BuddlejaBuddleja L., 1753 è un genere di arbusti e alberi sempreverdi o caducifoglie appartenenti alla famiglia delle Buddlejaceae (Scrophulariaceae secondo la classificazione APG II) notevoli per le infiorescenze i cui fiori si raccolgono in lunghe pannocchie. TassonomiaIl genere Buddleja è costituito da circa un centinaio di specie sia sempreverdi che spoglianti (alcune sono alberi anche di 30 metri) originarie in prevalenza dell'Asia orientale, ma anche del sud Africa e dell'America. La sistemazione del genere nell'ambito della famiglia, ma anche dell'ordine, non è pienamente concorde nei vari autori di classificazioni tassonomiche botaniche. Questo probabilmente per le caratteristiche filogenetiche peculiari del genere che ne rendono difficile (e opinabile) la sua classificazione. Inizialmente il genere Buddleja venne assegnato alla famiglia delle Buddlejaceae nell'ordine delle Contortae (vedi classificazioni di Wettsein – 1911 oppure Engler – 1915). Alcuni autori però elevando a valore di specie diverse varietà preferirono declassare la famiglia a genere (genere Buddleia, quindi) e inserire il nuovo genere nella famiglia delle Loganiaceae sempre nell'ordine delle Contortae. A seguito della ristrutturazione dell'ordine delle Contortae (che venne soppresso), la famiglia Buddlejaceae passò nell'ordine delle Lamiales. Con il Sistema Cronquist si cambiò nuovamente l'ordine: famiglia Buddlejaceae – ordine Scrophulariales. Con l'ultima classificazione APG si cambia ulteriormente: famiglia Scrophulariaceae – ordine Lamiales. È quindi facile riscontrare una diversa posizione di appartenenza del genere alle famiglie a seconda delle classificazioni. Nell'ambito del genere Buddleja le varie specie si usano dividere in sezioni e sottosezioni secondo la dimensione della corolla, il tipo d'infiorescenza e il colore dei fiori.
I giardinieri a queste distinzioni trovano comodo aggiungerne altre: “specie rustiche” o “specie non rustiche”, oppure da “serra fredda” o “serra temperata”, oppure ancora a “foglie caduche” o “foglie persistenti”. Un'altra particolarità è data dalle piante dell'America che sono dioiche (piante che presentano fiori di un solo sesso); mentre quelle Asiatiche sono monoiche (piante che portano fiori di entrambi i sessi). EtimologiaIl nome del genere Buddleja deriva dal pastore inglese Adam Buddle (1662 – 1715), medico e botanico per passione nonché rettore nell'Essex. Il primo ad usare tale nome fu il dottor William Houston (1695 – 1733), medico e botanico scozzese, ma si è consolidato dopo che il naturalista svedese Linneo (1707 – 1778) lo usò (anche se storpiato) nei suoi cataloghi. Morfologia del genereLa forma tipica di questo genere è quella di un arbusto o di un piccolo albero. La dimensione e la forma delle radici dipendono dall'altezza della pianta. Il fusto può essere tomentoso (di tipo stellato, lanoso o anche glanduloso) e di sezione quadrangolare. L'altezza può andare da pochi metri a qualche decina di metri (alberi alti fino a 30 metri); normalmente la maggioranza delle specie sono sotto i 5 metri di altezza. Le foglie a seconda della specie possono essere caduche o persistenti. Generalmente a disposizione opposta (raramente alterna). Sono brevemente picciolate e il più delle volte sono presenti delle stipole. I margini laminari sono interi o lievemente seghettati. I fiori sono raccolti in infiorescenze di tipo cimoso, globoso o corimboso, ma anche pannocchie, spighe o capolini. Producono un odore persistente e mieloso. I fiori sono tetrameri, ermafroditi e attinomorfi; il calice e la corolla sono concresciuti; in genere sono ricchi di nettare e spesso sono fortemente profumati.
Il frutto è una capsula biloculare e può contenere diversi semi minuti (in qualche specie anche diversi milioni). In alcune specie (classificate da qualche autore nel genere separato Nicodemia) la capsula è molle e carnosa dalla forma di una bacca. Distribuzione e habitatL'area nella quale vivono le specie del genere Buddleja allo stato spontaneo è molto ampia: dall'Estremo Oriente all'America del Sud. In quest'ultima regione è diffusa la Buddleja globosa (originaria del Cile) una delle prime ad essere importata nei giardini europei. Dall'Asia invece provengono diverse specie native dell'Himalaya e del Giappone (oltre che dalla Cina). Si sono trovate specie anche nel Madagascar. In Europa tutte le specie del genere Buddleja sono alloctone, ma si sono naturalizzate con grande facilità e sono considerate altamente invasive[1] e da tenere sotto controllo dall'Unione internazionale per la conservazione della natura. UsiGiardinaggioL'utilizzo principale delle specie di questo genere è nel giardinaggio per la formazione di gruppi arbustivi sui prati, contro i muri, o nei boschetti. L'introduzione delle prime specie, nel giardinaggio europeo, risale alla fine del Settecento. In genere nei giardini le “buddleje” sono disposte in modo sparso in quanto la forma (più arborea che arbustiva) si presta meglio ad una disposizione isolata. Sono piante poco esigenti, gradiscono posizioni calde e soleggiate, al riparo dai venti gelidi in terreno sciolto e permeabile e richiedono un'energica potatura primaverile prima della ripresa vegetativa per mantenere una forma compatta alla chioma e per ottenere un'abbondante fioritura. Alcune specie
Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
|