Kleinhoff Hotel
Kleinhoff Hotel è un film del 1977 sugli anni di piombo, diretto da Carlo Lizzani e girato a Berlino. TramaPascale è una bella e ricca signora francese sposata con un architetto, entrambi spesso in giro per il mondo per motivi di lavoro e per questo lontani l'uno dall'altra. ProduzioneQuando il film uscì nelle sale, Corinne Cléry, protagonista di scene di sesso esplicite con Bruce Robinson, fece causa alle compagnie di produzione e distribuzione, perché ritirassero la frase pubblicitaria del film che diceva "Vedrete in edizione integrale l'atto sessuale non simulato", lamentandosi che quelle parole avevano danneggiato la sua vita professionale e privata. Le due società controbatterono dicendo che "Nell'ambito del cinema porno è ridicolo che ci si preoccupi di simili particolari" e presentando al giudice alcune sequenze fotografiche del film dove si vede inequivocabilmente "l'inizio dell'atto sessuale, con tanto di introduzione."[1] CriticaAll'uscita il film ha avuto scarso successo di critica. «Kleinhoff Hotel poteva offrire interessanti spunti di riflessione. Purtroppo la fattura del film, non a caso interpretato da una vedette dello spogliarello cinematografico, fa pendere la bilancia sul piatto dell’erotismo piuttosto che su quello storico-politico» Altrettanto negativo il giudizio di Giovanni Grazzini: «Poco tagliato per le musiche da camera, Lizzani è qui abbastanza distante dal tipo di cinema che teorizza affermando l’urgenza di una riscoperta della realtà […]. Benché gli si debba dar atto del consumato professionismo con cui corrisponde alle scelte del pubblico popolare, oggi in lui la freddezza descrittiva prevale sull’interpretazione di una certa disperazione giovanile e delle snobistiche curiosità d’una certa borghesia per i capofila della guerriglia urbana.» Riscoperto di recente è stato solo parzialmente rivalutato. Per Marco Giusti è: «[...] decisamente tra i migliori film di Carlo Lizzani, scritto per la parte d’impegno da Valentino Orsini e per la parte voyeuristica antonionesca da Faliero Rosati [...] le scene di sesso sono notevoli e Corinne Cléry non si limita a far la bambolona» Ma per Nocturno, che pur ne ha pubblicato il DVD: «[...] non è un film d’autore, né di genere né di denuncia, ma solo noioso e inutile» E per Alberto Pezzotta: «A Lizzani, abile finché rimane alla cronaca, manca l’immaginazione.» Note
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