Narni
Narni è un comune italiano di 17 826 abitanti della provincia di Terni in Umbria. StoriaLa zona intorno a Narni era già abitata nel Paleolitico, come attestano i ritrovamenti in alcune delle grotte di cui è composto il territorio. Intorno all'inizio del primo millennio a.c. popolazioni di cultura appenninica di origine indeoeuropea gli Osco-Umbri si stabilirono nella zona chiamando Nequinum il loro insediamento. Nel 300 a.C. la cittadella rientrò negli interessi di Roma, che la fece assediare con il console Quinto Appuleio Pansa ottenendo tuttavia risultati infruttuosi vista la sua impervia posizione[4]. Ci volle oltre un anno per compiere l'impresa, avvenuta nel 299 a.C. grazie al tradimento di due persone locali che permisero ai Romani l'ingresso tra le mura. Divenne così colonia romana, e centro strategico lungo la via Flaminia. Per punire il sostegno dato ai Galli, e considerando Nequinum di cattivo auspicio (in latino, nequeo significa "non posso", e nequitia significa "inutilità".), i romani cambiarono il nome della città in latino di Narnia[5][6][7], dal nome del vicino fiume Nar, l'attuale Nera. Non si hanno molte notizie relative a quel periodo, si pensa[8] però che la città potesse aver avuto un ruolo di una certa importanza durante il corso delle prime due guerre puniche. Lungo il fiume Nera, nei pressi della frazione di Stifone, dove anticamente si trovava il porto della città romana, è stato infatti recentemente individuato il sito archeologico di quello che appare come un cantiere navale romano.[9]. Dell'antica navigabilità del fiume Nera si hanno peraltro notizie su Strabone[10] e Tacito[11]. Noto il passo in cui il console Gneo Calpurnio Pisone, nel 19, decise di imbarcarsi a Narni con la moglie Plancina al fine di raggiungere Roma senza destare sospetti. Divenne Municipium nel 90 a.C. Nell'anno 30 d.C. vi nacque Nerva, imperatore romano. Di epoca paleocristiana è la citazione di Narnia ad opera di Tertulliano, nell'Apologeticum, in un elenco di "falsi dei" redatto nel primo secolo, in quanto la città era antica dimora del dio Visidianus (Narnensium Visidianus). Non si conosce con certezza quando la città di Narnia cambiò il suo nome in Narni, ma probabilmente questo avvenne gradualmente nel tempo a partire dal XIII secolo[senza fonte] per poi divenire effettivo dopo la rivoluzione francese[senza fonte], anche se fino alla fine del XIX secolo si trovavano ancora nelle lapidi e negli scritti ufficiali iscrizioni con l'antico nome di Narnia[senza fonte]. Lo scrittore Walter Hooper, che fu tra l'altro segretario e biografo di C.S. Lewis, autore de Le cronache di Narnia, ha anche trattato diverse volte nei suoi libri le origini del nome "Narnia" come si nota ad esempio a pagina 306 del suo libro scritto a quattro mani con Roger Lancelyn Green: C.S. Lewis: A Biography, pubblicato nel 2002. Di seguito un estratto che riporta quanto detto da Lewis a Hooper: «Quando Walter Hooper chiese a C.S. Lewis dove aveva trovato la parola Narnia, Lewis gli mostrò il suo atlante Murray's Small Classical Atlas, ed. G.B. Grundy (1904), che aveva comprato quando stava leggendo i classici con il suo istitutore Kirkpatrick presso Great Bookham [1914-1917]. A pagina 8 di questo atlante c'è una mappa dell'Italia con le iscrizioni in lingua latina. Lewis aveva sottolineato il nome di una piccola città chiamata Narnia, semplicemente perché amava il suono di questa parola. Narnia - o "Narni" in italiano - si trova in Umbria, a metà strada tra Roma ed Assisi.» SimboliUna leggenda narnese vuole che, in epoca medievale, nel territorio tra Narni e Perugia ci fosse un grifone, contro il quale le due città, tra loro in guerra, si erano coalizzate. Una volta ucciso, come trofeo Perugia si tenne le ossa del grifone (bianche) e Narni la pelle (rossa). Per questo il grifone di Perugia è bianco e quello di Narni è rosso. StemmaLo stemma della città di Narni, concesso con D.P.R. del 12 ottobre 1951, ha la seguente blasonatura: GonfaloneIl gonfalone, concesso con DPR del 26 giugno 1955, è un drappo di azzurro.[12] Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture civili
Architetture religiose
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[15] Etnie e minoranze straniereSecondo i dati ISTAT[16] al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera residente era di 1 332 persone, pari al 7,83% della popolazione.[17] Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: CulturaUniversitàDa ottobre 2006 risiede presso Palazzo Sacripanti, in piazza Galeotto Marzio, il corso di laurea in scienze per l'investigazione e la sicurezza, facente parte della facoltà di scienze della formazione dell'Università degli Studi di Perugia. Biblioteche
Musei
Eventi
Geografia antropicaFrazioniBorgaria, Capitone, Cigliano, Guadamello, Gualdo, Itieli, La Quercia, Montoro, Nera Montoro, Narni Scalo, Ponte San Lorenzo, San Faustino, San Liberato, Santa Lucia, Sant'Urbano, San Vito, Schifanoia, Stifone, Taizzano, Testaccio, Vigne, loc. Tre ponti Narni ScaloNarni Scalo è una frazione del comune di Narni, popolata da 5.086 abitanti, un centinaio in più rispetto allo stesso capoluogo (dati Istat, 2001[27]). Il paese si trova all'estremità occidentale della Conca ternana, ad un'altezza di 93 m s.l.m.. Nelle vicinanze della stazione ferroviaria si trovano i resti del ponte di Augusto, di epoca romana, lungo quasi 130 m ed alto 30 m (prima che cadesse in rovina nel 1855). Invece, in direzione di Sangemini, si trova il ponte Caldaro, anch'esso di origine romana.[senza fonte] L'area occupata dal paese era utilizzata dagli stabilimenti industriali della chimica (Linoleum): dopo la seconda guerra mondiale si cominciarono a costruire le prime case per gli operai, che costituiscono il nucleo primigenio del borgo. La presenza concomitante della stazione ferroviaria ne aumentò il tasso di crescita negli anni sessanta, rendendolo di fatto il principale quartiere periferico della città Narni[28]. A Narni Scalo trovano posto parecchi uffici pubblici ed anche le scuole superiori del comune. Nel palazzetto dello sport Pala Gandhi gioca la squadra locale della A.S. Pallavolo Narni[29]. Ponte San LorenzoPonte San Lorenzo è una frazione del comune di Narni, popolata da 656 abitanti[30] e localizzata in pianura a 158 m s.l.m.; l'incremento demografico è stato notevole a partire dagli anni ottanta ed un decreto del sindaco, nei primi anni novanta, la eleva a frazione. A parte l'incremento della popolazione, anche l'aspetto urbanistico è notevolmente aumentato assieme a quello delle attività praticabili nel centro sportivo. VigneVigne è una frazione del comune di Narni, popolata da 359 abitanti[31] e posta a 261 m s.l.m.[32] Le origini di Vigne risalgono all'epoca romana: lungo la strada che porta a Taizzano furono rinvenuti resti di abitazioni romane. Dagli Statuti comunali narnesi risulta che Vigne è sempre stata posta sotto la giurisdizione del capoluogo. Nel seguito dei secoli, vi si trovò un fermo posta, lungo il passaggio per coloro che dallo Stato Pontificio si dirigevano verso il Granducato di Spoleto. L'aspetto attuale è quello di un paese moderno, senza particolari resti antichi. Da riportare la presenza della chiesa di Sant'Egidio e della cappella di San Giuseppe. Durante il mese di ottobre si tiene la Festa della Castagna e del Vino Novello. Il patrono del paese è San Lino. La QuerciaLa Quercia, o La Cerqua è una frazione che conta circa 200 abitanti, è conosciuta per via del santuario dedicato alla Madonna della Quercia. Infrastrutture e trasportiAscensoriPer raggiungere il centro della città ci sono diversi ascensori, di cui uno, il più alto costruito come una funicolare. FerrovieNel territorio di Narni si trovano due stazioni ferroviarie, tutte sulla ferrovia Roma-Ancona:
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