Isolotti grossetani
Isolotto di Porto Ercole e Argentarola, sono un'area protetta della provincia di Grosseto, in Toscana. Insieme al Monte Argentario costituiscono una zona di protezione speciale (ZPS): il livello di antropizzazione degli isolotti è molto scarso, in particolare all'isola Argentarola è praticamente nullo. Sono importanti isolotti grossetani, sito di interesse regionale (SIR), di cui in senso lato fanno parte anche Punta Ala e isolotto dello Sparviero e Formica di Burano. L'ambiente del SIR degli isolotti grossetani è caratterizzato da coste rocciose con macchie xerotermofile a dominanza di Euphorbia dendroides, particolarmente in buono stato di conservazione nell'Argentarola.[1] GeomorfologiaLa tipologia ambientale prevalente sono gli Isolotti rocciosi di dimensioni variabili (Formica di Burano 0,72 ha; Argentarola 1,2 ha; Isolotto dello Sparviero 1,7 ha; Isolotto di Porto Ercole 6,3 ha), più o meno prossimi alla costa (dai 300 m dell'Isolotto di Porto Ercole ai 2,75 km della Formica di Burano), a morfologia aspra con l'eccezione della Formica di Burano, che è pianeggiante. Altre tipologie ambientali rilevanti: le aree denudate, le piccole pareti rocciose, gli sporadici individui arborei (Isolotto di Porto Ercole). Presenza di una torretta nell'Isolotto dello Sparviero. L'area protettaI principali elementi di criticità interni al SIR sono[1]:
I principali elementi di criticità esterni al sito sono[1]:
I principali obiettivi di conservazione da adottare sono[1]:
Indicazioni per le misure di conservazione[1]:
FloraNei due satelliti dell'Argentario prevalgono le formazioni di macchia mediterranea, che sono molto diversificate e che occupano anche parte dell'Isolotto dello Sparviero; nella Formica di Burano, invece, sono dominanti cenosi di alte erbe nitrofile, che sono diffuse anche nell'Isolotto dello Sparviero. In tutti gli isolotti le porzioni costiere sono occupate dalla vegetazione discontinua delle coste rocciose. FaunaTra gli uccelli sono presenti: il marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis), non nidificante ma numeroso al di fuori del periodo riproduttivo (fino a 50 ind.) all'Isolotto dello Sparviero; la berta minore (Puffinus yelkouan), di cui è accertato un caso di nidificazione negli anni novanta all'Argentarola; la berta maggiore (Calonectris diomedea), nidificante all'Argentarola, con una delle 3-4 maggiori colonie della Toscana; il gabbiano corso (Larus audouinii), frequente in mare in prossimità degli isolotti, non sono mai stati registrati indizi di nidificazione. Varie specie rare di uccelli nidificanti legate alle falesie indisturbate. La Formica di Burano e l'Isolotto dello Sparviero sono utilizzati come dormitorio, nel periodo invernale, da cospicui contingenti di cormorano (Phalacrocorax carbo), rispettivamente fino a 2000 ind., alla Formica di Burano, e fino a 160 ind., all'Isolotto dello Sparviero. Presenza di alcune forme endemiche o comunque di interesse biogeografico (ad esempio, forme morfologicamente distinte di lucertole, precedentemente classificate come sottospecie). Note
Bibliografia
Voci correlate |