Fu introdotta dalla Chrysler per competere nel segmento delle vetture a basso costo allora dominato da Chevrolet e Ford.[2] Plymouth fu posizionata inizialmente ad un prezzo superiore a quello dei diretti concorrenti, ma offriva di serie alcune raffinatezze come i freni idraulici che non erano invece disponibili nei modelli Ford e Chevrolet.[3]
Divenne ben presto uno dei tre marchi americani più venduti sul mercato; assieme a Chevrolet e Ford costituiva il trio delle cosiddette "low-priced three", cioè i tre marchi a basso prezzo del mercato americano.[4] Nel 1940 e 1941 Plymouth superò la Ford come volume di auto vendute e divenne il secondo marchio più popolare del mercato automobilistico statunitense.
Dal 1960 in poi la casa cominciò però a perdere rapidamente terreno nei confronti delle avversarie, rimanendo tuttavia in gioco grazie ad una stretta collaborazione con la Dodge, con la quale lanciò il modello Dodge Dart dai prezzi contenuti. Fra il '71 ed il '75 la casa riconquistò il terzo posto nel mercato americano soprattutto con i modelli Plymouth Valiant e Duster.
Alla fine del 1999 dal management della appena nata DaimlerChrysler venne annunciata la dismissione del marchio a partire dal 2001 ed infatti, alla fine di giugno di quell'anno, uscì dalle catene di montaggio l'ultima autovettura con il marchio Plymouth, una Neon.