I magi randagi
I magi randagi è un film del 1996, scritto e diretto da Sergio Citti. Il film è stato girato in Molise (Rocchetta a Volturno, Venafro, Sesto Campano), a Sperlonga di Latina (la Torre Truglia) e ad Ostia Lido. TramaUno spettacolo itinerante di uomini vestiti da mafiosi e nazisti è il singolare spettacolo offerto da tre saltimbanchi. I tre artisti, però, non vengono compresi e sono costretti a fuggire. Trovano posto in un presepe vivente dove interpretano i Magi. Questa volta la loro interpretazione è così ben riuscita che convincono gli abitanti a mettere al mondo nuovi bambini. Una notte, all'improvviso, nel cielo compare una stella cometa e i tre comprendono di avere un compito davvero importante: cercare il nuovo Bambin Gesù. L'idea originaleGran parte del soggetto originale del film proveniva da un'idea del regista, scrittore e poeta Pier Paolo Pasolini. Infatti egli dopo Salò o le 120 giornate di Sodoma (1976) ebbe l'idea di girare un film sulla Natività, intitolato Porno-Teo-Kolossal, ma non ultimò l'opera a causa del suo assassinio. Pasolini pensò anche di mettere Eduardo De Filippo come protagonista, ossia un Re Magio, vecchio e senza più nulla da perdere, che si incammina per assistere alla nascita di Gesù. Tuttavia a causa di una serie di complicate vicissitudini e sfortune, il Re Magio giunge quando Gesù è già dovuto fuggire con la famiglia per le persecuzioni del re Erode. Non trovando ciò che cercava, l'uomo muore di dolore. Nella bozza di una sceneggiatura intitolata Il cinema Pasolini espose lo schema del film:[1][2] «Due personaggi che fanno un «viaggio» (scoperta del mondo, cfr. Don Chisciotte). Il viaggio è guidato da una escatologia ideologica: lo scopriremo senza volerlo, guidati da un altro falso scopo. Credendo di raggiungere un fine, si scopre la realtà così com’è, senza alcun fine. RiconoscimentiNote
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