Pubblica i primi libri negli anni cinquanta. Nel 1974 è selezionato al premio Campiello per il libro Muro d'ombra, che vince il premio "Giuria dei letterati". Il suo romanzo maggiore resta La doppia vita, uscito nel 1980, grande affresco epocale[2].
Amava definirsi "autodidatta", e diceva di avere due anime: quella letteraria e quella spirituale-religiosa. Aveva trovato la fede in guerra, durante il lungo ricovero in un ospedale militare[3]. Cattolico politicamente e socialmente impegnato, considerava fondamentale nella sua formazione la figura di Giorgio La Pira, che definiva «profeta di pace e civiltà cristiana»[2].
Tra le opere più sofferte e meditate, Colloquio con Lorenzo (1993) e Dialogo sull'Aldilà (1998), dedicate al figlio Lorenzo, morto a ventidue anni in un incidente stradale, mentre si recava a Taizé presso la comunità di Frère Roger[4].
Doni fondò nel 1962 il Premio letterario isola d'Elba.