Noah Lyles
Noah Lyles (Gainesville, 18 luglio 1997) è un velocista statunitense, campione olimpico dei 100 metri piani ai Giochi di Parigi 2024 e tre volte campione mondiale dei 200 metri piani, specialità quest'ultima di cui detiene il record nazionale. Con il tempo di 19"31, stabilito in occasione dei Mondiali di Oregon 2022, è il terzo atleta più veloce di sempre sui 200 metri piani, alle spalle di Usain Bolt e Yohan Blake. Oltre al titolo olimpico nei 100 metri piani e ai tre titoli mondiali nei 200 metri piani, in carriera vanta anche un titolo mondiale nei 100 metri piani e due titoli mondiali nella staffetta 4×100 metri; di quest'ultima specialità detiene anche il record nazionale (insieme a Christian Coleman, Justin Gatlin e Mike Rodgers) con il tempo di 37"10, stabilito in occasione dei Mondiali di Doha 2019. BiografiaI suoi genitori, Keisha Caine e Kevin Lyles, gareggiarono in discipline di atletica leggera presso la Seton Hall University. Il padre ha vinto la medaglia d'oro nella staffetta 4×400 m ai campionati mondiali di Göteborg 1995 e all'Universiade di Buffalo 1993. Si è formato presso la T.C. Williams High School ad Alexandria, in Virginia. Da piccolo ha iniziato con la ginnastica ed è passato all'atletica leggera all'età di dodici anni. Anche il fratello minore, Josephus Lyles, è un velocista capace di scendere sotto i 20" nei 200 metri piani. A ventuno anni, il 5 luglio 2019, al meeting Athletissima, in Svizzera, ottava tappa della Diamond League, ha corso i 200 metri piani in 19"50, divenendo all'epoca il quarto atleta più veloce di sempre su questa distanza.[1] Solo Usain Bolt (con 19"19), Yohan Blake (con 19"26) e Michael Johnson (con 19"32) avevano fatto meglio.[1] Il 1º ottobre 2019 si laurea, per la prima volta nella sua carriera, campione mondiale dei 200 metri piani ai Mondiali di Doha. Nella stessa manifestazione Lyles conquista un altro oro nella 4×100 m, correndo in ultima frazione dopo Christian Coleman, Justin Gatlin e Mike Rodgers, infrangendo il record statunitense con il tempo di 37"10. Nel 2021, ai Giochi olimpici di Tokyo, Lyles vince la medaglia di bronzo nei 200 m piani, quando i pronostici lo davano per favorito. Lyles ha dichiarato durante la stagione di avere avuto difficoltà con la propria salute mentale e ha rivelato di essere sotto trattamento con farmaci antidepressivi.[2] Circa due settimane dopo i Giochi olimpici si impone sulla distanza al Prefontaine Classic con il tempo di 19"52, aggiudicandosi per la quarta stagione consecutiva il miglior crono stagionale. L'anno successivo, dopo un paio di successi sui 60 metri piani nel contesto dell'Indoor Tour Gold, si impone sui 200 metri ai campionati statunitensi all'Hayward Field di Eugene, superando sul traguardo Erriyon Knighton, che poche settimane prima aveva infranto il record mondiale under 20 nella specialità. Ai campionati del mondo di Oregon 2022, disputati sulla stessa pista, si riconferma campione vincendo la medaglia d'oro con il tempo di 19"31 e infrangendo il record statunitense di Michael Johnson che durava dal 1996, divenendo il terzo atleta più veloce sulla distanza dietro ai soli Usain Bolt e Yohan Blake. L'8 settembre successivo vince il titolo di campione della Diamond League, imponendosi in 19"52 al Weltklasse di Zurigo e chiudendo la stagione dopo aver corso sette volte sotto i 19"68 e tre volte sotto i 19"53, in entrambi i casi il maggior numero di sempre. La sua stagione sui 200 m è considerata da alcuni "la più forte di tutti i tempi".[3] Nel 2023 si aggiudica, ai campionati mondiali di Budapest, la medaglia d'oro nei 100 metri (siglando con il crono di 9"83 la migliore prestazione mondiale stagionale), nei 200 metri e nella staffetta 4x100 m.[4][5] Grazie alla vittoria di Budapest diviene il secondo atleta più vincente di sempre sui 200 metri ai campionati del mondo (3 vittorie), superando i connazionali Michael Johnson (2) e Calvin Smith (2), e preceduto unicamente da Usain Bolt (4). Nel 2024, alle Olimpiadi di Parigi, conquista la medaglia d'oro nei 100 metri piani con il crono di 9"79 (suo record personale) e la medaglia di bronzo nei 200 metri piani, in una gara che non lo vedeva in condizione a causa della positività al COVID-19.[6][7] Complice il progressivo indebolimento fisico causato dalla malattia, si vede costretto a rinunciare alla staffetta 4x100 m prevista per il 9 agosto di quell'anno, chiudendo di fatto il suo torneo olimpico.[8] Record nazionali
Progressione60 metri piani indoor
100 metri piani
200 metri piani
Palmarès
Campionati nazionali
Altre competizioni internazionali
Riconoscimenti
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
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