Comando delle forze operative terrestri
Il Comando delle forze operative terrestri (COMFOTER)[1] è una delle aree di vertice dell'Esercito Italiano, posto alle dirette dipendenze del capo di stato maggiore dell'Esercito. Il Comando è responsabile delle problematiche per la generazione delle forze per le operazioni, l’addestramento, l’approntamento, la simulazione, la validazione, certificazione, standardizzazione delle unità operative e per le informazioni tattiche. Dal 6 luglio 2023, a seguito della fusione del Comando delle forze operative terrestri e Comando Operativo Esercito, istituito nel 2016, con il Comando della Capitale, al Comandante sono attribuite anche le competenze di Comandante militare della Capitale e le funzioni legate ai Comandi territoriali, per tutte le regioni italiane. StoriaIl COMFOTERIl Comando delle forze operative terrestri (COMFOTER) è nato a Verona con sede a Palazzo Carli, il 1º ottobre 1997 in seguito alla riforma dei vertici militari che attribuì supremazia gerarchica al capo di stato maggiore della difesa. Inizialmente era parte del Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa (LANDSOUTH), con cui condivideva la sede del comando, da cui poi si distaccò, quando il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa nel 2004 venne trasferito a Madrid. Dal 2004 ha raggruppato in un unico ente tutte le unità dedite al combattimento, al supporto, al supporto specifico per il combattimento e alla comunicazione e sistemi informatici, che nel complesso assommavano a circa l'80%[2] dell'intero Esercito Italiano. Nel tempo la struttura si è evoluta modificando la sua composizione. La sede principale del COMFOTER era a Verona, a Palazzo Carli, anche se il reparto comando si trovava alla caserma Dalla Bona di Verona.[3] Comfoter COEIl 1 ottobre 2016, il Comando Forze Operative Terrestri si è riconfigurato come Comando delle forze operative terrestri e Comando Operativo Esercito (COMFOTER COE), con sede a Roma. A Verona è rimasto il Comando delle forze operative terrestri di supporto (COMFOTER SUPPORTO). Il Comandante del COMFOTER COE è posto alle dipendenze d’impiego del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. La riconfigurazioneDal 1º aprile 2023 acquisisce anche le Divisioni Vittorio Veneto e Acqui. Dal 6 luglio 2023 ha riassunto la nuova struttura ordinativa–organica di COMFOTER, con la fusione delle competenze e degli staff del Comando delle Forze Operative Terrestri – COE e del Comando militare della Capitale. StrutturaDal 1997 al 2016Dal COMFOTER, retto da un generale di corpo d'armata o grado equivalente, dipendevano: Fino al 2004 disponeva di quattro comandi:
Fino al 30 settembre 2016:
Dal 2016Dal 2016 fino al 6 luglio 2023 il comando è denominato COMFOTER COE, per riprendere in quella data la denominazione originale Il Comandante del COMFOTER è posto alle dipendenze d’impiego del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Dal 6 luglio 2023 è anche Comandante militare della Capitale, mentre è stato soppresso il Comando militare della Capitale che in precedenza aveva questa responsabilità. Le funzioni di natura territoriale sono poste in capo al Vice Comandante del COMFOTER che ha il ruolo di comandante dell'Area Territoriale. Quest'ultimo è anche vice comandante militare della Capitale. A seguito del riordinamento compiuto il 6 luglio 2023 la struttura del comando è la seguente[4]:
ComandantiDal 1997 al 2016
Dal 2016Dall'ottobre 2016 al luglio 2023 del COMFOTER COE. Dal 6 luglio 2023 è anche Comandante militare della Capitale.
StemmaLo Stemma è a forma di scudo sannitico, con bordo dorato. Un campo rosso, al centro, è rappresentato un gladio in color oro. Al di sotto dello stesso tre stelle sempre color oro, esse indicano il grado del generale che è posto a capo del comando.[13] Mentre il precedente stemma del COMFOTER era così blasonato: uno scudo sannitico in metallo smaltato di rosso, colore Esercito, al globo terrestre di oro e di azzurro, a significare la globalità dell'ipotetico teatro operativo, sovrastato dalla raffigurazione della statua equestre di Cangrande I della Scala, tutta in oro a simboleggiare il legame con la città di Verona, superiormente di nero sul tricolore la scritta COMFOTER.[14] Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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