ButtafuoriIl termine "buttafuori" si riferisce a una persona che nei bar e nei locali notturni ha il compito di allontanare dalla sala i clienti molesti o le persone sgradite.[1][2] Si tratta dunque di un addetto ai servizi di controllo che regola l'accesso dei clienti in un locale pubblico, verificando che rispettino i requisiti di età, abbigliamento e comportamento richiesti. Inoltre, il buttafuori ha il compito di mantenere l'ordine e la sicurezza all'interno del locale, prevenendo e gestendo eventuali situazioni di conflitto o violenza e allontanando i soggetti molesti che disturbano la quiete pubblica. Il termine "buttafuori" può avere una connotazione negativa o stereotipata, ma in realtà si tratta di un lavoro che richiede un'adeguata formazione e competenza per garantire la sicurezza di tutti i presenti. StoriaIn riguardo al significato del buttafuori come persona posta al controllo di un'entrata le prime tracce di tale attività la si ritrova nei miti mesopotamici (ed in seguito nei miti greci), tra cui quello collegato alla figura di Nergal, il re dell'oltretomba per cui si dovevano superare i sette posti alla guardia alle porte degli Inferi.[3] Ai tempi dei Romani esisteva una figura simile, l'ostiario, era all'inizio uno schiavo o persona di rango inferiore a cui si dava il compito di custodire un'entrata e cacciare dall'abitazione chi non era gradito. Il termine continuò ad essere in vigore delineando però il chierico che aveva ricevuto l'ostariato, cioè il primo degli ordini minori. Prevedeva il compito di aprire e chiudere le porte della chiesa e di custodirla. Tito Maccio Plauto, nella sua commedia Bacchidi (scritto verso la metà del III secolo a.C.), menziona una figura simile al moderno buttafuori.[4] Fu sempre in ambito teatrale, seppur in età moderna, che il vocabolo "buttafuori" venne coniato in lingua italiana. CaratteristicheLe funzioni di controllo svolte possono ricadere sotto specifiche tipologie: controlli preliminari, accesso e deflusso del pubblico, controlli all'interno del locale.[5] L'attività di buttafuori riguarda generalmente i seguenti compiti:[5]
Nel mondoCanadaIn Canada per l'esercizio dell'attività è prevista formazione obbligatoria, ma in ogni caso da disciplina varia per ogni Stato federale del Canada; in Alberta è previsto un corso che deve essere ripetuto ogni cinque anni; esso ha una durata di sei ore ed è tenuto dal personale dell'agenzia governativa "Alcohol and Gaming Authority" e si conclude con un test di venti domande, per superare il quale è necessario rispondere correttamente ad almeno l'80% dei quesiti. Una disciplina simile è prevista in Ontario.[7] ItaliaLa figura è normata dalla legge 15 luglio 2009, n. 94 che delega ad apposito decreto del Ministero dell'Interno la disciplina.[8] È previsto il conseguimento di un'abilitazione subordinata alla frequenza ed al superamento di un apposito corso, al quale fa seguito l'iscrizione nell'albo della prefettura.[9] La partecipazione al corso è - a sua volta - collegata all'ottemperamento di determinati requisiti:[9]
Il corso di formazione prevede lo studio di materie giuridiche, tecniche e psicologiche-sociali.[9] Il rapporto di lavoro è regolato da uno specifico CCNL, codice CNEL HV40 e codice INPS 291, rubricato "Servizi di Vigilanza, Investigazioni, Security, Safety e Ausiliari alla Sicurezza)" sottoscritto dall'Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria, UGL Sicurezza Civile, Federterziario.[10] , Più Servizi e ANCL (Associazione Nazionale dei Consulenti del Lavoro)[11] Le principali migliorie al servizio sono state introdotte su proposta dell'Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria, anche in ragione di episodi — tavolta sfociati sul piano giudiziario —[12] che hanno visto i buttafuori colpevoli o vittime di violenza.[13][14] Regno UnitoNel Regno Unito per poter praticare l'attività è necessaria la frequentazione di un corso obbligatorio tenuto dalla "Security Industry Authority"; come requisiti sono previsti il compimento del 18º anno di età e una licenza rilasciata dalla predetta autorità; il corso ha una durata di 30 ore che termina con il superamento di quattro prove a seguito del quale viene rilasciata una licenza individuale.[15] Note
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