto di modulazioneIl rapporto di modulazione è un numero adimensionale, espresso come rapporto 1 su x. Viene utilizzato per misurare la capacità di un bruciatore all'interno di una caldaia, di variare la grandezza della fiamma in relazione al carico termico richiesto in quel momento. Bruciatori che possono beneficiare di un basso rapporto di modulazione (1:10 è migliore di 1:5), superano il problema che si ha nelle caldaie tradizionali, basate su un funzionamento "stop and go" per il quale si accende totalmente o si spegne la fiamma a seconda delle esigenze. Difatti, un bruciatore a modulazione permette alla caldaia di rimanere sempre accesa, anche a bassa fiamma, aumentandone notevolmente l'efficienza e riducendo le perdite. EsempiBruciatore pilotaNei bruciatori industriali l'innesco della combustione non viene realizzata con un elettrodo, ma con un altro bruciatore, che appunto prende il nome di "bruciatore pilota". Esso non ha alcuna funzione ai fini del processo ma la sua fiamma serve solamente ad accendere il bruciatore principale e ad alimentare la combustione. Solitamente prima viene acceso il pilota (ovviamente dotato di elettrodo metallico di accensione), viene rilevata la fiamma, e, se presente, dopo alcuni secondi viene immesso il combustibile e si accende il bruciatore principale. Bruciatore iperstechiometricoTipologia di bruciatore presente spesso su caldaie da riscaldamento domestico con miscela aria-gas arricchita con ossigeno. Tale tecnologia garantisce basse emissioni inquinanti di NOx e anidride carbonica. Particolare la forma a V della fiamma. Bruciatore a tubi radiantiSono apparecchi dotati di un condotto (lineare, ad U, a doppia P) nel quale circolano i fumi della combustione. Vengono utilizzati in tutti quei processi (in particolare quelli metallurgici) dove non ci deve essere alcun contatto fisico tra i fumi e il materiale da scaldare, realizzando quindi lo scambio termico interamente per irraggiamento. Bruciatori autorecuperativi ed autorigenerativiPer aumentare i rendimenti e quindi ridurre i consumi di combustibile, si possono utilizzare bruciatori che sono in grado di recuperare il calore dei fumi per preriscaldare l'aria di combustione, prima che questa si misceli con il combustibile. Note
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