La prima citazione di una chiesa a Magrè sulla Strada del Vino risale al 1343[4][5][2][6]; questo edificio era situato attaccato al campanile[5][6][2]. Nel 1466 la chiesa venne riedificata con dimensioni maggiori[6][5] e nel 1513 il campanile fu rifatto e al suo interno si installano due campane[4][5]. L'attuale parrocchiale venne costruita nel XVII secolo in una posizione leggermente differente di quella precedente, che fu contestualmente demolita[2][5][6].
Descrizione
La facciata della chiesa presenta delle statue e delle serliane[3]. L'interno è ad un'unica navata con un corto transetto[3], che termina con l'abside rettangolare[3]; l'aula presenta una volta a botte e pure una cupoletta, mentre il coro una volta a crociera[3]. Opere di pregio qui conservate sono la raffigurazione di Santa Geltrude situata nell'abside, l'altare maggiore, impreziosito con sculture e teste di angeli[4], l'ostensorio seicentesco[4], il ciborio, risalente al XVIII secolo[7], e la pala ritraente Sant'Antonio di Padova, eseguita da Giuseppe Alberti[7]. A qualche metro dalla chiesa sorge il campanile, in stile gotico[7] e caratterizzato da un'acuta cuspide[3] e da quattro arcate ogivali[7].
Note
^Chiesa di San Geltrude, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 12 maggio 2020.