La leggenda di BeowulfLa leggenda di Beowulf (Beowulf) è un film d'animazione del 2007 diretto da Robert Zemeckis, adattamento cinematografico del poema epico Beowulf. Il film è stato presentato in anteprima a Londra il 13 novembre 2007, mentre è uscito nelle sale cinematografiche in contemporanea mondiale il 16 novembre 2007. In Italia La leggenda di Beowulf è stato distribuito in formato 3D in alcuni cinema fra i quali otto cinema multisala.[1] Dal film è stato tratto un fumetto, Beowulf, scritto e disegnato da Neil Gaiman (sceneggiatore della pellicola) e Roger Avary. Il film ha ricevuto recensioni moderatamente positive da parte della critica, che si è complimentata per gli effetti visivi, il motion capture e la recitazione mentre criticava gli aspetti dell'interpretazione del poema, ma il film ha avuto prestazioni inferiori al botteghino, avendo guadagnato solo $ 196,4 milioni con un budget di $ 150 milioni. TramaDanimarca, 507 d.C.: un grande festeggiamento nella reggia di Heorot, dimora di Hrothgar, Re della Danimarca, divenuto potente e famoso in tutto il mondo per aver ucciso un drago e altri mostri che infestavano le terre del nord, sveglia Grendel, un emaciato e mostruoso troll/orco particolarmente sensibile ai rumori forti, che si presenta nel salone e comincia a devastarlo uccidendo tutti i soldati e le donne che gli si parano davanti. Hrothgar, afferrata una spada, lo affronta apertamente ma il mostro si rifiuta e scappa nelle fiamme blu una volta capito chi ha davanti. Il re chiede aiuto e in suo soccorso arriva Beowulf, un grande guerriero dei Geati, a capo di 14 uomini valorosi. L'eroe, già cimentatosi in gloriose imprese contro serpenti marini e giganti di ghiaccio, non ha alcun timore della creatura demoniaca e giura di liberare la Danimarca da questa maledizione. Scopriamo, inoltre, che il demone Grendel ha una madre, una creatura marina dalla pelle dorata, la quale lo rimprovera di essersi rivelato agli uomini contro i suoi ordini, essendo pericolosi e intenzionati ad ucciderlo come hanno ucciso molti della loro specie. Entrato nella reggia di Heorot, Beowulf ha una discussione con Unferth, che è il primo consigliere di Re Hrothgar, che, ubriaco, rivela ai presenti nella sala che il geata, nonostante la sua fama di guerriero, aveva perso una gara di nuoto con Breca il possente. L'eroe non nega l'affermazione del danese, ma rivela un particolare a lui ignoto. Egli aveva perso la gara perché aveva affrontato nove mostri marini, enormi rettili giganti con un occhio solo armato solo di un coltello. Segue un flashback dove si vede Beowulf che sconfigge le bestie accecandole e smembrandole con la sua lama, finché una sirena lo trascina in fondo al mare e lo seduce, facendogli perdere la sfida, sintomo che l'eroe è altamente vulnerabile alla lussuria che lo acceca e lo avvampa facendogli dimenticare il suo onore. Dopo aver definitivamente messo a tacere Unferth, rinfacciandogli di non aver potuto nulla contro il mostro e di aver in passato ucciso i suoi fratelli secondo le dicerie locali, Beowulf conferma la sua decisione di uccidere Grendel ad ogni costo. Dopo aver festeggiato e aver assaggiato il dorato idromele del re, Beowulf si prepara ad affrontare Grendel: si libera dell'armatura, dato che vuole affrontarlo ad armi pari, e ordina ai suoi uomini di cantare a squarciagola. Il mostro non si fa attendere e poco dopo la sua apparizione riesce a uccidere tre dei geati. Dopo una lunga lotta Beowulf lo ferisce all'orecchio, spaccandogli il timpano, e gli recide un braccio a mani nude. Grendel, spaventato e moribondo, fa ritorno nella sua caverna dove muore tra le braccia della madre.[2] Così come il re gli aveva promesso, Beowulf ottiene in premio la Coppa del Drago, un calice d'oro rubato dall'anziano sovrano anni prima al drago che uccise, come ringraziamento del servizio prestato. I pericoli non sono però terminati e si aggravano quando entra in scena la Madre di Grendel che uccide tutti i guerrieri rimasti per vendicare l'uccisione del figlio, a eccezione di Wiglaf che aveva deciso la notte precedente di stare fuori e di non festeggiare. Qui Hrothgar rivela a Beowulf l'esistenza di tale creatura, creduta morta da tempo: un essere antico e immortale, definito da molti come un demone. Il re afferma che nei tempi antichi ne esistevano molti altri della loro razza, ma vennero in seguito tutti cacciati e uccisi dagli uomini e che ora lei è l'ultima rimasta della sua specie. Beowulf decide di affrontarla ed entra nella sua tana, un acquitrino nascosto nella brughiera. Entrando nella grotta, trova il corpo di Grendel e dopo poco anche la madre, trasformatasi in una seducente donna per far abbassare la guardia all'eroe. Lo persuade a unirsi a lei dopo avergli promesso gloria e ricchezza per tutta la sua vita, finché la Coppa del Drago ricevuta in premio che avrebbe dovuto donarle non fosse tornata nelle mani dello stesso. Questi cede alla tentazione e ha un rapporto con il mostro. Tornato a Heorot, Beowulf ottiene nuovamente onori e gloria da tutti, ma Hrothgar intuisce come sono andate le cose.[3] Capendo che la maledizione deve continuare, Hrothgar, esaltato fino alla pazzia, decide di dare in eredità a Beowulf tutto il regno e la sua giovane moglie, la dolce e gentile regina Wealtheow come ricompensa. Essendo i suoi incubi terminati una volta per tutte, il monarca la fa finita e si suicida buttandosi dalla finestra del castello precipitando sulle spiagge del mare. Un riflesso dorato sotto la spuma si avvicina rapidamente per poi portare via il suo corpo. Con l'improvvisa scomparsa del re, Beowulf diventa re dei Danesi, come promessogli dall'amante mostruosa, e nei successivi anni espande il suo impero e diventa famoso in tutto il mondo come l'ammazzamostri e l'eroe. Ma presto Beowulf si rende conto di aver commesso un grave errore: negli anni del suo regno, la cristianizzazione sostituisce i riti pagani presenti durante la sua giovinezza e a malincuore vede il tempo degli eroi e dei mostri svanire, "siamo noi uomini i mostri adesso Wiglaf", rendendosi conto del male che ha compiuto e di come egli sia ormai ridotto senza uno scopo nella vita. È il perfetto eroe ma non ha mostri da combattere o cause per cui battersi, è un guerriero formidabile ma non può più affrontare nessuno in duello in quanto la maledizione gli impedisce di perdere o anche di morire, costringendolo a convivere con il peso dei suoi peccati, delle sue menzogne. Trovatosi, come Hrothgar prima di lui, rinnegato dalla regina, e incapace di avere figli, la sua unica consolazione è la sua giovane amante Ursula, una giovane cortigiana profondamente innamorata di lui, che lo crede un eroe e un uomo coraggioso e perfetto come tutti. Proprio durante il giorno in cui si sarebbero celebrate le sue imprese, la Coppa del Drago viene ritrovata dal servo dell'ormai vecchio Unferth e di conseguenza Beowulf comincia a temere per la sorte della sua gente. I suoi incubi prendono forma la sera seguente, quando un enorme drago dorato devasta una cittadina vicina, uccidendo la maggior parte della gente e facendo rivivere a molti il periodo ormai lontano in cui Grendel devastava il territorio danese. Il drago rivela di essere figlio di Beowulf e della madre di Grendel e di volere vendetta per essere stato abbandonato dal padre per tanto tempo. Assieme a Wiglaf, il re ritorna alla grotta della Madre di Grendel per cercare di trovare un compromesso con lei, ma senza successo. Il drago (figlio mezzo sangue nato dal rapporto tra Beowulf e la seducente generatrice di demoni) appare e comincia un inseguimento che termina su una delle torri del castello reale: Beowulf riesce a tagliare il patagio della bestia, la rende incapace di sputare fuoco, ma non riesce a colpirle il cuore. Decide quindi di sacrificare un braccio per raggiungere l'organo e facendo così lo uccide, precipitando sulle scogliere poste sotto il palazzo. Il drago prende fattezze umane di un ragazzo con la pelle dorata. Beowulf accarezza il suo viso con un velo di tristezza per avere a malincuore ucciso suo figlio. Wiglaf cerca di soccorrere il suo signore, che perisce poco dopo e, a causa della sua morte eroica, ne viene celebrato il funerale vichingo; sfortunatamente, Beowulf non riesce ad avvisare in tempo il prode Wiglaf della verità riguardante la Madre di Grendel, che aveva trovato la sua vendetta per la morte del figlio. In seguito ella appare, seducente e tentatrice, al nuovo Re Wiglaf.[4]
Personaggi
Differenze dal poemaUno degli obiettivi di Robert Zemeckis, Neil Gaiman e Roger Avary era di espandere il poema originale così come è stato registrato. Beowulf è generalmente considerato un racconto pagano scritto da monaci cristiani, che per Zemeckis e Avary rappresentava la possibilità che la storia originale fosse stata manomessa per adattarsi meglio alla sensibilità cristiana.[7][8] Per loro questa è una spiegazione ragionevole per gli elementi critici della storia che sono assenti dal poema, come l'identità del padre di Grendel, il motivo per cui si astiene dall'attaccare Hrothgar e la mancanza di prove che la madre di Grendel sia stata uccisa.[7] Per ripristinare questi punti, hanno offerto la propria interpretazione delle motivazioni alla base del comportamento di Grendel e di quanto accaduto nella grotta della madre di Grendel, giustificandolo sostenendo che Beowulf agisce come un narratore inaffidabile nella parte del poema in cui descrive la sua battaglia con la madre di Grendel.[9] Avary ha affermato che il loro obiettivo era "rimanere più fedeli alle lettere dell'epopea, ma leggere tra le righe e trovare verità più grandi che erano state esplorate prima",[10] mentre Gaiman ha commentato, "la gloria di Beowulf è che ti è permesso di raccontarlo" per la presenza di molti altri adattamenti che ne offrivano la propria interpretazione.[7] Queste scelte li hanno anche aiutati a collegare meglio il terzo atto al secondo della loro sceneggiatura, che è diviso nel poema da un intervallo di 50 anni.[11] Alcune delle modifiche apportate dal film, come notato dagli studiosi, includono:
Questa non è la prima volta che il tema di una relazione tra Beowulf e la madre di Grendel è stato esplorato da Gaiman. Nella sua raccolta di racconti del 1998, Smoke and Mirrors, la poesia Bay Wolf è una rivisitazione di Beowulf in un ambiente moderno. In questa storia, Beowulf come narratore è ambiguo su quello che è successo tra la madre di Grendel e lui. ProduzioneIl film si avvale della motion capture, tecnica che impiega attori in carne e ossa per animare modelli tridimensionali. È stato distribuito anche in formato 3D[14] ed è stato prodotto interamente in computer grafica.[senza fonte] Il doppiaggio e la cattura dei movimenti degli attori sono iniziate il 26 settembre 2006 e si sono svolte interamente all'interno degli studi cinematografici della Warner Bros. situati a Los Angeles. Le registrazioni in generale sono terminate a febbraio 2007. Il budget per la realizzazione è stato di circa 150000000 $.[15] DistribuzioneEdizione home videoIl film è stato messo in commercio in DVD, nel mercato italiano il 19 marzo 2008, disponibile nelle edizioni disco singolo e doppio e in alta definizione Blu-ray Disc.[16] AccoglienzaIncassiIl film ha ottenuto un discreto successo al debutto nelle sale, ed è arrivato all'incasso internazionale di circa $196.400.000.[15] Altri mediaVideogiocoÈ stato prodotto anche l'omonimo videogioco che si basa sulla trama del film, disponibile per: PC, PS3, Xbox 360, Wii e Nintendo DS e PSP. MerchandisingÈ stato creato da Reiner Knizia l'omonimo gioco da tavolo, distribuito in Italia dalla Nexus Editrice ed originariamente distribuito dalla Fantasy Flight Games; il gioco è un riadattamento dei precedenti "Kingdoms" e "auf Heller und Pfennig". FumettoIl film è stato tratto dalla sceneggiatura di Neil Gaiman e Roger Avary, da cui era stato tratto un fumetto in un volume unico. Note
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