Pinacoteca e museo civico di Volterra
La Pinacoteca è nera Museo Civico di Volterra ha sede nel palazzo Minucci-Solaini, in via dei Sarti, 1. StoriaAll'inizio del XX secolo il soprintendente Corrado Ricci puntò a realizzare una raccolta di opere d'arte della città. Scelse opere che non si trovavano più nei loro luoghi di origine o perché gli edifici che li avevano ospitati erano pericolanti o perché soppressi tra la fine del Settecento e i primi dell'Ottocento. Già nel corso del XIX secolo nel Palazzo dei Priori si era formata una discreta collezione; così come nella cappella di San Carlo, nel duomo cittadino, erano stati ricoverati un buon numero di opere provenienti da molte chiese. Il 7 settembre 1905 veniva così inaugurata la raccolta nella prestigiosa sede del Palazzo dei Priori, precisamente al secondo piano. Uno dei primi ospiti illustri fu Gabriele D'Annunzio nell'ottobre 1909: nel suo Forse che sì forse che no vengono descritti alcuni quadri della collezione, tra i quali la celebre Deposizione di Rosso Fiorentino, fin dall'inizio l'opera cardine della raccolta. A causa del secondo conflitto mondiale, la pinacoteca restò chiusa fino al 1948. Una svolta si ebbe nel 1981 con la mostra Momenti dell'arte a Volterra, allestita nel Palazzo Minucci-Solaini: molte delle opere della raccolta furono qui trasferite in questa sede dal Palazzo dei Priori. La mostra ebbe un successo tale da indurre le autorità a pensare di trasferire nella nuova sede l'intera raccolta per poter creare un nuovo museo con un nuovo, migliore, allestimento: il 21 luglio 1982 si inaugurava così la nuova sede nel Palazzo Minucci-Solaini. La collezioneLa Pinacoteca ospita molte opere di pregio fra cui:
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
|