Tra il 16 -17 febbraio1943, alcuni battaglioni delle brigate Jugoslave, in fuga dalle truppe tedesche a nord del paese, fuggirono a sud e puntarono a prendere la cittadina di Prozor, difesa dai fanti del III Battaglione del 259º Reggimento fanteria "Murge".
Dopo feroci combattimenti nella zona cittadina, i soldati italiani chiesero la resa perché esaurite le munizioni e le risorse per continuare gli scontri, vennero presi prigionieri dai partigiani Jugoslavi e successivamente i 771 fanti italiani rimasti vennero fucilati[3][4][5].
^Ufficio Storico Esercito, FONDO H8 - CRIMINI DI GUERRA, fasc. 123 “ D/6c pendenze”. cc. 67 1945 febbraio 5 – 1948 ottobre 20 Documentazione relativa ai massacri di Prozor, Jablanika, Dreznika compiuti dagli jugoslavi ai danni di militari delle divisioniMarche e Murge.
^TALPO O., Relazione del dott. Bruno Clonfero, già tenente medico del III/259° "Murge" nel fatto d'armi di Prozor (febbraio 1943), in Dalmazia una cronaca per la Storia, 1943-1944 Parte 1, Edizione Ufficio Storico SME, 1994