Nadi al-MuthannaNadi al-Muthanna (Al-Muthanna Club) fu un'influente associazione panaraba d'ispirazione fascista con sede a Baghdad. Creata nel 1935, rimase attiva fino al fallimento del colpo di Stato filo-nazista tentato da Rashid Ali al-Kaylani nel 1941. L'associazione prese il nome da Al-Muthanna ibn Haritha, antico guerriero e capo tribale musulmano protagonista della Battaglia di al-Qadisiyya. Il gruppo, successivamente rinominato "Partito Nazional Democratico", fu fortemente influenzato dall'esperienza dei fascismi europei e controllato da nazionalisti arabi radicali[1]. Esso mirò a diffondere gli ideali del nazionalismo arabo mobilitando gli iracheni contro l'Impero britannico e facendo leva soprattutto sugli studenti. Nel dopoguerra vari esponenti del movimento si unirono ad al-Kaylani nel Partito Iracheno dell'Indipendenza. Nadi al-Muthanna fu guidata da Ṣāʾib Shawkat e dal suo braccio destro Muhammad Mahdi al-Kubba. Nel 1938, grazie alla forza crescente del movimento, Sami Shawkat fu nominato direttore generale dell'educazione[2] e, dietro suggerimento dell'ambasciatore tedesco Fritz Konrad Ferdinand Grobba, diede vita a un'organizzazione giovanile sul modello della Gioventù hitleriana[3], chiamata al-Futuwwa (parola legata all'Islam medievale e al sufismo)[4]. Un delegato dell'organizzazione partecipò al Congresso nazionalsocialista di Norimberga del 1938 e, a sua volta, il capo della Gioventù hitleriana Baldur von Schirach fu ospitato dal movimento iracheno[5]. Il Daily Telegraph ha scritto che anche se non vi sono prove oggettive, è probabile che il giovane Saddam Hussein abbia fatto parte di un'organizzazione paramilitare simile a al-Futuwwa nata negli anni '50. Giunto al potere egli parlò varie volte con ammirazione della Gioventù hitleriana[6]. Si ritiene inoltre che il panarabismo di Saib Shawkat abbia avuto una grande influenza ideale sul Partito Ba'th. Altro esponente di primo piano di Nadi al-Muthanna fu Yunis al-Sabawi, deputato e poi ministro dell'Economia. Egli tradusse il Mein Kampf in lingua araba e veicolò messaggi politici di stampo antisemita. Nel giugno 1941 l'organizzazione partecipò a un pogrom antiebraico, noto con il nome di "Farhud". Note
Bibliografia
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