Isole Desertas
Le Isole Desertas (in portoghese: Ilhas Desertas), costituiscono un piccolo arcipelago situato a circa 25 km a sud-est di Ponta de São Lourenço, la punta più orientale dell'isola di Madera, circa a metà strada tra le Azzorre e le Canarie. Le tre isole, chiamate Ilhéu Chão, Deserta Grande e Bugio, hanno una forma lunga e stretta e formano una catena che si articola in direzione NW-SE per una distanza di 23 km. Amministrativamente fanno parte del territorio del Portogallo, distretto di Funchal, comune di Santa Cruz (isola di Madera).
StoriaLe Isole Desertas sono state scoperte nel 1419/20 e battezzate con questo nome da João Gonçalves Zarco, nobile e navigatore portoghese della casata di Enrico il Navigatore. Furono però esplorate convenientemente solo nel 1420/21, dopo l'esplorazione e l'avvio definitivo della colonizzazione di Funchal. Le isole sono state di proprietà di due famiglie inglesi tra il 1894 e il 1971 per poi essere acquistate dallo Stato portoghese. DescrizioneNonostante la loro vicinanza con l'isola di Madera, la geologia delle Isole Desertas è completamente differente. Queste isole alte, lunghe e rocciose hanno un suolo sterile. Il popolamento animale presente include circa 16 specie di uccelli, delle quali 8 rappresentate da uccelli marini, la capra selvatica, il coniglio e alcuni roditori. I mammiferi citati sono stati introdotti dai marinai portoghesi che per primi approdarono sulle spiagge rocciose di queste isole. Anche alcuni rettili, come la lucertola muraiola di Madera, e ragni, tra cui una specie di tarantola di dimensioni notevoli ed endemica delle Desertas, la Hogna ingens, vivono in questo ecosistema arido e fragile. Sulle spiagge vive una piccola colonia di foca monaca e dal 1990 le Isole Desertas sono state dichiarate riserva naturale biogenetica dal Consiglio d'Europa e poste sotto regime di tutela ambientale. La popolazione delle foche, che nel 1998 comprendeva appena 8 individui[1][2], oggi può contare quasi 20 esemplari[3]. La sola presenza umana è rappresentata dai guardiani permanenti, dai geologi, da persone che occasionalmente approdano con la propria barca e da alcune stazioni di ricerca scientifica disseminate su tutte le isole. L'unica isola potenzialmente abitabile è Deserta Grande, grazie alla presenza di una sorgente di acqua, sebbene questa sia scarsa e sporca. Tutti i tentativi di colonizzazione sono falliti a causa dell'impraticabilità di qualsiasi tipo di agricoltura. Sulle isole sono presenti due fari, uno all'estremità meridionale dell'Isola di Bugio (D-2722), conosciuto come faro della Ponta de Agulha, e uno all'estremità settentrionale del Ilhéu Chão (D-2720), Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
|