Modigliana
Modigliana (Muǧä́na o Mudǧä́na in romagnolo[4]) è un comune italiano di 4 295 abitanti[1] della provincia di Forlì-Cesena in Emilia-Romagna. Uno dei comuni storici della Romagna toscana, fino al 1923 ha fatto parte della provincia di Firenze. Geografia fisicaTerritorioCircondata dalle colline dell'Appennino Tosco-Romagnolo, il territorio di Modigliana è uno dei maggiori centri della valle del Tramazzo[5]. È attraversata dai torrenti Ibola, Acerreta e Tramazzo che confluiscono formando il Marzeno, che si riversa nel Lamone presso Faenza. Origini del nomeIl toponimo deriva da (Castrum) Mutilum, ossia ‘mozzato, spezzato’, col suffisso aggettivale -ānus; in questo caso coinciderebbe con un derivato da antroponimi latini Mutilus o Mutillius/Mutilius.[6][7] StoriaLa città sorge nella località ove, secondo il Muratori, si trovava il romano Castrum mutilum menzionato da Tito Livio. È ricordata fin dal secolo IX nei documenti come facente parte dell'esarcato di Ravenna. Fu sede del più importante ramo dei conti Guidi da quando Tegrimo I Guidi sposò nel X secolo la contessa Ingelrada, figlia di Martino duca di Ravenna, ovvero feudatario dell'imperatore. Nel 1271, con la mediazione del podestà e del capitano del popolo di Forlì, rispettivamente Brandalisio e Filippo di Paolo Ligapasseri, i conti Guidi sottoscrissero i patti con la comunità di Modigliana, riconoscendo così ufficialmente la nascita del Comune. Nella primavera del 1377 si affrancò dal dominio comitale (durato complessivamente quattro secoli) Successivamente, la città entrò sotto l'influenza della Repubblica di Firenze: dipese dapprima dalla signoria fiorentina e dal granducato di Toscana poi[8]. Entrata a far parte del distretto di Firenze, godette a lungo di una posizione privilegiata nei riguardi della dominante. Dal 1510 fu podesteria indipendente, dal 1772 sede di vicariato. È significativo il fatto che in questo periodo furono fondate importanti istituzioni locali: nel 1660 nacque la prestigiosa Accademia letteraria degli Incamminati (tuttora esistente), nel 1722 lo Spedale dei poveri di Cristo e nel 1738 il Monte pio. In particolare il Monte fu l'unico istituto creditizio di questo genere presente nella Romagna toscana, insieme a quello di Premilcuore[8]. Durante l'occupazione francese Modigliana fu una sede di sottoprefettura nel dipartimento dell'Arno. Il ruolo di città capoluogo passò poi a Rocca San Casciano con la Restaurazione. Nel 1838 fu dichiarata «Città nobile» e pochi anni dopo, nel 1850, divenne sede di una propria diocesi[9]. Con l'unità d'Italia (1861) fu inserita nel Circondario di Rocca San Casciano, parte della Provincia di Firenze. Nel 1923 l'intero circondario passò alla Provincia di Forlì, di cui Modigliana fa tuttora parte. SimboliLo stemma di Modigliana è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 30 maggio 1940.[10] «D'azzurro, con due torri di ineguale altezza, congiunte da una cortina di mura, movente dal fianco sinistro dello scudo e poste sul piano, pure naturale, in riva di un fiume, sulla corrente del quale sta scritto a lettere maiuscole di nero il nome Marzeno. Capo d’azzurro, alla fascia di rosso, colle iniziali d'argento S.P.Q.M. Ornamenti esteriori da Città.[11]» Il castello compare già nello stemma in uso nel XVI secolo; l'iscrizione, a imitazione della sigla romana SPQR, è un'aggiunta moderna.[12] OnorificenzeModigliana città nobile, proclamata tale dall'augusto regnante Leopoldo II con motuproprio del 29 giugno 1838 Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose
Architetture militari
Architetture civili
È la sede della Pinacoteca "Silvestro Lega" e dell'Archivio storico comunale.
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SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[16] Etnie e minoranze straniereSecondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 354 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: CulturaI principali luoghi di cultura di Modigliana sono il Museo civico e la Pinacoteca. PinacotecaLa Pinacoteca, dedicata a Silvestro Lega, si articola in quattro fondamentali nuclei : i quadri del pittore (con ritratti di Garibaldi, Mazzini, Don Giovanni Verità); le opere provenienti dal premio Lega; quadri acquisiti dal Comune di Modigliana, e la donazione, risalente al 1959, di Michele Campana di un altro gruppo di quadri. Dal nucleo centrale dedicato al Lega si diramano altre presenze artistiche, che pur appartenendo a periodi e correnti diverse, trovano un dialogo comune. Pertanto il nucleo della donazione Campana, rivela un interesse particolare alla tradizione impressionista, all'interno di un'arte figurativa di connotazione prettamente toscana ed emiliano-romagnola, con artisti come Annibale Gatti, Gino Barbieri, Domenico Baccarini, Armando Spadini etc. Nelle opere provenienti dal Premio Lega, si documentano i movimenti di avanguardia degli anni cinquanta e sessanta, Astrattismo, Arte Ottica, Espressionismo astratto, con Alviani, Pozzati e Plinio Mesciulam. L'ultima sezione presenta quadri donati o acquisiti dal Comune, tra cui il ritratto de “I nuotatori” di Francesco Nonni[17]. Cucina localeModigliana è conosciuta per il «Mandorlato al cioccolato»[18], dolce tipico riconosciuto nel 2010 come prodotto agroalimentare tradizionale[19]. EconomiaIndustriaNel comune ha sede la Alpi S.p.A, società produttrice di prodotti in legname per costruzioni e mobilifici. Vi ha sede anche la AUREL società produttrice di moduli elettronici wireless. AmministrazioneCronologia sindaciDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Note
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