Max (periodico)
Max è stata una rivista mensile italiana, pubblicata dal 1985[1] al 2013.[2] Il periodico faceva parte del gruppo RCS MediaGroup, e aveva una tiratura mensile di circa 200 000 copie. StoriaRivolta principalmente a un pubblico maschile, Max, fondato a Milano da Paolo Pietroni, debuttò nelle edicole nel 1985 proponendosi come il primo mensile rivolto al pubblico giovanile mai apparso in Italia;[1] il logo della testata fu disegnata da Paolo Menon. Fin dagli albori, argomenti della rivista furono principalmente legati ai viaggi, alla moda, al cinema, alla musica e allo spettacolo, a cui si affiancavano spesso anche articoli di cronaca e reportage da tutto il mondo. Il successore di Pietroni, nel gennaio 1990, fu Carlo Gustavo Dansi.[3] Particolarmente celebre nella storia di Max fu il calendario sexy che dal 1990 al 2008 venne abbinato annualmente alla rivista, e in cui erano ritratti famosi personaggi del mondo dello spettacolo, fotografati da nomi quali Andreas Bitesnich, Fabrizio Ferri o Helmut Newton: nel corso degli anni si alternarono diverse celebrità sulle sue pagine, tra cui le donne Monica Bellucci, Anna Falchi, Sabrina Ferilli, Alessia Marcuzzi, Nina Morić, Giorgia Palmas, Elisabetta Canalis e Lola Ponce, e gli uomini Raul Bova, Alessandro Gassmann, Gabriel Garko e Luca Argentero. Nel 2012 RCS MediaGroup decise l'integrazione della testata con La Gazzetta dello Sport.[4][5] Max divenne così il mensile del quotidiano sportivo, con cui condivideva ora rubriche e interessi. Tuttavia nel luglio 2013, a seguito di una grave crisi finanziaria all'interno di RCS,[2] anche Max, assieme ad altri periodici del gruppo editoriale, chiuse le sue pubblicazioni: per un altro anno la testata sopravvisse unicamente nella versione online ospitata all'interno del sito web della Gazzetta, chiusa infine anch'essa nell'estate 2014. Note
Voci correlateCollegamenti esterni
|