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Hanja Maij-Weggen

Hanja Maij-Weggen

Commissario della regina nel Brabante Settentrionale
Durata mandato1º ottobre 2003 –
1º ottobre 2009
PredecessoreFrank Houben
SuccessoreWim van de Donk

Ministro per i trasporti e la gestione dell'acqua
Durata mandato7 novembre 1989 –
16 luglio 1994
Capo del governoRuud Lubbers
PredecessoreNeelie Kroes
SuccessoreKoos Andriessen

Europarlamentare
Durata mandato19 luglio 1994 –
1º ottobre 2003

Durata mandato17 luglio 1979 –
7 novembre 1989
LegislaturaI, II, III, IV, V
Gruppo
parlamentare
PPE
CircoscrizionePaesi Bassi

Dati generali
Partito politicoPartito Anti-Rivoluzionario
CDA

Johanna Rika Hermanna Maij-Weggen, detta Hanja (Klazienaveen, 29 dicembre 1943), è una politica olandese, membro del CDA, già ministra ed europarlamentare.

Biografia

Formazione e primi anni

Figlia un commerciante di biciclette[1], seguì un corso universitario di infermieristica dal 1962 al 1965[2]; studiò successivamente pedagogia e storia dell'arte presso l'Università di Amsterdam, senza tuttavia terminare gli studi. Dal 1967 al 1978 lavorò come docente di assistenza sanitaria ad Amstelveen e Apeldoorn[3]. Nello stesso periodo, si iscrisse al Partito Anti-Rivoluzionario.

Nel 1977 fu inviata come rappresentante delle donne nella delegazione governativa all'Assemblea generale delle Nazioni Unite[4]. Fu poi consulente del ministero degli affari sociali in materia di diritti delle donne[5].

Carriera politica

Hanja Maij-Weggen

Candidatasi per le elezioni europee del 1979, divenne membro del Parlamento europeo, dapprima con il Partito Anti-Rivoluzionario e successivamente con il CDA[1]. Durante il suo primo mandato, fu membro della commissione per gli affari sociali e l'occupazione, della commissione per la protezione dell'ambiente, la sanità pubblica e la tutela dei consumatori e della commissione di inchiesta sulla situazione della donna in Europa[6].

Riconfermata per un secondo mandato nelle elezioni europee del 1984 e per un terzo mandato nelle elezioni europee del 1989, fu dal 1987 al 1989 vicepresidente della delegazione del CDA[7].

Lasciò il seggio a novembre del 1989, dopo essere stata nominata ministra per i trasporti e la gestione dell'acqua nel governo Lubbers III[1][2][8].

Nel 1991 presentò un piano per incentivare l'uso della bicicletta, stanziando appositamente fondi pubblici per potenziare infrastrutture come le piste ciclabili e per aumentare la sicurezza dei ciclisti[3].

In veste di ministra, affrontò ben due disastri aerei nel giro di un anno, il 1992: il disastro del Bijlmermeer con lo schianto del volo El Al 1862 e il disastro di Faro con l'incidente del volo Martinair 495[1].

Uno dei fronti su cui fu impegnata fu quello per la realizzazione del Betuweroute[9], finanziato con fondi sia pubblici che privati. L'idea della ministra fu quella di implementare un collegamento tra il porto di Rotterdam e la Germania[10].

Nel 1993 fu autrice di un costoso progetto per costruire una corsia di car pooling sullo svincolo di Muiderberg, che tuttavia fu costretta a riadattare per questioni legali e politiche[11].

Nello stesso anno, ottenne l'appoggio della Tweede Kamer per il progetto di privatizzazione delle ferrovie olandesi[12].

Fu inoltre responsabile di una serie di modifiche alla legge che regolamentava l'inquinamento acustico nel campo dell'aviazione, aggiungendo la previsione di impianti di insonorizzazione e il trasferimento dalle zone residenziali[3].

Candidata come capolista in occasione delle elezioni europee del 1994, tornò a rivestire l'incarico di eurodeputata; fu da quel momento membro dell'ufficio di presidenza del PPE[13], ruolo che mantenne anche dopo le elezioni europee del 1999 quando fu eletta per la quinta volta[14].

Hanja Maij-Weggen nel 2000

Lasciò nuovamente il seggio da europarlamentare nel 2003, quando venne nominata Commissario della regina nel Brabante Settentrionale[2]. Nel 2009 emerse che Hanja Maij-Weggen fosse impegnata in altri 149 ruoli contemporaneamente a quello di commissaria[15].

Vita privata

Sposata con Peter Maij dal 1967[1], Hanja Maij-Weggen ebbe due figlie che intrapresero le sue orme: Hester Maij, membro del consiglio comunale di Amsterdam con il CDA e Marit Maij, eurodeputata con il Partito del Lavoro[2].

Nel 1990, fu citata nel titolo di una canzone di Arie Ribbens, Ik ben verliefd op Hanja Maij-Weggen (Sono innamorato di Hanja Maij-Weggen)[16].

Onorificenze

Note

  1. ^ a b c d e (NL) ‘Ik verheug me erop dat ik straks 130 mag rijden op de A16’ (PDF), su speakersacademy.com. URL consultato il 23 marzo 2025.
  2. ^ a b c d (EN) Netherlands, su exhibition.smashingtimes.ie. URL consultato il 23 marzo 2025.
  3. ^ a b c (NL) J.R.H. (Hanja) Maij-Weggen, su parlement.com. URL consultato il 23 marzo 2025.
  4. ^ (NL) Verenigde vrouwen in de Verenigde Naties (PDF), su nederlandsevrouwenraad.nl. URL consultato il 23 marzo 2025 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2019).
  5. ^ (NL) J.R.H. (Hanja) Maij-Weggen, su bossche-encyclopedie.nl. URL consultato il 23 marzo 2025.
  6. ^ Hanja MAIJ-WEGGEN, su europarl.europa.eu. URL consultato il 23 marzo 2025.
  7. ^ Hanja MAIJ-WEGGEN, su europarl.europa.eu. URL consultato il 23 marzo 2025.
  8. ^ (EN) EUROPE PLANNING CURBS ON TANKERS, su nytimes.com. URL consultato il 23 marzo 2025.
  9. ^ (NL) Mogelijke gevolgen van de Noordtak Betuwelijn voor buitenplaatsen, su kastelen.nl. URL consultato il 23 marzo 2025.
  10. ^ (NL) 22589 - beleidsdossier, su parlementairemonitor.nl. URL consultato il 23 marzo 2025.
  11. ^ (NL) De carpoolstrook was een tot mislukken gedoemd verkeersgedrocht, su autoweek.nl. URL consultato il 23 marzo 2025.
  12. ^ (NL) 18986 - beleidsdossier, su parlementairemonitor.nl. URL consultato il 23 marzo 2025.
  13. ^ Hanja MAIJ-WEGGEN, su europarl.europa.eu. URL consultato il 23 marzo 2025.
  14. ^ Hanja MAIJ-WEGGEN, su europarl.europa.eu. URL consultato il 23 marzo 2025.
  15. ^ (EN) Queen’s commissioner has 149 other jobs, su dutchnews.nl. URL consultato il 23 marzo 2025.
  16. ^ (NL) Ik Ben Verliefd Op Hanja May-Weggen, su top40.nl. URL consultato il 23 marzo 2025.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN65693384 · ISNI (EN0000 0000 3185 4050 · LCCN (ENn94000352 · GND (DE170239616
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