La CaliffaLa Califfa è un film del 1970 diretto da Alberto Bevilacqua e tratto dal suo omonimo romanzo del 1964. TramaIrene Corsini, detta Califfa, è una bella operaia che vive nell'Oltretorrente, quella zona popolare a sinistra del torrente Parma che, citando il segnalibro originale, «divide simbolicamente i poveri dai ricchi» in una Parma anni sessanta. La Califfa, vedova di un operaio morto nelle proteste sindacali, si ritrova a divenire amante dell'industriale più potente della città, Annibale Doberdò, il quale proprio grazie a questo amore, in un momento cruciale della sua esistenza, dove si inizia ad avvertire l'insofferenza per quel meccanicistico e spietato mondo dell'industria, trova una nuova vita e la sua libertà. Annibale Doberdò, che pure non era ignaro delle difficoltà operaie avendo avuto anch'egli un passato da operaio, grazie alla Califfa abbandona la veste dell'imprenditore privo d'anima e tende a porre fine alle rivolte operaie ricorrendo a investimenti sì antiproduttivi ma, citando un dialogo, «umanitari» e volti alla socializzazione, facendo riaprire così una fabbrica precedentemente andata in fallimento. La vita e le scelte dell'imprenditore, che di fatto con le sue decisioni ha aperto con la gestione comune, la partecipazione agli utili e la socializzazione della fabbrica una nuova via nelle relazioni industriali, spiazzano padroni e sindacati, provocandogli forti inimicizie nella cerchia dei potenti della sua stessa corte, antipatie che porteranno al finale tragico che vede l'assassinio su commissione di Doberdò. Colonna sonoraLa colonna sonora del film è stata composta da Ennio Morricone ed è stata pubblicata in CD dall'etichetta GDM Music nel 2017. È composta da 29 tracce.
ProduzioneGirato tra Parma, Spoleto, Terni, Colleferro e Cesano (Roma). DistribuzionePresentato in concorso al 24º Festival di Cannes, il film è stato distribuito per la prima volta il 31 dicembre 1970[1] (di conseguenza in molte fonti viene erroneamente considerato come uscito nel 1971). Riconoscimenti
Note
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