Nato a Domanico, comune dell'immediato hinterland di Cosenza, è stato studente di architettura all'università di Reggio Calabria; per caso si iscrive ad una scuola di recitazione a Palmi, segnando di fatto la sua vita con una delle passioni più grandi che abbia mai conosciuto: l'arte drammatica. In seguito, a Napoli, forma la compagnia Rosso Tiziano insieme ad altri cinque colleghi dell'Accademia di Palmi, con i quali ha lavorato in ben 10 anni di attività[1].
Nel 2003 fonda, insieme al drammaturgo e sceneggiatore Francesco Suriano, e Elisabetta Nepitelli Alegiani, organizzatrice, la compagnia teatrale Teatri del Sud.[2]
La sua carriera si divide tra teatro, cinema e televisione[3]. Il ruolo più duraturo nel tempo per Peppino Mazzotta è stato quello nella serie Il commissario Montalbano, in cui ha interpretato l'ispettore Giuseppe Fazio a partire dal primo episodio della serie, del 1999, fino all'ultimo episodio, del 2021. La serie è una fedele trasposizione filmica dei libri di Andrea Camilleri.
Nell'estate 2012, nella rassegna teatrale, "Positano Teatro Festival - Premio Annibale Ruccello", riceve il premio Annibale Ruccello con lo spettacolo teatrale Radio Argo. Nel novembre 2014 ha ottenuto un riconoscimento dal premio nazionale Vincenzo Padula ad Acri.
^La compagnia metteva in scena testi scritti nel dialetto reggino da Francesco Suriano e calati nella cultura calabrese, come strumento per incrementare la conoscenza della regione. La compagnia era autonoma e senza finanziamenti esterni; si è mantenuta in attività per tre anni. Cf. "Incontro con Peppino Mazzotta a PdT 2011"Archiviato il 18 febbraio 2013 in Archive.is..