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Codice Morse

Antica tavola del codice Morse

Il codice Morse, detto anche alfabeto Morse, è un sistema per trasmettere lettere, numeri e segni di punteggiatura per mezzo di un segnale in codice a intermittenza e fu uno dei primi metodi di comunicazione a distanza. Un altro metodo per usare il codice morse è con le dita seguendo questa legenda: per esprimere il punto si può usare l’indice, per il trattino si può usare l’indice e il medio.

Fu oggetto di studio di Samuel Morse dal 1835, ma venne realizzato dal tecnico Alfred Vail, suo collaboratore dal settembre 1837. Fu da entrambi sperimentato per la prima volta l'8 gennaio 1848 allorché, in presenza di una Commissione del Franklin Institute di Filadelfia, venne impiegato il telegrafo scrivente register[1].

Il codice Morse è una forma ante litteram di comunicazione digitale. Tuttavia, a differenza dei moderni codici binari che usano solo due simboli (comunemente rappresentati con 0 e 1), il Morse ne usa quattro: punto seguito da un intervallo intersimbolo (•), linea seguita da un intervallo intersimbolo (—), intervallo corto (tra lettere) e intervallo lungo (tra parole).

Esempio di codice Morse

Storia

Samuel Morse iniziò a interessarsi di telegrafia nel 1832 e nel 1835 aveva già progettato un primitivo sistema di relè. Il sistema fu presentato pubblicamente nel 1837 e migliorato nel 1838 (anno in cui depositò il brevetto del telegrafo), infine brevettato nel 1840. Fu presto costruita la prima linea telegrafica tra Baltimora e Washington in cui il 24 maggio 1844 fu inviato il primo messaggio: "What hath God wrought?" (dall'inglese: Cosa ha fatto Dio?, espressione tratta dai Numeri).

Tasto di Morse (circa 1900) utilizzato con il Telegrafo della Ferrovia del Gottardo
Ufficiale radiotelegrafista a bordo di una nave mercantile italiana

Il codice Morse originale consisteva in combinazioni di punti e linee ognuna corrispondente a un numero. A sua volta ogni numero corrispondeva a una parola ricavabile attraverso la ricerca del numero in un apposito libretto. I numeri venivano trasmessi mediante l'uso del tasto telegrafico.

Sebbene Morse fosse l'inventore del telegrafo, non eccellendo in perizia tecnica chiese la collaborazione di Alfred Vail. Vail sviluppò un sistema nel quale ogni lettera o simbolo veniva inviata singolarmente usando una combinazione di punti, linee e pause. I due convennero che fosse proprio il metodo di Vail il più adatto a essere inserito nel brevetto che Morse si accingeva a richiedere. Fu proprio questo sistema, conosciuto come American Morse code (detto anche Railroad Morse), che fu usato per trasmettere il primo messaggio telegrafico.

Il codice Morse fu subito considerato lo standard per la codifica delle informazioni ed ebbe un così ampio e incontrastato successo che nessun altro sistema alternativo riuscì a soppiantarlo, rimanendo lo standard internazionale per le comunicazioni marittime fino al 1999.

Il costo di un messaggio telegrafato dipendeva dalla sua lunghezza, per questo vennero escogitati alcuni codici commerciali in modo da codificare intere frasi in gruppi di poche lettere (normalmente cinque) che venivano poi inviati come singole parole. Per esempio: LIOUY ("Perché non rispondi alla mia domanda?") o AYYLU ("Non codificato chiaramente, ripeti più chiaramente"). Tra questi, il codice Q e il codice Z hanno ancora una discreta fortuna tanto che attualmente sono usati sia dai radioamatori sia dagli operatori di telegrafia per informazioni di servizio come la qualità del collegamento, il cambio di frequenza o la numerazione dei telegrammi.

Descrizione

Codice Morse internazionale moderno

Il codice Morse americano era usato nei primi sistemi di telegrafia su filo, il primo vero e proprio sistema elettronico di telecomunicazione a distanza. Il suo successore, il codice Morse internazionale, non si serve delle pause, e quindi è formato solo da punti e linee.

Il codice Morse internazionale è usato quasi esclusivamente dai radioamatori, tant'è che per ottenere la licenza di radioamatore di classe A era necessario sostenere una prova di ricezione e trasmissione in codice Morse; il superamento della prova permetteva di operare con potenze di trasmissione fino a 300 W e di comunicare sulle lunghezze d'onda decametriche (sotto i 30 MHz), la classe B era limitata a 50 W e su frequenze superiori[2]. Le potenze sono da intendersi come in input allo stadio finale.

Albero binario del codice Morse internazionale: il grafico si dirama a sinistra per ogni dit e a destra per ogni dah fino a raggiungere la rappresentazione del carattere

Dal 2005, l'Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU) ha stabilito che il codice Morse sia dismesso dalle prove di esame per ottenere la patente di radioamatore eliminando la distinzione tra classe A e B. La maggior parte dei paesi si è quindi adeguata alla normativa ITU e la prova pratica di ricezione e trasmissione del codice Morse è stata stralciata dai test di esame. Ancor oggi le bande radioamatoriali hanno porzioni di frequenza dedicate ai soli segnali Morse.

La Nokia, azienda produttrice di telefoni cellulari e smartphone, utilizza in numerosi modelli una suoneria predefinita per avvisare dell'arrivo di messaggi di testo: si tratta delle sequenze in tre bip, seguita da due più lunghi e terminata da tre brevi (• • • — — • • •) il cui significato è la parola SMS. Esistono varianti di tale suoneria, anche più complesse e sempre in codice Morse; ad esempio, quella che veniva denominata "speciale", in cui veniva proposto in CW (Continuous Wave) lo slogan della compagnia, ossia: "Connecting People".

Metodi di trasmissione

Il codice può essere trasmesso come tono audio, come segnale radio (CW o telegrafia on/off senza modulazione), come impulso elettrico attraverso un cavo telegrafico, o come segnale meccanico o visivo (per esempio una luce lampeggiante).

La trasmissione in codice Morse può appoggiarsi a un segnale radio fisso senza modulazione, quindi necessita di un equipaggiamento molto meno complesso rispetto alle altre forme di radiocomunicazione e soprattutto dà buoni risultati anche in ambienti con segnale molto basso o disturbato. Richiede poca ampiezza di banda e agevola alquanto la comunicazione tra radioamatori che non usano la stessa lingua o che hanno grande difficoltà nella comunicazione a voce.

Cadenza temporale e rappresentazione

Per rappresentare le lettere e gli altri segni vengono usati i punti e le linee. La lunghezza di un punto determina la velocità con cui viene inviato il messaggio ed è usato come unità di tempo di riferimento. Qui sotto un esempio di rappresentazione di un messaggio in Morse:

-- | •- | •-• | •           -••• | •-•• | ••-         
 M   A     R    E  (spazio)   B     L      U    

dove - corrisponde a "linea" e • corrisponde a "punto".

Esiste comunque un modo convenzionale e più corretto di rappresentare la cadenza temporale dei segnali da trasmettere. L'esatta rappresentazione del messaggio precedente è come segue ("=" corrisponde al segnale on, "•" corrisponde al segnale off, ognuno della lunghezza di un punto):

 ===•===•••=•===•••=•===•=•••=•••••••===•=•=•=•••=•===•=•=•••=•=•===
    ^         ^          ^       ^             ^
    |         linea      punto   |             spazio tra lettere
    spazio tra simboli           spazio tra parole      

Una linea è convenzionalmente tre volte un punto. Gli spazi tra i punti e le linee di un carattere sono della lunghezza di un punto, quelli tra le lettere sono ampi come una linea (tre punti), quelli tra parole sono lunghi sette punti.

Per familiarizzare con il codice Morse, si usa scriverlo e leggerlo usando i fonemi "ti" per il punto e "ta" per la linea, ovvero nel caso precedente:

 --    •-    •-•     •   /  -•••      •-••      ••-
 TaTa  TiTa  TiTaTi  Ti  /  TaTiTiTi  TiTaTiTi  TiTiTa

Il codice Morse viene infatti memorizzato ascoltando il suono caratteristico di ogni carattere, come se ogni insieme di suoni fosse una lettera, e non associando i punti o le linee al suono.

Rappresentazione del codice

Lettere, numeri e punteggiatura

Codice Morse (info file)
start=
Lettere, numeri e punteggiatura
4XZ (info file)
start=
Trasmissione di identificativo radiotelegrafico
effettuato da una stazione militare operativa sulle onde corte nell'anno 2015
 Lettere  Codice  Lettere  Codice  Numeri  Codice  Punteg.  Codice
A • — N — • 0 — — — — — • — • — • —
B — • • • O — — — 1 • — — — — , — — • • — —
C — • — • P • — — • 2 • • — — — : — — — • • •
D — • • Q — — • — 3 • • • — — ? • • — — • •
E R • — • 4 • • • • — = — • • • —
F • • — • S • • • 5 • • • • • - — • • • • —
G — — • T 6 — • • • • ( — • — — •
H • • • • U • • — 7 — — • • • ) — • — — • —
I • • V • • • — 8 — — — • • " • — • • — •
J • — — — W • — — 9 — — — — • ' • — — — — •
K — • — X — • • —   / — • • — •
L • — • • Y — • — — Sottolineato • • — — • —
M — — Z — — • • @ • — — • — •
  ! — • — • — —

Quando non esiste possibilità di confusione, le cifre 0, 1 e 9 possono essere trasmesse in forma abbreviata e divengono:

 Numeri  Codice
0
1 • —
9 — •

Codici speciali

Sigla Codice Significato
AR • — • — • Stop (fine del messaggio), spesso scritto +
AS • — • • • Aspetta (per 10 secondi), replica con C (sì)

AS2 = aspetta 2 min, AS5 aspetta 5 min, ecc. Per pause di 10 minuti o maggiori, si deve usare QRX (codice Q)

K — • — Invito a trasmettere

(o passo)

KA — • — • — Attenzione, inizio trasmissione
KN — • — — • Invito a trasmettere esclusivo alla stazione collegata. Le altre stazioni attendano.
VA • • • — • — Fine (fine lavoro),

talvolta scritto SK in comunicazioni rtty o digitali

BT — • • • — Separatore, talvolta scritto =
SN • • • — • Capito, inteso

Segnalazione errori

Codice Significato
•••••••• Errore, segue la parola corretta

(codice da sei a otto punti significa errore)

•  •  • Errore (non ufficiale)
••  •• Ripeto (non ufficiale, RPT forma corretta)

Abbreviazioni comunemente usate

Le abbreviazioni differiscono dai caratteri speciali perché vengono trasmesse con degli spazi tra lettera e lettera, non come fossero un unico carattere.

AA All after Tutto ciò che segue
AB All before Tutto ciò che precede
ABT About Circa
ADS Address Indirizzo
AGN Again Di nuovo
ANT Antenna Antenna
BK Break Interruzione istantanea
BND Bound Diretto
BTH Both Entrambi
BUG Semi-Automatic key Tasto semiautomatico
BURO Bureau Associazione radioamatori
C Yes, Correct Sì, giusto
CBA Callbook Address Indirizzo sul callbook
CFM Confirm Conferma
CLG Calling Chiamante
CQ Calling any station Chiamata generale a tutte le stazioni
CS Call Sign Nominativo
CU See You Arrivederci
CUAGN See You Again Arrivederci alla prossima
CUL See You later Arrivederci più tardi
CUZ Because Perché, a causa di
CW Continuous wave Radiotelegrafia
DE From Da
DR Dear Caro
DX Distance Distanza
ES And E (congiunzione)
ETA Estimated time of arrival Ora previsto arrivo (OPA)
FB Fine Business Eccellente
FER For Per
FM From Da
FREQ Frequency Frequenza
GA Good afternoon Buon pomeriggio
GE Good evening Buonasera
GM Good morning Buongiorno
GND Ground Terra, massa
GUD Good Bene, buono
HI HI Laughter Risatina
HR Here Qui
HV Have Avere
LID Poor operator Cattivo operatore
MILS Millamperes Milliampere
NIL Nothing Nulla
NR Number Numero
OB Old boy Vecchio mio
OC Old chap Vecchio mio
OM Old man Uomo di esperienza (radioamatore)
OP Operator Operatore
OT Old timer Veterano
PSE Please Per favore
PWR Power Potenza
R Are (oppure) Decimal Point Tu sei (oppure) punto decimale (con numeri)
RCVR Receiver Ricevitore
RIG Transceiver Ricetrasmettitore
RPT Repeat Ripeti
RST Readability, strength & tone Comprensibilità, intensità e nota
RTTY Radioteletype Radiotelescrivente
RX Receiver Ricevitore
SAE Self Addressed Envelope Busta preindirizzata
SASE Self addressed, stamped envelope Busta preindirizzata e affrancata
SED Said Detto
SEEU See you A presto
SEZ Says Dice
SIG Signal Segnale
SKED Schedule Appuntamento
SN Soon Presto
SOS (Segnale di "distress"; richiesta urgente di soccorso) SOS
SRI Sorry Spiacente
SU Same to you Altrettanto
STN Station Stazione
TEMP Temperature Temperatura
TFC Traffic Traffico
TMW Tomorrow Domani
TNX Thanks Grazie
TR Transit message (QRA, FM, BND, ETA. Either QTO or QTP) Messaggio di transito (...)
TU Thank you Grazie
TX Transmitter Trasmettitore
U You Tu
UP... Su... Passo/passate su... (frequenza)
UR Your Tuo
URRS Yours Vostro
VY Very Molto
WDS Words Parole
WKD Worked Lavorato, collegato
WL Will Volere (verbi al futuro)
WUD Would Vorrei (oppure) vorreste
WX Weather Condizioni meteorologiche
XMTR meter radio emission Indicatore di emissione RF
YL Young lady Ragazza
51 Wishes Auguri
72 Peace and friendship Pace e amicizia
73 Best Regards Cordiali saluti
88 Love and kisses Baci e abbracci

Schema di conversazione in codice Morse

Un inizio di conversazione radioamatoriale in codice Morse (chiamato in gergo CW) tra la stazione S1 e la stazione S2 è il seguente:

S1:
CQ CQ CQ DE S1 K
CQ = Chiamata generale da (DE) S1, trasmettete (K).
S2:
S1 DE S2 K
S1 da (DE) S2, trasmettete (K).
(Segue lo scambio di messaggi). Al termine si trasmette
S1 DE S2
VA
Ciao.
S2 DE S1
VA
Ciao.

Il gruppo VA ("ciao" o "fine") è trasmesso come una singola lettera "···—·—" e può così essere trascritta sia con SK sia con VA.

Applicando al precedente schema le abbreviazioni elencate, è possibile formare un completo scambio di informazioni in forma breve e indipendente dalla lingua dei due corrispondenti.

La chiamata, o CQ si effettua in questo modo:

CQ CQ CQ DE IZ0FYL IZ0FYL AR

La risposta a una chiamata si articola in:

IZ0FYL DE IK0YGJ AR

A questo punto, una volta che i due corrispondenti si sono ascoltati, la prima stazione richiama:

IK0YGJ DE IZ0FYL GM OM TNX FER CALL BT UR RST IS 599 QSB BT MY QTH IS ROMA ES MY NAME IS LUCA BT HW ? IK0YGJ DE IZ0FYL K

In CW si osservano solitamente le regole seguenti: si va sempre a una velocità che non fa commettere errori, si saluta, si ringrazia e si risponde sempre alle domande, si abbassa sempre la velocità al più lento dei due corrispondenti. È buona norma ripetere due volte nome e QTH, mentre IS ed ES possono essere anche rimossi.

Una volta ricevuta risposta, la stazione chiamante inizia dicendo "buongiorno/buonasera" e ringrazia il corrispondente per la chiamata. A questo punto il chiamante passa il controllo del segnale usando la scala RST (R - Radio da 1 a 5, S - Segnale da 1 a 9, T - Qualità del tono da 1 a 9). Se c'è QRM, QRN o QSB viene detto subito dopo l'RST.

Il corrispondente a cui è stato chiesto HW deve fornire a sua volta l'RST:

IZ0FYL DE IK0YGJ BT GM DR OM CARLO TNX FER RPRT BT UR RST IS 599 BT QTH ROMA OP CARLO BT MY RIG IS FT 817 PWR 5W ES ANT IS VERTICAL BT HR WX IS SUNNY TEMP 10C IZ0FYL DE IK0YGJ K

supponendo che il corrispondente non abbia capito una cosa, per fare una domanda (sempre PSE) può abbreviare usando il prosign BK, di norma impiegato per interrompere il QSO proprio o degli altri.

BK DE IZ0FYL PSE UR PWR IS 5W ? BK
BK DE IK0YGJ R MY PWR IS 5W BK

se non si è capita la risposta, si può chiedere la ripetizione dell'ultimo messaggio:

BK DE IZ0FYL ?? SRI QRM PSE AGN BK

a richiesta di ripetizione occorre ripetere più lentamente per due-tre volte l'informazione principale:

BK DE IK0YGJ R MY PWR IS 5W PWR IS 5W PWR IS 5W BK

dopo la risposta, si dà conferma di aver capito e si prosegue il QSO, ringraziando e ricambiando le informazioni:

BK DE IZ0FYL R R TNX FER INFO VY FB UR PWR ES 5W QRP BT MY RIG IS FT 817 PWR 5W ES ANT IS DIPOLE BT HR WX IS CLOUDY TEMP 12C IK0YGJ DE IZ0FYL K

A questo punto il QSO può chiudersi con i saluti:

IZ0FYL DE IK0YGJ DR LUCA TNX FER INFO ES FER QSO MY QSL VIA BURO BT IK0YGJ DE IZ0FYL 73 ES HPE CUAGN SK TU

di norma dopo il TU si finisce con i "two bits" cioè due punti finali (dit - dit), quindi il corrispondente ricambia i saluti.

BK DE IZ0FYL TNX FER VY FB QSO DR OM CARLO MY 73 GL ES GD DX IK0YGJ DE IZ0FYL 73 SK TU

Note

  1. ^ Urbano Cavina, La telegrafia elettrica e le origini del Morse (uffici e linee nell'Italia preunitaria), Albino, Sandit Libri, 2008, p. 189, ISBN 978-8-88-915098-6.
  2. ^ Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni, Direttiva XI/7532/122 del 10 giugno 1972.

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