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Luigi Vrenna

«Sono stato il primo a dichiarare guerra alle cosche della provincia e il primo ad arrestare il capo dei capi della 'ndrangheta di Crotone. Sa come si chiamava? Si chiamava Luigi Vrenna»

Luigi Vrenna

Luigi Vrenna, detto U Zirru o Zu Luigi (Crotone, 13 febbraio 1909[2]Crotone, 4 novembre 1992[3]), è stato un mafioso italiano legato alla 'Ndrangheta, capobastone negli anni '70 dell'omonima cosca operante nel territorio di Crotone e del calibro di Antonio Macrì, Mico Tripodo e Girolamo Piromalli[4].

Biografia

Il soprannome U Zirru deriva dalla parola zirro, che sta ad indicare un barile di stagno utilizzato per versarci al suo interno l'olio d'oliva appena spremuto; il padre di Luigi Vrenna, infatti, di professione faceva l'olivicoltore[3].

Nel 1974 Vrenna venne arrestato per l'omicidio di due bambini, avvenuto il 23 settembre 1973[5], che si scoprì in seguito essere figli di Umberto Feudale (detto U petroliaru), capobastone della cosca omonima rivale operante nelle attività di contrabbando di sigarette.

Luigi Vrenna si spense per cause naturali a Crotone il 4 novembre 1992; le sue esequie si svolsero nella parrocchia del Sacro Cuore, all'interno del quartiere San Francesco.

Eredità

Luigi Vrenna era il nonno materno di Luigi Bonaventura, ex mafioso, poi pentito[6].

Note

Bibliografia

Voci correlate

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