CanticoIl cantico è un componimento poetico dell'Antico Testamento o del Nuovo Testamento. Molti libri della Bibbia sono scritti in poesia e gli esempi più notevoli sono il Libro dei Salmi, il Cantico dei cantici e il Libro delle Lamentazioni. Il primo cantico è quello cantato da Mosè e dagli israeliti dopo la liberazione al mar Rosso, altri cantici sono quello d'addio a Mosè, quello di vittoria di Debora e Barac e quello funebre di Davide per la morte del re Saul. Particolarmente popolare è il cantico di Daniele o dei tre fanciulli nella fornace (Dn. 3, 52-57). Nell'ufficio divinoCirca quaranta cantici sono stati inseriti nella Liturgia delle ore e vengono recitati tra il primo ed il secondo salmo. Quelli tratti dal Vecchio testamento nel canto delle lodi mattutine sono tradizionalmente i seguenti:
A seguito della riforma liturgica del XX secolo, sono stati introdotti nella chiesa latina come cantici alcuni testi tratti dalle epistole o dall'Apocalisse nell'ufficio dei vespri, sebbene non esistesse una tradizione in tal senso. Particolare importanza hanno i tre cantici evangelici:
Questi cantici vengono solitamente eseguiti in piedi, per il loro riferimento all'incarnazione. Nella MessaIl cantico, insieme al tratto, rappresenta lo strato più antico dei canti della messa: quello della salmodia senza ritornello o in directum, oggi praticamente scomparsa. Mentre il tratto sopravvive sostituendo l'alleluia nelle messe quaresimali, tre soli cantici hanno mantenuto la loro collocazione liturgica nella veglia pasquale e conservano l'antichissimo schema della lectio cum cantico[1]. Essi sono:
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
|