Il disco rappresenta il seguito di Fijación oral vol. 1, dal quale si differenzia per essere cantato in lingua inglese. Il titolo di entrambi gli album deriva da una vera e propria ossessione dell'autrice per la bocca, «canale di espressione, veicolo d'amore e sostentamento».
Descrizione
A differenza della prima parte, Oral Fixation Vol. 2 evade l'impianto esclusivamente romantico dei temi per rivolgersi a questioni ulteriori.
L'album si apre (How do you do?) con un coro da chiesa che mette in musica due versi del Padre Nostro e uno scorcio di inno salmico in latino ("In caelo et in terra fiat voluntas tua, gloria spiritui sancto"), espedienti che introducono immediatamente nel cuore tematico del brano: è il tòpos (artistico in ogni senso) dell'individuo che si rivolge direttamente a Dio con svariati quesiti, mostrando l'ancestrale curiosità di conoscerne la natura e saggiarne l'umanità. Il brano, tuttavia, mostra subito un peculiare carattere pragmatico: la dialettica uomo/divinità è pervasa dalla necessità di conciliare il comune afflato religioso di un'umanità intesa come ecclesia in quanto unificata dal bisogno di risposte ulteriori, e l'estrema suddivisione del Credo in culti differenti, nonché, più concretamente, con quel "desorden infernal" (disordine infernale) che nel brano Octavo dìa (Donde estan los ladrones, 1998) indicava la sovversione di un ordine armonico e pacifico, a carico di un'assurda conflittualità dapprima inspiegabilmente acquisita (nel già citato Octavo dìa) e semplicemente denunciata, ora (più realisticamente) innata e maggiormente indagata (nel brano in esame).
L'album prosegue (nella riedizione del 2006) con la ballata Illegal, elegante riepilogo di una storia finita male: a parlare è una donna tradita, intimamente ferita; il lamento si risolve, come spesso accade nei testi dell'artista, in immagini o sentenze delicate e particolari. Il relativo video è stato registrato a Città del Messico: per la prima volta Shakira gira in un paese latinoamericano il video di una canzone cantata in inglese.
Terzo brano della tracklist è la fortunata Hips Don't Lie, il cui grande successo commerciale assicura in breve tempo un forte aumento delle vendite dell'album. Seguono dunque "The Day and the Time", traduzione anglofona del brano Dia especial, scritto a quattro mani con Gustavo Cerati e contenuto in Fijaciòn Oral vol.1, e Don't Bother, primo singolo estratto, il cui tema è ancora una volta il tradimento subito da una donna: consigliata la visione del video, per osservare su quale oggetto si espleta la sua vendetta. Mentre Animal City si ricollega al filone autobiografico della musica di Shakira, Dreams for Plans e Your Embrace, intramezzati dalla vivace e "british" Hey you, rimandano direttamente a una dimensione immaginata dell'amore, spesso frutto della rielaborazione di dolori passati.
Autobiografica la stessa Costume makes the clown, prima canzone scritta tra le oltre 60 del prolifico periodo che seguì il Tour della Mangusta: il brano presenta un inconsueto piano 'meta-artistico', configurandosi come necessità di "lavar via il trucco dal viso, prima di dimenticare i miei stessi caratteri". Con un'allocuzione diretta al pubblico, nel brano si attua una sorta di palingenesi artistica in un momento di crisi, un aperto tentativo di conseguire una rinascita che tenda alla trasparenza, mostrando la stanchezza di tenere in vita un pagliaccio, un personaggio, una maschera, ma svelando allo stesso tempo, e alquanto amaramente, come il medesimo meccanismo del mascheramento sia in realtà inevitabile, tacitamente sottinteso, fino a costituire la stessa "anatomia della vita".
Concludono il disco Something, versione inglese di En tus pupilas, e la controversa East Timor, ispirata alla difficile realtà di Timor Est e alla sua secolare storia di dominazione. È l'occasione per Shakira di valutare come la cultura pop, che a detta dell'artista intride la realtà attuale nella sua interezza e incontra colpe e responsabilità diffuse e non circoscrivibili, non debba velare il senso critico verso problematiche reali e pressanti. L'ultimo brano è, nella riedizione dell'album, la versione spanglish de La tortura e, in alcuni paesi, Don't Bother (Jrsnchz Radio Mix).
Tracce
How Do You Do – 3:45 (Shakira, Lauren Christy, Scott Spock, Graham Edwards)
Don't Bother – 4:17 (Shakira, Lauren Christy, Scott Spock, Graham Edwards)
Illegal (feat. Carlos Santana) – 3:53 (Shakira, Lester Mendez)
The Day and the Time (feat. Gustavo Cerati) – 4:22 (Shakira, Pedro Aznar, Gustavo Cerati, Luis F. Ochoa)
Animal City – 3:15 (Shakira, Luis F. Ochoa)
Dreams for Plans – 4:02 (Shakira, Brendan Buckley)
Hey You – 4:09 (Shakira, Tim Mitchell)
Your Embrace – 3:33 (Shakira, Tim Mitchell)
Costume Makes the Clown – 3:12 (Shakira, Brendan Buckley)