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De Telegraaf

De Telegraaf
Logo
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StatoPaesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi
Linguaolandese
Periodicitàquotidiano
Generestampa nazionale
Formatobroadsheet
Fondazione1893
SedeAmsterdam
EditoreTelegraaf Media Groep
Diffusione cartacea695 635 (2009[1])
ISSN2589-1979 (WC · ACNP)
Sito webwww.telegraaf.nl/
 
La sede del quotidiano De Telegraaf, ad Amsterdam.
Una copia del quotidiano De Telegraaf.
La vecchia sede del quotidiano De Telegraaf, nella Nieuwezijds Voorburgwal.

De Telegraaf ("Il Telegrafo"; pron. /de 'teleχra:f/) è il principale[2], nonché uno dei più antichi, tra i quotidiani dei Paesi Bassi[3]. Fu fondato nel 1893 da Henry Tindal (1852 - 1902)[2][3] ed è pubblicato dalla Uitgeversmaatschappij De Telegraaf, società di Amsterdam controllata dalla Telegraaf Media Groep.

Ha una tiratura di circa 700 000 copie[1], di cui circa il 13% viene distribuito gratuitamente a dipendenti, punti di vendita, pubblicitari, ecc.[4]

Caratteristiche

Il quotidiano si rivolge a un pubblico molto vasto.[4]

Tra le rubriche, figurano: De Financiële Telegraaf ("Il Telegraaf finanziario"), Privé, Wat U zegt (lett.: "Quello che voi dite"), Vrouw ("Donna"), una sezione dedicata allo sport, ecc.[2]

Storia

Fondato da Henry Tindal (già fondatore, nello stesso periodo, del quotidiano De Courant), De Telegraaf uscì per la prima volta in edicola il 1º gennaio 1893.[2][3]

Nel 1921 fu la prima volta nella sua storia in cui uscì anche illustrato da una fotografia.[5]

Durante l'occupazione tedesca dei Paesi Bassi avvenuta nel corso della seconda guerra mondiale, il Telegraaf (a partire dal 1944) divenne di proprietà di di Henri "Hakkie" Holdert jr., figlio di Hendrik Holdert (successore di Henry Tindal), che diede in quel periodo al giornale un "taglio" filo-nazista.[6][7]

A partire dal 21 marzo 2004, il Telegraaf iniziò ad uscire anche alla domenica, ma l'esperienza della pubblicazione domenicale terminò il 31 dicembre 2009 a causa degli scarsi introiti pubblicitari.[8]

Note

  1. ^ a b Copia archiviata, su nos.nl. URL consultato il 24 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2009).
  2. ^ a b c d Kranten.com: De Telegraaf
  3. ^ a b c Scholieren.com: Werkstuk: De Telegraaf
  4. ^ a b P. Bakker, O. Scholten, Communicatiekaart van Nederland: overzicht van media en communicatie, Editie 7, 2009
  5. ^ Telegraaf Media Groep: TMG door de jaren heen[collegamento interrotto]
  6. ^ Frank van de Bogaard, Een stoottroep in de letteren: 'Groot Nederland', de SS en de Nederlandse literatuur (1942-1944) , Stichting Bibliographia Neerlandica, 's-Gravenhage, 1987, p. 45-47
  7. ^ Rolf van der Marck, Het geheim van de Telegraaf? Hakkie Holdert! Archiviato il 21 maggio 2010 in Internet Archive., in: Volkskrant, 15 oktober 2009
  8. ^ Netzeitung: Keine Sonntagszeitung mehr für Niederländer, su netzeitung.de. URL consultato il 13 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2012).

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN192172725722206070413 · LCCN (ENno2021040912 · GND (DE4714366-6 · BNF (FRcb34471413r (data)
Prefix: a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

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