Il caso dei cioccolatini avvelenati
Il caso dei cioccolatini avvelenati (titolo originale The poisoned chocolates case), pubblicato in Italia anche con il titolo Il circolo dei "detectives",[1] è un romanzo dello scrittore Anthony Berkeley, pubblicato la prima volta nel 1929. Storia editorialeIl romanzo è basato sul racconto The Avenging Chance ("Il caso vendicatore"), pubblicato in precedenza nello stesso anno 1929. La trama del racconto è basata su quella che nel romanzo è la soluzione proposta da Roger Sheringham. È completamente assente il Club del Crimine con i suoi vari soci.[2] TramaIl presidente dell'esclusivo Club del Crimine, Roger Sheringham, ha una idea per vivacizzare le assemblee del Club. L'idea è semplice, consiste nell'indagare su un caso vero, un caso reale che ha scosso l'opinione pubblica, un caso di omicidio. È riuscito ad avere il permesso per fare questa esercitazione direttamente da Scotland Yard. Dopo aver riunito tutti i soci prende la parola e presenta alla platea l'ispettore capo Moresby. Moresby, dopo essersi presentato, dice che per loro questo caso è praticamente chiuso e si mette a raccontare come sono avvenuti i fatti. Il 15 novembre Sir Eustace Pennefather ha ricevuto una scatola con un biglietto di accompagnamento. Nel biglietto c'era scritto che l'importante ditta di dolci Mason & Sons voleva un parere, da lui, su i suoi nuovi cioccolatini, appena creati. Sir Eustace Pennefather odia i cioccolatini, per cui li regala al socio, del suo circolo ricreativo, Graham Bendix. Il biglietto accluso alla scatola dei cioccolatini e la confezione che l'avvolgevano, vengono gettati nel cestino dell'immondizia. Graham Bendix porta la scatola dei cioccolatini a casa da sua moglie e mentre lui ne assaggia un paio, sua moglie ne mangia otto o nove. I cioccolatini avevano, un sapore strano, piuttosto accentuato, forse troppo forte per poterli ritenere buoni. Dopo poco Graham Bendix torna al circolo, e si sente male. Sua moglie, che è rimasta a casa, muore. Il sospetto per il malore di Graham Bendix e la morte di sua moglie cade immediatamente sui cioccolatini. Dopo accurate analisi il sospetto si tramuta in realtà; i cioccolatini erano avvelenati. Scotland Yard riesce a recuperare sia i cioccolatini rimasti nella scatola, sia il biglietto accluso che li accompagnava e anche la sua confezione che li avvolgeva. Dagli ultimi due indizi non riescono a capire chi possa aver voluto uccidere Sir Eustace Pennefather, salvatosi soltanto per una pura coincidenza. Questi sono i fatti nudi e crudi, ma è anche quello che i giornali hanno già riportato nelle pagine della cronaca nera. I soci del Club del Crimine vogliono sentirsi dire anche quello che i giornali non hanno riportato e che Scotland Yard ha scoperto. Il veleno utilizzato è il nitrobenzolo, una sostanza che, a volte, è usata anche per preparare dolci di qualità molto scadente. Gli investigatori pensano immediatamente ad una tragica fatalità, ma dopo un più attento esame dei cioccolatini rimasti, viene scoperto un piccolo forellino alla base degli stessi. Questa è una prova schiacciante per dire che è un omicidio e non una tragica fatalità. Moresby dice che la confezione che avvolgeva i cioccolatini era una comunissima carta da pacchi con scritto, a mano, il nome di Sir Eustace Pennefather. Per quanto riguarda il biglietto che accompagnava la scatola viene scoperto che è originale. È un biglietto intestato, anche se non più utilizzato da circa sei mesi, della ditta di dolci Mason & Sons. Viene appurato che la ditta Mason & Sons non invia, per prova, i suoi prodotti a nessuno. Dopo aver dato queste informazioni e dopo essere stato sollecitato dai soci del Club del Crimine, Moresby illustra la teoria di Scotland Yard. Secondo loro è stato un pazzo a preparare i cioccolatini e ad inviarli a Sir Eustace Pennefather. Il motivo per cui sono stati inviati proprio a Sir Eustace Pennefather è da ricercarsi, sicuramente, nel fatto che lui ha una vita piuttosto dissoluta. Nel caso che l'assassino fosse riuscito nel suo intento, tutto il patrimonio di Sir Eustace sarebbe andato alla moglie, da cui sta divorziando. Ma lei è innocente, visto che in quei giorni si trovava all'estero e ci sono le prove di tutti i suoi spostamenti. Dopo che Moresby ha lasciato il Club del Crimine i vari soci si mettono a parlare tra loro e tutti vengono a conoscenza di due "fatti" importanti. Il primo "fatto" è quello che Alicia Dammers era stata insistentemente corteggiata da Sir Eustace Pennefather ma non aveva ceduto al suo fascino. Anzi, la Dammers, dopo aver troncato la relazione ne aveva scritto un duro resoconto che aveva dato alle stampe. Il secondo "fatto" è quello di un quasi fidanzamento tra Sir Eustace Pennefather e l'unica figlia di Sir Charles Wildman e che quest'ultimo non ne fosse per niente contento. Subito dopo i vari soci si accordano su come lavorare a questo affascinante caso di omicidio. Le regole sono semplici, ognuno potrà lavorare a questa esercitazione come meglio crede e, a turno, esporre le proprie teorie e/o conclusioni al resto dei soci. Si incontreranno tutti i giorni a partire dal primo lunedì seguente e l'ordine di esposizione, dopo averlo estratto a sorte, sarà questo: Sir Charles Wildman, signora Mabel Fielder-Flemming, signor Morton Harrogate Bradley, signor Roger Sheringham, signora Alicia Dammers e per ultimo il signor Ambrose Chitterwick. L'assemblea si scioglie e quando Roger Sheringham rientra a casa scopre che, ad aspettarlo, c'è ispettore capo Moresby. Moresby confessa che lui ed i suoi superiori, grazie a questa esercitazione, sperano di poter trovare nuove tracce per individuare il colpevole in modo da poterlo arrestare e consegnarlo alla giustizia. Onestamente nemmeno Scotland Yard crede che questo delitto sia stato architettato da un pazzo omicida, ma è una buona ipotesi da dare in pasto all'opinione pubblica, senza passare per incompetenti. Un altro motivo per cui l'ispettore capo Moresby e i suoi superiori hanno permesso questa esercitazione è che Scotland Yard non è riuscita ad indagare sulla vita privata di Sir Eustace Pennefather. Sir Eustace è un baronetto ed è per questo motivo che non è stato possibile, ad un umile ufficiale di Scotland Yard, di poter svolgere delle indagini sulla sua vita privata. Roger Sheringham invece ne ha la possibilità, visto che è un suo pari, e conosce tutti i suoi amici e tutti i soci del circolo ricreativo Rainbow. Primo giorno. Tocca a Sir Charles Wildman esporre la sua teoria. Secondo giorno. Ora è la volta della signora Fielder-Flemming. La signora Fielder-Flemming riesce a dimostrare che il "colpevole" ha avuto, nel passato, la possibilità di venir in possesso di un po' di carta intestata della ditta di dolci Mason & Sons. Riesce anche a dimostrare che il "colpevole" ha avuto il tempo ed il modo per poter far recapitare la scatola con i cioccolatini avvelenati. Per la signora Fielder-Flemming il colpevole è... Sir Charles Wildman. Sorgono delle perplessità sulla colpevolezza di Sir Charles da parte degli altri soci del Club del Crimine. Viene presa una decisione; aspettare una settimana e poi, casomai, denunciare a Scotland Yard quanto scoperto. Terzo giorno. Ora è il turno del signor Morton Harrogate Bradley. Bradley, rispetto ai suoi due precedenti ed autorevoli colleghi del Club del Crimine, non aveva cercato di adattare le prove al colpevole. Lui aveva cercato di fare l'inverso, cioè aveva cercato di capire chi fosse il colpevole solo a partire dagli indizi. Bradley, declama una lunga lista di caratteristiche che deve avere l'assassino, ma lui non ha idea di chi possa avere queste caratteristiche. In verità ha un nome in mente, ma per il presidente del Club del Crimine, Roger Sheringham, lei non è l'assassina. Bradley si sente sollevato dall'autorevole opinione del presidente Roger Sheringham. Quarto giorno. Ora sta al signor Roger Sheringham esporre la sua teoria. Quinto giorno. La signora Alicia Dammers espone la sua teoria del caso. Sesto giorno. Ora è il signor Ambrose Chitterwick che espone la sua teoria. Personaggi
CriticaLo scrittore John Dickson Carr incluse nel 1946 questo romanzo nella lista dei dieci migliori gialli di tutti i tempi, nel suo famoso saggio Il più splendido gioco del mondo (The Grandest Game in the World).[3] Opere derivateIl racconto The Avenging Chance è stato adattato per un episodio della serie televisiva Detective trasmesso dalla BBC nel 1968, diretto da Moira Armstrong, con John Carson nel ruolo di Roger Sheringham.[4] Nel 1984 è andato in onda su BBC Radio 4 un adattamento radiofonico del romanzo, per la regia di Brian Miller, con Neil Stacy nella parte di Roger Sheringham.[5] Edizioni
Note
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