Normativa della cinematografia e del teatroLa normativa della cinematografia e del teatro include il complesso di norme con cui è disciplinato l'esercizio di attività nei settori cinematografico e teatrale. CinemaStoriaLa legge n. 1213 del 1965 Archiviato il 9 maggio 2006 in Internet Archive. (Nuovo ordinamento dei provvedimenti a favore della cinematografia) è stata il primo intervento "indiretto" dello Stato nel settore cinematografico (per intervento "diretto" si intendono invece le operazioni di gestione di imprese, come Cinecittà Holding SpA). Scopi principali della legge erano quello di fornire un rilevante sostegno economico all'industria cinematografica, in difficoltà nel dopoguerra, nonché quello di promuovere le produzioni italiane (come d'altronde si era già fatto nel Fascismo, con la costruzione di Cinecittà). Negli anni successivi si sono susseguite una serie di modifiche alla legge di cui sopra, la importante delle quali è rappresentata dalla legge n. 153 del 1994. Innanzitutto, la programmazione obbligatoria diventa un invito, e non un obbligo, che dà luogo a premi economici per il proiettore. In secondo luogo, si precisano i requisiti di nazionalità (lungometraggi di produzione nazionale e di interesse culturale nazionale). Più recentemente, con la l. n. 137 del 2002 (Delega per la riforma dell'organizzazione del Governo e della Presidenza del Consiglio dei ministri, nonché di enti pubblici), il Parlamento delegava il Governo ad adottare, entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi per il riassetto della cinematografia e del teatro (art. 10). La legge, più precisamente, delegava a prendere provvedimenti per razionalizzare gli organismi consultivi, snellire le procedure di liquidazione dei contributi, nonché rivedere il sistema dei controlli sull'impiego delle risorse assegnate. Normativa attualeIl provvedimento governativo è arrivato con il d. lgs. n. 28 del 2004 (Riforma della disciplina in materia di attività cinematografiche), che ha riordinato l'intera materia, e rappresenta la normativa di riferimento attualmente in vigore. TeatroLo Stato è intervenuto direttamente nel settore teatrale già dal 1942, con la nascita dell'Ente Teatrale Italiano (ETI), altro organismo di istituzione fascista. L'ETI è poi stato riorganizzato con la legge n. 836 del 1978 (Riordinamento dell'Ente Teatrale Italiano). Nel settore del teatro musicale, invece, lo Stato interviene con i cosiddetti "enti lirici". Voci correlate |