Cristoforo II TorelliCristoforo II Torelli (Montechiarugolo, ... – Coenzo, 1543) fu conte di Montechiarugolo. BiografiaCristoforo II era il figlio primogenito di Marsilio, conte di Montechiarugolo, e della nobile Paola Secco.[1] Alla morte di Marsilio, i figli ancora minorenni, ricaddero sotto la tutela della madre,[1] aiutata in questo compito da Jacopo Sanvitale, amministratore effettivo del feudo: furono questi gli anni in cui l'influenza di Ludovico il Moro,[1] al quale i Torelli eranio legati,[1] si fece sentire particolarmente, in ricordo della predominanza che i duchi milanesi dimostravano su queste terre. Dopo le rivolte del 1497, Guido Torelli[1] (zio di Cristoforo, ecclesiastico rapace e delittuoso, fratello di Marsilio) occupò il castello di Montechiarugolo per protesta, imprigionando i due nipoti, Cristoforo e Francesco, che qui si trovavano con la loro madre. La liberazione, avvenne però dopo soli quattro mesi di prigionia, ed essi a loro volta fecero imprigionare lo zio Guido. L'invasione francese della contea nel 1500, poi, scacciò i Torelli da Montechiarugolo,[1] che mantennero solo il feudo di Coenzo,[1] dove Cristoforo II morì nel 1543.[1] DiscendenzaCistoforo nel 1495 sposò Ippolita, figlia di Roberto di San Severino,[1] conte di Caiazzo e Colorno, e della contessa Elisabetta di Montefeltro, la quale portò in dote alla famiglia Torelli il piccolo feudo di Coenzo. Ebbero quattro figli:[2]
Cristoforo ebbe un figlio naturale, Fabrizio, legittimato nel 1576.[1] Ascendenza
NoteBibliografia
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