Suo padre Steele MacKaye (1842-1894) e sua madre Maria erano entrambi attori; suoi fratelli furono l'ingegnere e filosofo James (1872-1935) e l'ambientalista Benton (1879-1975)[1].
Percy MacKaye studiò ad Harvard[2]. Dopo la laurea (1897) si recò Europa dove trascorse due anni: studiò all'Università di Lipsia e risiedette per brevi periodi di tempo a Roma, a Brunnen (in Svizzera) e a Londra[1]. Ritornò a New York nel 1900 e lavorò dapprima come insegnante in una scuola privata. Esordì nella drammaturgia con The Canterbury pilgrims nel 1903[3] Dopo il 1904 si unì a una compagnia teatrale e si dedicò a tempo pieno alla letteratura e al teatro[4]. Studioso di folclore, utilizzò la cultura popolare come materiale teatrale, dando grande impulso al folk-drama[3], e ha insegnato e la poesia e folclore al Rollins College a Winter Park, Florida nel 1920[5]; dal 1930 direttore del periodico Folk-Say[3]. Nel 1914 fu ammesso all'American Academy of Arts and Letters[6]. Dal 1931 ha insegnato alla Miami University, la stessa università nella quale insegnava il fratello James[5].
Nel 1912 Percy MacKaye pubblicò il saggio The Civic Theatre in Relation to the Redemption of Leisure; A Book of Suggestions nel quale presentò il concetto di «Teatro Civico» che definì come "il risveglio cosciente del popolo che si auto-rappresenta nel tempo libero"; in sintesi, MacKaye chiedeva la partecipazione attiva del pubblico nello spettacolo[7]. Il concetto di «Teatro Civico» ha influenzato Platon Keržencev e il movimento «Proletkult» in Unione Sovietica[8].
The Mystery of Hamlet, King of Denmark, Or. What We Will: A Tetralogy in Prologue to "The Tragicall Historie of Hamlet, Prince of Denmarke", J. Lane, 1952.
Libretti
The Canterbury Pilgrims: An Opera, The Macmillan company, 1916 (Musica di Reginald de Koven)
Rip Van Winkle. A Legend; Folk-opera in Three Acts, G. Schirmer, 1919 (Musica di Reginald de Koven)