Ponte della Pistolesa
Il ponte della Pistolesa è un ponte stradale che collega Veglio a Mosso, due comuni della provincia di Biella, in Italia. Noto anche come Colossus[3], è una delle più significative infrastrutture del Paese nel proprio genere ed è sede dagli anni novanta del primo centro di bungee jumping permanente italiano[4]. CaratteristicheIl viadotto attraversa trasversalmente il vallone del rio Poala, un affluente in sinistra idrografica dello Strona di Mosso, e fa parte della provinciale 105 Andorno - Mosso Santa Maria, a singola carreggiata con una sola corsia per senso di marcia. Il nome deriva dall'ex comune sparso di Pistolesa, che nel 1999 si è unito a Mosso Santa Maria, andando a costituire il comune di Mosso (poi divenuto, a seguito di un'ulteriore fusione, Valdilana). La lunghezza è di 350 metri per 152 metri di altezza[1]; la campata principale misura 46 metri.[5] L'opera appartiene alla tipologia dei ponti a travata con campate multiple, ognuna delle quali di lunghezza relativamente ridotta. StoriaIl ponte fu costruito nel 1972 e completato nel 1973. Nel 2013 venne considerato il 102° ponte del mondo per altezza[6] e il 10° in Italia[2], ma al tempo della sua costruzione era presumibilmente il più alto ponte stradale del Paese[5][7] e uno dei primi in Europa. Fin dai primi anni dopo la sua costruzione, il viadotto è stato teatro di numerosi atti suicidiari, sia concretizzati, sia sventati grazie all'intervento delle forze dell'ordine.[3] La struttura è pertanto soggetta a monitoraggio e le sue ringhiere sono state rinforzate e rialzate con apposite reti metalliche di protezione, nel tentativo di scoraggiare il ripetersi di tali atti.[8] Una scuola media della zona ha lanciato l'iniziativa Uno sguardo dal viadotto, vicino e lontano, consistente nella creazione e nell'esposizione sul ponte di cartelloni e manifesti con messaggi che possano dissuadere i potenziali suicidi.[3] Dal 2014, a lato del ponte, è stato inaugurato grazie alla collaborazione fra i gestori del centro di bungee jumping, dei comuni interessati e del GAL Montagne Biellesi, un piccolo sito espositivo all'aperto[9] con alcuni pannelli che raccontano la storia del manufatto dalla sua creazione. Il Bungee CenterAnche grazie al traffico veicolare piuttosto limitato e all'ambiente circostante naturalisticamente intatto, sul ponte è stato impiantato il primo centro permanente italiano per la pratica del bungee jumping. Attivo a partire dagli anni novanta, ha consentito l'effettuazione di più di 50 000 salti. Il centro è aperto normalmente tutti i week-end da marzo a novembre.[4] A fianco del ponte, nel comune di Veglio, è inoltre attivo un parco avventura che propone traversate tra gli alberi di diversi livelli di difficoltà, ad altezze che possono arrivare fino a 20 metri.[10] Nella letteratura e nei mediaIl ponte appare in una scena invernale di Tutta colpa della musica, un film del regista, attore, produttore cinematografico italiano Ricky Tognazzi e vi sono state invece girate alcune scene di Tutta colpa di Freud, un film del regista Paolo Genovese con l'attrice Claudia Gerini.[11] È stato anche teatro delle riprese per il video promozionale della trasmissione Alive - Storie di sopravvissuti in onda su Rete4[12] e di spot pubblicitari come quello delle patatine Pizzoli One[13] nel 2010 e del Tonno Mareblu nel 2020[14]. Le attività del bungee center sono state illustrate nel 2003 in Body Hits, un programma scientifico della BBC.[1] La scrittrice Silvia Avallone, nel suo romanzo Marina Bellezza, cita il ponte alcune volte; in uno di questi passaggi si esprime così: Note
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