Leopoldo III di Babenberg
Leopoldo III di Babenberg (Melk, 1073 o 1075 – Klosterneuburg, 15 novembre 1136) fu margravio d'Austria dal 1095 alla morte. Conosciuto anche con i soprannomi di il Pio o il Santo (la sua festa ricorre il 15 novembre), è il santo patrono dell'Austria, di Vienna, dell'Austria Inferiore e, assieme a san Floriano, dell'Austria Superiore. BiografiaEra figlio del margravio Leopoldo II e di Ida di Formbach-Ratelnberg[1]. Leopoldo si sposò due volte: la prima moglie avrebbe dovuto essere un membro della stirpe dei Perg, che morì nel 1105 mentre la seconda fu Agnese, vedova di Federico I di Svevia e sorella dell'imperatore Enrico V, che aveva sostenuto contro il padre Enrico IV. Questo matrimonio con la casata di Svevia aumentò di molto la posizione dei Babenberg, ai quali vennero garantiti i diritti sull'Austria. Anche Agnese aveva influenzato lo scenario europeo in quanto uno dei suoi figli avuti dal primo matrimonio fu Corrado III[2]. Leopoldo stesso si definì Princeps Terrae, titolo che rifletteva l'indipendenza delle sue terre. Egli era considerato come un possibile candidato per l'elezione al titolo di re dei Romani nel 1125, ma declinò questo onore[3]. Egli è principalmente conosciuto per il suo apporto notevole alla ricchezza delle sue terre, in particolare con la fondazione di numerosi monasteri. La sua fondazione più importante fu l'abbazia di Klosterneuburg (1108). Secondo la leggenda, la Vergine Maria gli apparve e gli indicò un punto dove avrebbe trovato il velo che sua moglie Agnese aveva perduto anni prima. Egli indicò quel punto come il luogo dove avrebbe dovuto far erigere il monastero. Successivamente, espandendosi l'abitato attorno al monastero, vi pose la propria residenza[4][5]. Leopoldo fondò inoltre i monasteri di Heiligenkreuz, Kleinmariazell e Seitenstetten che si svilupparono in luoghi impervi come le foreste. Tutta questa devozione ed il suo operato per la gloria di Cristo, spinsero a promuovere per lui la canonizzazione che avvenne nel 1485[6][7]. Leopoldo promosse inoltre lo sviluppo delle città austriache, come Klosterneuburg, Vienna e Kremnitz. In quest'ultima città creò una zecca dello stato. Gli scritti di Enrico di Melk e di Ava di Göttweig, che sono i primi testi letterari dell'Austria, sono datati nel periodo di Leopoldo II[8]. Culto
Egli è sepolto nel monastero di Klosterneuburg, da lui fondato. Il suo teschio, conservato in un'urna dorata e decorato con una corona arciducale sul capo, è esposto alla venerazione dei fedeli. Nel 1663, sotto il regno del suo omonimo Leopoldo I, venne dichiarato santo patrono dell'Austria al posto di San Colomanno[6]. Il 15 novembre (Leopoldstag) è festa a Vienna e nell'Austria Inferiore, dove scuole ed uffici pubblici vengono chiusi per l'occasione. Lo stesso giorno è festa a Follonica, dove san Leopoldo è patrono[9][10]. È raffigurato normalmente o incoronato e con in mano un modello di chiesa, proprio per le molte chiese da lui edificate, o con due panieri, in ricordo del suo prodigarsi per i più poveri[10]. Comunità con culto al santo re
Matrimonio ed erediDal matrimonio con la nobildonna appartenente alla stirpe dei Perg nacque un figlio:
Dal matrimonio con Agnese di Waiblingen, nacquero:
Ascendenza
Note
Bibliografia
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