La bellezza del somaroLa bellezza del somaro è un film del 2010 diretto da Sergio Castellitto. La pellicola ha per protagonisti lo stesso regista Castellitto assieme a Laura Morante, Marco Giallini, Barbora Bobuľová e ai cantanti Enzo Jannacci e Lola Ponce.[1] Il film racconta l'incontro di due genitori con il maturo fidanzato della figlia adolescente; la rivelazione non è altro che il pretesto per un incontro-scontro generazionale, in cui i rancori e i dissapori familiari vengono lentamente a galla in chiave ironica. TramaMarcello, architetto di successo, è sposato con Marina, psicoanalista, con cui ha una figlia, Rosa. Marito non irreprensibile, Marcello ha una relazione extraconiugale con una giovane ragazza spagnola, Gladys. A casa dei Sinibaldi lavora come colf Cornelia, rumena laureata in ingegneria. Valentino e Duccio sono i due più cari amici di Marcello; Aldo e Luca sono invece i loro rispettivi figli, i quali fanno entrambi il filo a Rosa. Tutti loro, insieme alla moglie di Valentino, Raimonda (madre di Aldo), e la ex moglie di Duccio, Delfina (madre di Luca), si ritrovano per festeggiare il compleanno di Marcello, in un'atmosfera dove tuttavia conflitti e tensioni che covano da anni sono pronti a scoppiare. Per un successivo weekend di festa, tutta la combriccola compresi anche due pazienti di Marina, Ettore Maria e Lory, nonché la madre della donna si ritrovano in Toscana, nel casolare di campagna di Marcello. I genitori sono in attesa che Rosa, diciassettenne ribelle, presenti loro il suo nuovo fidanzato; la madre, la quale l'ha pedinata a scuola, crede essere un coetaneo, ma la sorpresa è a dir poco scioccante quando si scopre trattarsi di Armando, un arzillo settantenne. ProduzioneLa sceneggiatura è stata scritta da Castellitto assieme alla moglie Margaret Mazzantini.[2] Le riprese sono iniziate il 5 settembre 2009 e sono proseguite per 8 settimane tra Roma e la Toscana.[3] La pellicola è uscita nelle sale cinematografiche il 17 dicembre 2010.[4] Colonna sonoraLe musiche originali sono scritte e arrangiate da Arturo Annecchino.
Riconoscimenti
Citazioni e riferimenti
Note
Collegamenti esterni
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