Rio dell'Alboro
Rio dell'Alboro o de le Ostreghe è un breve canale interno veneziano situato nel sestiere di San Marco.[1][2][3] Origine del nomeNon è sicuro che l'idronimo Rio de l'alboro , attestato sicuramente dal 1696, possa derivare da un antico albero che si trovava in questo settore di Venezia, ma la cosa è verosimile e di uso comune nella toponomastica veneziana[4]. A questo proposito vengono storicamente ricordati vari alberi come un fico nel poco distante Campo San Salvador o un sambuco lungo la Marzaria.[2] Invece l'altro idronimo Rio de le Ostreghe, forse derivante da un rivenditore di ostriche che lì sostava, venne in uso, senza sostituirsi al primo, durante il XVIII secolo[4]. L'intitolazione alle ostreghe sopravvive nei toponimi del ponte che lo attraversa, dei sotoportego e della fondamenta che lo costeggiano brevemente e dalla calle di accesso a questi. DescrizioneIl canale, che unisce tra loro Canal Grande e Rio de la Vesta in corrispondenza degli accessi dall'acqua del Teatro la Fenice, si trova tutto all'interno del sestiere di San Marco. Secondo la mappa topografica di Lodovico Ughi del 1729/1730 il canale continuava con lo stesso nome anche quando gira verso est sul tracciato oggi noto come di Rio de la Vesta. A quell'epoca però non esistevano i nomi per i rii seguivano le consuetudini e potevano anche essere molteplici. Sicuramente la distinzione divenne quasi ufficiale con la ricostruzione del Teatro la Fenice nel 1790-92 da parte di Giannantonio Selva. Nel corso della riorganizzazione urbana connessa al progetto, venne infatti scavato un piccolo bacino per agevolare l'accesso dall'acqua al teatro e messi in comunicazione con questi due anche il Rio Menuo o de la Verona e il Rio di Santa Maria del Giglio, prima separati da alcuni edifici[5][6]. Sebbene sufficientemente rappresentato ne Le Fabbriche e i monumenti cospicui di Venezia di Leopoldo Cicognara, Antonio Diedo e Giannantonio Selva del 1815-1820[7], la prima affidabile pianta generale di Venezia col nuovo, e attuale, assetto è quella di Bernardo e Gaetano Combatti del 1847, con i nomi ben distinti per tutti i rii e la denominazione, ormai desueta, di Rio del Teatro per il breve "nuovo" bacino.
Luoghi d'interesseAi due lati dell'accesso dal canal Grande si affacciano due importanti edifici:
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
|