Luigi Gabaleone di Salmour d'Andezeno
Luigi Amedeo Gabaleone di Salmour d'Andezeno (Torino, 1765 – 1831) è stato un generale italiano, ufficiale veterano delle guerre napoleoniche, insignito da re Vittorio Emanuele I della Croce di Commendatore dell'Ordine militare di Savoia e della Gran croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. BiografiaNacque a Torino nel 1765, figlio di Casimiro Giuseppe conte di Andezeno.[1] Iniziò la sua carriera militare arruolandosi giovanissimo nell'Armata Sarda.[1] Combatté nel corso della prima coalizione contro la Francia rivoluzionaria.[1] IL 27 settembre 1792, primo scudiere e gentiluomo di camera del Duca di Monferrato e capitano nel Reggimento provinciale di Pinerolo, venne nominato capitano dei granatieri.[2] Nel 1793 servì nel Reggimento Granatieri composto dal IV e V Battaglione; ed ai primi di maggio del 1794 venne impegnato con i reparti di retroguardia a protezione della ritirata dell'esercito dopo l'abbandono del Colle di Tenda.[2] Accerchiato dal nemico, riuscì a rompe lo schieramento avversario ed a rientrare nelle linee piemontesi.[2] Il 23 dicembre 1794 era maggiore nel reggimento granatieri, assegnato allo Stato Maggiore dell'Armata, e il 4 marzo 1796, maggiore di fanteria applicato allo Stato Maggiore Generale dell'Armata Sarda, gli era stato affidato provvisoriamente il comando del I Battaglione Cacciatori.[2] Promosso tenente colonnello nel Reggimento provinciale di Mondovì, il 7 febbraio 1800 fu inviato straordinario del sovrano Carlo Emanuele IV di Savoia.[2] Partito da Firenze nel dicembre 1799 raggiunse a Teschen il generale Aleksandr Vasil'evič Suvorov che sta andando a Pietroburgo.[2] Nel giugno 1800 si trovava distaccato presso la Corte Imperiale russa a Pietroburgo.[2] Dopo la restaurazione, l'11 luglio 1814 venne nominato colonnello comandante del Reggimento di Monferrato, e il 12 gennaio 1815 venne promosso maggior generale.[1] Dopo il rientro in Francia di Napoleone Bonaparte e l'inizio dei cento giorni, il Regno di Sardegna aderì alla settima coalizione antifrancese. Il 13 giugno 1815, comandante del contingente sardo che occupò la parte della Savoia restituita dai Francesi a fronte dell’offensiva lanciata dei generali Louis Gabriel Suchet e Joseph Marie Dessaix ripiegò sul Piccolo San Bernardo e sul Moncenisio, ed appena ricevuti rinforzi attaccò i francesi che sconfisse il 28 giugno nel combattimento dell'Hôpital, dopo il quale comandò una delle colonne che al comando del generale Vittorio Amedeo Sallier della Torre conquistarono Grenoble.[2] Insignito della Gran croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, il 24 novembre 1815 venne nominato comandante delle truppe di stanza nel Ducato di Savoia, e il 20 maggio 1817 fu nominato comandante militare in Savoia.[3] Il 3 agosto 1820 fu promosso tenente generale,[3] e il 16 marzo 1821 divenne governatore generale e comandante la Divisione militare della Savoia.[4] Insignito della Croce di Commendatore dell'Ordine militare di Savoia,[5] il 20 agosto 1830 venne nominato Grande della Corona da re Carlo Felice.[3] Si spense nel 1831.[6] OnorificenzeOnorificenze estereNoteAnnotazioni
Fonti
Bibliografia
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