Perché io credo in Colui che ha fatto il mondo
Perché io credo in Colui che ha fatto il mondo. Tra Fede e Scienza è un saggio scritto da Antonino Zichichi. ContenutoIl libro è suddiviso in nove capitoli:
Nel secondo capitolo[1], l'autore ricorda l'affermazione di Galileo Galilei: "Studiando gli oggetti volgari scoprirò le leggi del Creato". Ai tempi di Galilei, gli oggetti volgari erano, per esempio, le pietre, gli spaghi e i legni. Con l'ausilio di tali oggetti scoprì la prima e la seconda legge del moto, mediante il pendolo e il piano inclinato. Attraverso un atto di fede in Colui che ha fatto il mondo, prosegue Zichichi, Galilei diede inizio alla Scienza attuale, basata sul metodo sperimentale. Appellandosi esclusivamente alla fisica galileiana, Antonino Zichichi ripercorre la vexata quaestio del secolare rapporto tra Scienza e Fede: smentisce che ci sia una contrapposizione e, seppur nel rispetto dell'autonomia delle due aree di azione culturale, plaude all'integrazione della Fede in una civiltà caratterizzata dall'ideale della Scienza razionalista. Edizioni
CriticheIl libro è stato oggetto di una stroncatura critica condotta con stile sarcastico dal matematico Piergiorgio Odifreddi, nel suo libro Zichicche II, pubblicato nel 1999. Note
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