Il comune senso del pudore
Il comune senso del pudore è un film del 1976 diretto da Alberto Sordi. Si tratta di un film a episodi diretti da Sordi, dove egli recita nel primo. TramaL'intreccio riporta il cambiamento del costume e del senso del pudore italiano, o meglio una spallata alla censura alla fine degli anni settanta con una preponderante diffusione dell'erotismo nell'editoria e nel cinema.
Un maturo operaio, Giacinto Colonna, festeggia le nozze d'argento con sua moglie Erminia, portandola al cinema per la prima volta dopo anni. Vagando per le sale di Roma, incorrono ingenuamente in pellicole di genere scabroso. Erminia è scandalizzata fino all'isterismo ma presto ne subisce in qualche modo il fascino.
Assunto come nuovo direttore di una rivista per soli uomini, il professor Ottavio Caramessa, scrittore di provincia, balza improvvisamente dalla miseria al benessere, aiutato da una spigliata dattilografa. Tuttavia scattano ben presto per lui le manette ma non se ne duole, convinto di combattere una nobile battaglia contro l'oscurantismo.
Il giovane pretore della provincia veneta Tiziano Ballarin è autore di provvedimenti giudiziari e di altre iniziative contro la stampa per adulti. Mentre impazza per il borgo una campagna moralistica - ed in alcuni casi ipocrita - di religiosi e laici, sua moglie Armida si trova colpita da alcune pubblicazioni bersaglio del marito, uscendone trasformata, con il benestare del consorte. Questo episodio è girato a Vicenza, Altavilla Vicentina e Bassano del Grappa.
Un'attrice tedesca premio Oscar, Ingrid Streissberg, si rifiuta di filmare una sequenza di sodomia nell'ennesima trasposizione del romanzo inglese L'amante di Lady Chatterley, nel quale il sanguigno produttore napoletano Giuseppe Costanzo (figura ispirata vagamente a quella di Dino De Laurentiis) ha investito del capitale con partecipazione. Riuscirà a convincere l'interprete tramite un gruppo di "esperti" (tra questi un sacerdote sedicente "progressista"), spacciando la scena quale di grande rilievo artistico-culturale ("perché l'ingroppata è artistica" dice), potendo così far fruttare l'investimento. Epilogo il giorno della prima, dove appare buona parte del cast, esprimendo ciascuno il proprio parere prevalentemente positivo. Produzione
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