Si trova nell'area est della città. Si presenta di forma pressoché quadrangolare, suddiviso in sei settori dal tratto urbano della A24 e dalla ferrovia Roma-Sulmona-Pescara, che lo attraversano da ovest ad est, e dalle vie della Serenissima e Filippo Fiorentini che lo tagliano centralmente da sud a nord.
Diventa ufficialmente quartiere nel 1961, soppiantando il suburbio Tiburtino, del quale si possono ancora trovare alcune targhe stradali con la numerazione S. III.
A.S.D. P. Vigor Perconti che, nel campionato 2019-20, milita nel campionato maschile di Eccellenza.[12]
A.S.D. Atletico Vescovio che, nel campionato 2019-20, milita nel campionato maschile di Eccellenza.[13]
Judo
S.S.D. Blu 3000. La storica palestra di via Dino Penazzato, attiva dal 1969, è una delle realtà sportive più antiche del quartiere. Le società che si sono avvicendate nella gestione della struttura, il C. S. Collatino, la A.S.D. Albatros 1 e recentemente la polisportiva S.S.D. Blu 3000, hanno sempre mantenuto attivo il settore Judo con apprezzabili risultati agonistici. Nella classifica provvisoria delle Società Sportive della Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali del 2021 la S.S.D. Blu 3000 risulta al 72º posto a fronte di 1044 affiliate (dato 2021) e fra le prime quindici società romane.[14]
Pallacanestro
PGS Borgo Don Bosco che, nel campionato 2019-2020, milita nel campionato maschile di Serie C Silver.[15]
Note
^Separato da via Tiburtina, nel tratto da via di Portonaccio a viale Palmiro Togliatti.
^Separata da viale Palmiro Togliatti, nel tratto da via Tiburtina alla Autostrada A24.
^Separata da viale Palmiro Togliatti, nel tratto dalla Autostrada A24 a via Prenestina.
^Separato da via Prenestina, nel tratto da viale Palmiro Togliatti a via Tor de Schiavi.
^Separato da via Prenestina, nel tratto da via Tor de Schiavi a largo Preneste.
^Separato da via di Portonaccio, da largo Preneste a via Tiburtina.
Claudio Rendina, I quartieri di Roma, vol. 2, Roma, Newton Compton Editori, 2006, ISBN978-88-541-0595-9.
Stefano Buonaguro, La cosiddetta catacomba anonima di Via Rovigno d'Istria, in Rivista di archeologia cristiana, vol. 82, Città del Vaticano, Pontificio Instituto de Archeologia Cristiana, 2006.