Cammarata
Cammarata (Kamarata in siciliano) è un comune italiano di 5 841 abitanti[1] del libero consorzio comunale di Agrigento in Sicilia. Geografia fisicaTerritorioL'abitato di Cammarata si trova a 689 m s.l.m. di quota[4] alle pendici di monte Cammarata (1578 m), spesso indicato come la più alta vetta dei Sicani, in un territorio particolarmente boscoso. Il comune di San Giovanni Gemini è completamente incluso all'interno del territorio di Cammarata, di cui costituisce dunque una enclave. Nel territorio di Cammarata, tra i più vasti della zona, nasce e si sviluppa per un lungo tratto il fiume Platani, nonché suoi affluenti e altri torrenti. Data la varietà geologica, il territorio fluviale ospita diverse specie di uccelli palustri, per lo più migratori; all'interno del parco dei Monti Sicani si possono ammirare diverse specie di rapaci catalogate come specie protette, oltre alla presenza di mammiferi autoctoni siciliani, anfibi, rettili. Il centro abitato sorge su un costone roccioso obliquo, un masso arenario, caratterizzando la vista del paese a terrazzamenti. StoriaIl toponimo Cammarata deriva probabilmente dal greco bizantino κάμαρα kàmara 'stanza a volta'. Cammarata si estende su una superficie di 19 203 ettari con una densità abitativa di 958 abitanti per km quadrato e si trova a 989 metri s.l.m. Il primo documento nel quale viene citato il territorio di Cammarata è del 1141, un atto di donazione della chiesa di Santa Maria (oggi distrutta) da parte della normanna Lucia di Cammarata al vescovo di Cefalù; insieme alla chiesa Lucia la Normanna dona anche cinque casali dal nome di origine araba, segno che il territorio a quell'epoca era abitato almeno dal tempo dell'occupazione araba della Sicilia; era presente, in quel tempo, anche una piccola comunità ebraica. Reperti archeologici trovati in tutto il territorio di Cammarata testimoniano che esso era abitato anche in epoca romana e addirittura preistorica. La contea di Cammarata seguì le vicissitudini storiche della Sicilia, passando dai Normanni agli Svevi e con Federico II diventò per breve tempo città demaniale. Passato il periodo di grande incertezza dovuto alla guerra del Vespro, nel 1397 in seguito alla ribellione del conte di Cammarata a Martino il Giovane che nel frattempo era diventato re di Sicilia, Cammarata subì l'assedio da parte di Bernardo Cabrera, braccio destro del Re. Cammarata fu possesso e residenza di diverse famiglie nobili fra le quali quelle di Vinciguerra d'Aragona nel 1369, dei Moncada e dei Branciforte. Cammarata visse un periodo florido e di pace nel XV secolo, sotto gli Abatellis che, grazie alla loro origine di mercanti, sfruttarono al meglio le risorse del territorio, soprattutto l'estrazione del salgemma. Il castello, il cui aspetto si può fare risalire all'architettura aragonese, venne abitato stabilmente dai signori di Cammarata fino al XVII secolo. Poi cominciò la decadenza, fino alla fine del feudalesimo in Sicilia nel 1812. Nel settore artistico monumentale Cammarata conserva nella Chiesa Madre una splendida statua della Madonna della Catena e un dipinto opera di Pietro D'Asaro, mentre nella chiesa dell'Annunziata eretta nel XIV secolo si trova una mirabile croce d'oro opera di uno sconosciuto intagliatore siciliano del XVI secolo. Esistono molte persone che hanno il cognome omonimo emigranti dalla Regione Siciliana al mondo e comunque di origine siciliana. SimboliLo stemma e il gonfalone del comune di Cammarata sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 14 luglio 2008.[5] «Stemma di azzurro, alla fanciulla in maestà, ignuda, di carnagione, capelluta di nero, i fianchi cinti dal velo di argento, il braccio destro proteso in sbarra, il braccio sinistro piegato in scaglione rovesciato, essa fanciulla in atto di allattare due serpenti di verde, il primo attorcigliato al braccio destro, il secondo in sbarra afferrato dalla mano sinistra della fanciulla; il tutto alla bordatura d'oro. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto, in lettere maiuscole di nero, IN CETERUM DANTES NIHIL INDE SPERANTES. Ornamenti esteriori da Comune.» Il gonfalone è costituito da un drappo di bianco con la bordatura di azzurro. Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose
Architetture civili
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[6] Tradizioni e folclore
È una manifestazione caratteristica di alcune feste che si svolgono a Cammarata. La più nota delle quali è la cavalcata del SS. Crocifisso degli Angeli, che si festeggia l'ultima domenica di maggio. In questa occasione cavalli e cavalieri sfilano tra due ali di folla festante per le vie del paese. Si parte dalla casa del Paliante, cioè colui che ha promesso un'offerta di ringraziamento per una grazia da ricevere e che porterà il Palio, e arriva al suo culmine nei pressi della chiesa dove si celebra la festa e dove si dona l'offerta. Suggestiva è la processione del SS. Crocifisso, con l'artistico fercolo in legno del 1863, che passa per le caratteristiche vie di Cammarata, ma molto più suggestivo è il "grido di fede" degli uomini portatori del SS. Crocifisso.
La festa di San Giuseppe è divisa in festa religiosa celebrata a marzo e festa civile che si celebra il 18 agosto di ogni anno. La processione si inizia dalla chiesa di Maria SS di Cacciapensieri con l'uscita dei simulacri di San Giuseppe e della Madonna di Cacciapensieri, portati a spalla, rispettivamente dagli uomini (San Giuseppe) e dalle donne (la Madonna). Prosegue attraversando le vie di Cammarata con la banda musicale locale al seguito, sino a giungere in Piazza Marrelli, per risalire e rientrare in chiesa. In tutto questo percorso la gente che ha fatto le proprie promesse dona soldi e gioielli che vengono appesi davanti all'effigie di San Giuseppe o della Madonna. All'interno delle festività per San Giuseppe riveste una particolare importanza lo spettacolo di intrattenimento musicale che, contrariamente a quanto avveniva in passato, si svolge da qualche anno nella serata antecedente alla processione. AmministrazioneDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Altre informazioni amministrativeIl comune di Cammarata fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.1 (Versante meridionale dei Sicani)[8]. Note
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