Nato a Guildford, Wodehouse era soprannominato Plum (Prugna), prese il nome dal suo padrino, il calciatore Pelham von Donop. Studiò al Dulwich College, ma il suo ingresso all'università fu impedito da problemi finanziari familiari. In seguito lavorò in banca per due anni, benché non avesse alcun reale interesse per una carriera in quell'ambiente e dedicandosi part-time alla scrittura, che con il tempo divenne la sua unica e vera professione. Successivamente si trasferì a Hollywood, dove diventò uno sceneggiatore di grande successo. Molti dei suoi romanzi furono anche pubblicati su riviste come The Saturday Evening Post. Si sposò nel 1914.
Sebbene Wodehouse e la sua opera siano considerati la quintessenza dell'Inghilterra, dal 1924 al 1940 visse principalmente negli Stati Uniti e in Francia. In quest'ultimo Paese stabilì nel 1934 la sua residenza. Wodehouse era profondamente disinteressato alla politica e agli affari mondiali. Quando nel 1939 scoppiò la seconda guerra mondiale, invece di ritornare in Inghilterra, rimase in Francia nella sua residenza estiva di Le Touquet, senza rendersi conto della serietà del conflitto. Fu così fatto prigioniero dai tedeschi nel 1940 e internato un anno, prima in Belgio, poi a Tost, nell'attuale Polonia. Mentre era a Tost, intrattenne gli altri prigionieri con dialoghi umoristici che, dopo essere stato rilasciato a pochi mesi dal suo sessantesimo compleanno, usò come base per una serie di trasmissioni radio che i tedeschi lo persuasero a mandare in onda da Berlino. Ma l'Inghilterra in guerra non era dell'umore giusto per battute a cuor leggero[1] e le trasmissioni generarono numerose accuse di collaborazionismo e perfino tradimento, tanto che alcune biblioteche bandirono i suoi libri.[2]
In prima fila tra i suoi critici c'era A. A. Milne, l'autore dei libri di Winnie the Pooh; Wodehouse si prese una sorta di vendetta creando un personaggio ridicolo chiamato "Timothy Bobbin", protagonista di divertenti parodie della poesia per l'infanzia di Milne. Tra i difensori di Wodehouse vi furono Evelyn Waugh e George Orwell[2][3].
Le critiche convinsero Wodehouse a trasferirsi definitivamente negli Stati Uniti: ottenuto nel 1946 il visto dalle autorità statunitensi, nel 1947 prese residenza nell'Upper East Side di Manhattan per poi trasferirsi a Remsemburg (Long Island) dove abitò per il resto della sua vita. Nel 1955 acquisì la doppia cittadinanza, diventando anche cittadino statunitense, ma non ritornò mai più in patria. Fu nominato Cavaliere dell'Impero Britannico (KBE) nel 1975, poco prima della sua morte. Si ritiene generalmente che l'onorificenza non sia stata concessa prima a causa del perdurare di risentimenti dovuti alle trasmissioni tedesche.
Massone, fu iniziato il 22 marzo 1929 nella Jerusalem Lodge No. 197 della Gran Loggia unita d'Inghilterra, dette le dimissioni il 10 novembre del 1934[4].
Opere
Wodehouse fu un autore molto prolifico, scrivendo novantasei libri in una carriera durata dal 1902 al 1974. Le sue opere comprendono romanzi, raccolte di racconti e una commedia musicale. La maggior parte dei personaggi e degli ambienti compare ripetutamente nelle sue opere di narrativa, inducendo i suoi lettori a classificarle in "serie".
Il castello di Blandings
La serie di Blandings riguarda gli aristocratici abitanti del fittizio Castello di Blandings, a partire dall'eccentrico Lord Emsworth, ossessionato dalla sua scrofa da competizione, l'Imperatrice di Blandings.
Il ciclo è composto dai seguenti titoli:
Qualche cosa di nuovo oppure Qualcosa di nuovo (Something Fresh, titolo statunitense: Something New, 1915). Benché non sia il personaggio principale, è in questo romanzo che appare per la prima volta Lord Emsworth del castello di Blandings
Lasciate fare a Psmith (Leave it to Psmith, 1923). Il romanzo narra l'ultima avventura di Ronald Psmith, ambientata nel castello di Blandings e alle prese con la numerosa famiglia di Lord Emsworth
Il castello di Blandings (Blandings Castle, 1935); è una raccolta di dodici racconti, sei dei quali si svolgono a Blandings. Benché pubblicato nel 1935, fu in realtà scritto tra il 1926 e il 1928 e gli eventi narrati avvengono prima di quelli presentati in Lampi d'estate
Sunset at Blandings (1977). Uscito postumo, è l'ultimo romanzo di Wodehouse, inedito in italiano. L'edizione originale (lasciata incompleta e senza titolo dall'autore) venne pubblicata con ampie note sul suo contenuto.
Jeeves
Il ricco e vanitoso Bertie Wooster è il personaggio narrante, in un gran numero di romanzi e racconti che descrivono le situazioni improbabili e sfortunate in cui si cacciano lui e i suoi amici, e il modo in cui il suo ingegnoso valletto Jeeves, da perfetto deus ex machina, riesce sempre a risolverle. Chiamate collettivamente "la serie di Jeeves", sono le opere più famose di Wodehouse. Sono inoltre un prezioso compendio del gergo inglese precedente alla seconda guerra mondiale, il cui più vicino equivalente nella letteratura americana è forse l'opera di Damon Runyon.
Sono riportati di seguito alcuni titoli del ciclo:
Molte delle storie di Wodehouse riguardano il golf, un'attività che tutti i personaggi coinvolti considerano la sola parte importante delle loro vite. Il socio più anziano (Oldest member) ne narra la maggior parte.
Psmith è un ingegnoso tuttofare. Alcune storie di Psmith si sovrappongono a quelle di Blandings quando Psmith viene assunto da Lord Emsworth, si stabilisce al castello e diviene amico di Freddie Threepwood.
The Uncollected Wodehouse, 1976 - Raccolta di racconti
Sunset at Blandings, 1977 - Incompiuto
Nella cultura di massa
Molti considerano Wodehouse secondo soltanto a Charles Dickens per la feconda invenzione di personaggi, i quali, tuttavia, non furono sempre apprezzati dall'establishment, in particolare la vanitosa stupidità di Bertie Wooster. Documenti pubblicati dalle autorità inglesi hanno rivelato che quando Wodehouse fu proposto per il titolo di Companion of Honour nel 1967, Sir Patrick Dean, ambasciatore britannico a Washington, obiettò che "avrebbe dato credito a un'immagine alla Bertie Wooster della personalità inglese, che stiamo facendo del nostro meglio per sradicare".
In Gran Bretagna rimane un nocciolo duro di lettori di Wodehouse, "alimentato in modo intermittente ogni volta che la TV lancia una nuova serie di adattamenti" delle sue opere[7].
Adattamenti cinematografici e televisivi
Sia la serie di Blandings sia quella di Jeeves sono state adattate come serie televisive dalla BBC: la serie di Jeeves è stata adattata due volte, una volta negli anni sessanta (dalla BBC) con Ian Carmichael come Bertie Wooster e Dennis Price come Jeeves, e una volta negli anni novanta dalla Granada Television, con Hugh Laurie come Bertie e Stephen Fry come Jeeves.
Anche David Niven e Arthur Treacher hanno interpretato rispettivamente Bertie e Jeeves in alcuni film degli anni trenta.
"È davvero incredibile, ma, o per qualche tara ereditaria, o perché l'hanno promesso alla madre, esistono persone che non hanno mai, in tutta la loro vita, introdotto nella laringe neppure un goccio di gin-and-tonic."
Rupert Baxter, l'efficiente segretario di Lord Emsworth
"Dicono che l'alcool morde come un serpente e, se ben ricordo, che punge come una vipera. Ebbene, tutto quel che posso rispondere io è: 'Lasciatelo fare!'."
^"In Inghilterra si registra un tentativo di sdrammatizzazione compiuto da Pelham Grenville Wodehouse, la cui parodia però i lettori mostrano di non apprezzare": M. Mondini (a cura di), La guerra come apocalisse. Interpretazioni, disvelamenti, paure, Bologna, Il Mulino, 2016, p. 25.
^ab J. P. Wodehouse, La gioia è col mattino, traduzione di Giorgio Monicelli, Milano, Federico Elmo, pp. 385.