Diocesi di Telepte
La diocesi di Telepte (in latino Dioecesis Theleptensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica. StoriaTelepte, nei pressi di Feriana nell'ovest dell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Bizacena. Telepte fu la patria d'origine di san Fulgenzio, vescovo di Ruspe. La città ebbe fortuna soprattutto in epoca bizantina, quando fu fortificata con una cittadella ed abbellita con imponenti terme. Tra i ruderi, si trovano i resti di diverse chiese cristiane, tra cui quelli di una basilica cristiana a cinque navate, identificabile con la sede vescovile. Nella basilica un'epigrafe commemora i martiri Gennaro e compagni, che forse sono identificabili con quelli che il Martirologio romano ricorda alla data del 10 luglio.[1] Diversi sono i vescovi documentati di Telepte. Giuliano prese parte al concilio di Cartagine convocato il 1º settembre 256 da san Cipriano per discutere della questione relativa alla validità del battesimo amministrato dagli eretici, e figura al 57º posto nelle Sententiae episcoporum.[2] Donaziano fu uno dei grandi vescovi della Bizacena di cui ebbe il titolo di primate; prese parte alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana; e partecipò nel 416 ai concili celebrati a Cartagine da sant'Aurelio e a Milevi; in quanto primate di Bizacena convocò un sinodo provinciale, ma è incerto se questo si tenne a Telepte o a Zella, a causa delle diverse varianti riportate dai manoscritti. Donaziono fu inoltre destinatario di una lettera di Galla Placidia, il 20 marzo 419, e di Aurelio di Cartagine il 1º agosto 419.[3] Alla stessa conferenza di Cartagine del 411 presero parte due vescovi donatisti, Bellizio[4] e Daziano[5] La presenza di due vescovi donatisti nella stessa sede è spiegata da Mesnage per la probabile distinzione tra civitas e pagus teleptensi, ognuno con un suo vescovo.[6] Morcelli e Toulotte assegnano il vescovo Daziano alla diocesi di Talattula. Il nome di Frumenzio figura all'81º posto nella lista dei vescovi della Bizacena convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484; Frumenzio, come tutti gli altri vescovi cattolici africani, fu condannato all'esilio.[7] Infine Stefano sottoscrisse la lettera sinodale dei vescovi della Bizacena riuniti in concilio nel 646 per condannare il monotelismo e indirizzata all'imperatore Costante II.[8] Morcelli attribuisce quest'ultimo vescovo a Talattula. La diocesi è ancora menzionata fra le quattordici sedi episcopali della Bizacena nella Notitia Episcopatuum redatta dall'imperatore bizantino Leone VI (886-912).[9] Dal XVIII secolo Telepte è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dall'8 gennaio 2011 l'arcivescovo, titolo personale, titolare è Edgar Peña Parra, sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato della Santa Sede. CronotassiVescovi residenti
Vescovi titolari
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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