Durio zibethinus
Durio zibethinus L., 1774 è un albero della famiglia delle Malvaceae[1], originario del sud-est asiatico coltivato per la produzione di frutta. EtimologiaL'epiteto specifico, zibethinus, si riferisce al termine italiano zibetto, probabilmente a indicare il forte odore proveniente dai frutti di questa pianta. I nomi vernacolari nelle zone in cui è coltivato includono durian, duren (indonesiano), duyin (burmese), thureen (cambogiano), thurian (tailandese) e saurieng (vietnamita)[2]. DescrizioneIl durian è un albero di dimensioni importanti, con individui che raggiungono facilmente i 20-40 metri[2] con tronchi fino a un metro di diametro[3]. La chioma è tendenzialmente conica e irregolare, densa. Gli alberi innestati sono contemporaneamente più piccoli e più irregolari nel portamento[2]. Le foglie sono semplici, pendule, cuoiose. La loro disposizione è alterna, e le loro dimensioni sono comprese tra gli 8 e i 20 centimetri di lunghezza, e i 4-6 di larghezza. Il legno è piuttosto fragile, tende a fessurarsi quando messo a stagionare[2]. FioriI fiori del Durio zibethinus hanno un odore di latte inacidito[2], sono bianco giallastri con 3 petali, raccolti in grappoli da 1 a 45 fiori[3], con lunghi piccioli (fino a 8 centimetri) portati dai rami più grandi o a volte direttamente dal tronco[2]. Il calice ha 5 lobi, ed è a forma di campana[3]. La copertura del fiore, l'epicalice, si apre dalle 2 alle 4 di notte, mentre l'antesi avviene tra le 15 e l'inizio della sera: durante l'antesi i fiori emettono il nettare e la loro fragranza si fa più forte[2]. Gli stami invece emergono tra le 20 e mezzanotte[2]. Attraverso questo raffinato adattamento la pianta cerca di evitare l'autofecondazione, perché lo stigma è funzionale mentre i suoi stami non sono ancora emersi, aumentando le probabilità che sia il polline proveniente da qualche altro fiore a fecondarlo[2]. Una pianta di durian può produrre fino a 40.000 fiori[2]. FruttiIl frutto del durian è una capsula, deiscente a maturità, che si divide in 5 segmenti. La maturità richiede 90-150 giorni dall'antesi. Il frutto è coperto da spine piuttosto appuntite, di forma genericamente piramidale che rendono la manipolazione difficoltosa se non si indossano dei guanti. Una caratteristica molto nota del frutto è il suo intenso odore, che ricorda aglio, cipolla, formaggio molto forte e stagionato e toni ben discernibili di frutta matura[2]. La causa di questo odore è da tracciarsi nella ricca varietà di composti volatili rilasciati dal frutto che includono, tioli, esteri, acido solfidrico, e dietilsulfito[2]. Esistono cultivar inodori[2][3]. La parte commestibile, l'arillo, corrisponde al 20-35% del peso del frutto[2], ed ha una consistenza morbida e cremosa ed un colore che può variare dal bianco crema al giallo. EcologiaSuoloLa pianta è molto suscettibile al marciume radicale da Phytophthora per cui è piuttosto esigente in fatto di suolo. I suoli preferiti sono argillo-sabbiosi o argillo-limosi con un ottimo drenaggio. ClimaLa pianta è spiccatamente tropicale. Nel caso la temperatura media mensile scenda sotto i 22 °C si ha poca crescita; nel caso la pianta sperimenti temperature inferiori ai 10 °C si manifestano danni da freddo, con caduta delle foglie e danni ai rami. In ogni caso temperature più basse, a patto che non arrechino danni, tendono a rendere più copiosa la fioritura. Distribuzione e habitatLa pianta è nativa del sud-est asiatico, e durian allo stato selvatico possono essere trovati nel Borneo e a Sumatra. Altrove è stata introdotta dall'uomo. È relativamente rara nell'emisfero occidentale[3]. Note
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