Nel corso della sua carriera letteraria, H. G. Wells è stato uno scrittore prolifico, vantando la stesura di 50 romanzi, molti dei quali, sin dalla loro pubblicazione, ritenuti opere fondamentali della fantascienza, rendendolo uno degli iniziatori di tale genere narrativo.[N 1]
1ª pubblicazione a puntate de La macchina del tempo, nonostante si tratta della prima pubblicazione in assoluto è normalmente accreditata la versione di Heinemann, in questa edizione il finale è incompiuto.
2ª pubblicazione a puntate de La macchina del tempo, edita in 5 parti, a seguito del passaggio di Hentley al New Review. Hentley interessato all'opera si rivolge nuovamente a Wells, chiedendogli di revisionare la sua idea sui viaggi nel tempo.
The Time Machine
Noto anche come The time machine an invention OCLC758993228
* Nota: Dall'edizione Henry Holt and Company in poi, il capitolo XI, presente in entrambe le edizioni periodiche, viene volontariamente tagliato. Solo nel 1940 il capitolo sarà nuovamente editato sotto diversi titoli, ma non sarà mai integrato nel romanzo. Il racconto è conosciuto con i titoli di : The Gray Man, The Final Man e The Missing Pages. [21]
1ª pubblicazione dell'articolo The Limits of Individual Plasticity, nel testo Wells specula sulle teorie di plasticità degli animali, affermando che modificando la forma biologica di un essere vivente, esso continuerà a sopravvivere, cambiando la sua forma intrinseca, il testo sarà integrato nel romanzo un anno dopo.
Pubblicazione. P. Chalmers Mitchell dopo aver elogiato Wells per il suo successo in campo letterario con opere come La macchina del tempo, solleva una forte critica verso il romanzo, per via dell'orrore, del sangue e della crudeltà descritta nel romanzo, sollevando in particolare una controversia sulla natura scientifica di fondere animali e esseri umani, e sottolineando la fantascienza dell'opera.
Wells risponde all'articolo di Mitchell, lamentandosi del danno arrecato alla sua reputazione e citando in sua difesa un articolo del British Medical Journal (Ottobre 1896) circa l'innesto di pelle tra un uomo e un coniglio.
1ª pubblicazione a puntate de L'uomo invisibile, l'opera sarà edita il 12 luglio al 7 agosto del 1897, due mesi più tardi, il 15 settembre uscirà il romanzo di Arthur Pearson, mentre quindici giorni più tardi il romanzo sarà nuovamente pubblicato dalla casa editrice Edward Arnold
Il romanzo è la rappresentazione di Wells della cultura vittoriana, una riflessione accurata delle sue esperienze al momento della scrittura. Richiamando nel suo scritto il terrore della fine del mondo, nella mezzanotte del 1899.
Pubblicato in 8 parti fino a luglio 1901, le illustrazioni sono a cura di E. Hering, molte delle quali sono a piena pagina e accreditati da didascalie.
La casa editrice Bowen-Merrill Company annovera tra le sue pubblicazioni solo due volumi sebbene attiva dal 1883 fino al 1901 (preceduta da Samuel Merrill e succeduta da Bobbs-Merrill Company)
Si tratta del primo romanzo accreditato, per questo motivo la data di pubblicazione universalmente accettata è il 1901, le illustrazioni sono a cura di Claude Shepperson.
L'ispirazione della protagonista del romanzo è stata May Nisbet, figlia di John Ferguson Nisbet, critico teatrale del Times, Wells intravide la ragazza in costume da bagno durante la sua permanenza a Sandgate, poco dopo la morte del padre di May (1 aprile 1899), quando Wells accetta di pagare la retta scolastica della ragazza.
La stesura del romanzo, inizia il 5 ottobre 1899, appena terminato il romanzo Love and Mr. Lewisham, nella prefazione del romanzo, Kipps è identificato a detta dello stesso autore, come parte di un'opera molto più ampia, The Wealth of Mr.Waddy (postumo, 1969). Entro la fine dell'anno, il romanzo viene stampato in 12 000 copie
Dal 1924 al 1927 una serie di pubblicazioni denominata Atlantic Edition edita dalla casa editrice T. Fisher Unwin ripropone in collezione diverse opere di Wells riassunte in 28 volumi. In particolare il romanzo Kipps viene corretto in diversi vocaboli, per via del l'accento e del modo di scrivere classico del Kent
^Prima edizione de La macchina del tempo su National Observer[10][11] Edizione di The Time Machine sul periodico The New Review[12]
^La macchina del tempo di Henry Holt, romanzo accreditato come H. S. Wells[13][14]
^L'opera di Wells è anche edita in Italia con il titolo di Un'esplorazione nel futuro, solo l'edizione del 1902 porterà questo titolo,[15][16][17] dal 1924 sarà edita come La macchina del tempo[18]
^Edizione de La macchina del tempo dalla casa editrice William Heineman[5][6][7][19] Edizione originale di The Time Machine: an Invention by William Heinemann [20]
^Tematiche ne L'isola del dott. Moreau[33][34] L'opera di Wells è anche edita in Italia con il titolo di L'isola delle bestie, solo l'edizione del 1900 porterà questo titolo.[35] L'opera di Wells è anche edita in Italia con il titolo di L'isola del terrore, solo l'edizione del 1925 porterà questo titolo.[36] Tutte le opere successive riporteranno il titolo di L'isola del dott. Moreau[37]
^Edito in Italia con il titolo di La guerra dei mondi.[43] L'opera è riproposta con il titolo Il terrore viene da Marte, nel 1953[53]
anno di uscita nelle sale cinematografiche di La guerra dei mondi di Byron Haskin[54] L'opera è riproposta con il titolo I Marziani, nel 1977[55] e nel 1992[56]
^Tematiche di Il risveglio del dormiente[57][58][59]
^Edizione de The First Men on the Moon sul periodico The Strand Magazine[62]
^The First Men on the Moon edizione Bowen-Merrill[67][68][69]
^The First Men in the Moon edizione George Newnes[70][71] Edizioni de I primi uomini sulla Luna Il romanzo è edito per la prima volta in Italia con il titolo I primi uomini nella Luna dalla prima edizione Vallardi Editore del 1910 fino al 1957, quando il titolo diventa per tutte le edizioni a seguire I primi uomini sulla Luna[72]
^Pubblicazioni sul Person's Magazine di The Sea Lady 1ª puntata - luglio, pag. 81-95 [73] 2ª puntata - agosto, pag. 177-185 [74] 3ª puntata - settembre, pag. 354-363 [75] 4ª puntata - ottobre, pag. 433-441 [76] 5ª puntata - novembre, pag. 579-587 [77] 6ª puntata - dicembre, pag. 733- --- [78]
^Edizioni de Il cibo degli dei: L'alimento divino è stato il primo titolo con cui il romanzo è pubblicato in Italia, utilizzato solo dalla Casa Editrice Cesare Cioffi[81] L'alimento degli dei è il titolo utilizzato dalla casa editrice Chiantore per il n.7 della collana Ai quattro venti.[82]
^Edizione di Kipps sul periodico Pall Mall Magazine[83]
^Informazioni sul romanzo Kipps, edizione MacMillan and Co.[83] Edizioni in Italia del romanzo Kipps[84] L'edizione edita dalla casa editrice Fratelli Treves sarà proposta in due volumi rispettivamente da 284 pagine[85] e da 266 pagine[86]
^ab(EN) Robert M. Philmus, David Y. Hughes, H.G. Wells: Early Writings in Science and Science Fiction, Berkeley, Los Angeles, and London: University of California Press, 1975, ISBN978-0-520-02679-7.
^Wells, Herbert George, su sapere.it, DeAgostini, 2012. URL consultato il 9 febbraio 2015.
«Profondo conoscitore di fisica e biologia e sinceramente preoccupato dei possibili esiti dell'evoluzione – o della regressione – dei destini umani, Wells imperniò su tali interessi la parte più originale della sua attività di narratore, elevando a piena dignità letteraria il genere del romanzo fantascientifico di E. Bellamy e J. Verne e preparando la strada alle utopie, e alle antiutopie, di E. Zamjatin, A. Huxley e G. Orwell.»
«H. G. Wells began work on what would eventually evolve into The Time Machine nearly eight years before its publication as a novel. The original story was serialised in three parts in The Science Schools Journal (which Wells founded and edited) in 1888 as The Chronic Argonauts. After two further drafts, now lost, it was published as a series of loosely connected articles as The Time Travellers Story in The National Observer then edited by William Ernest Henley. Seven installments were published beginning in March 1894 and the final installment in June. The magazine never published the conclusion, owing to Henley accepting a position as editor of The New Review. Henley arranged to have the story published again under the title The Time Machine in five installments in the New Review from January to May of 1895. H.G. Wells was paid £100 for the story by Henley.»
^(EN) John R. Hammond, The first American edition, in H.G. Wells's the Time Machine: A Reference Guide, Greenwood Press, 30 ottobre 2004, p. 48, ISBN978-0313330070. URL consultato il 17 marzo 2017.
^ Francesco Lombardi, Cronologia, in Nino Rota: un timido protagonista del Novecento musicale, EDT, 2012, pp. 197-199, ISBN9788866397946. URL consultato il 4 aprile 2017.
^Wells's description of The Island of Dr. Moreau as youthful blasphemy comes from his introduction to The Scientific Romances of H. G. Wells (1933; published in the United States as Seven Famous Novels by H. G. Wells, 1934). This Preface to the Scientific Romances is reprinted as a chapter of editors Patrick Parrinder and Robert M. Philmus's H. G. Wells's Literary Criticism (Sussex: The Harvester Press Limited, and New Jersey: Barnes & Noble Books, 1980), see p. 243 for the line quoted.
^(EN) Philip Holt, 57, in H.G. Wells and the Ring of Gyges, Science Fiction Studies, 19, Part 2, luglio 1992, JSTOR4240153. URL consultato il 4 aprile 2017.
^(EN) L. W. Currey Inc., su lwcurrey.com. URL consultato il 10 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2017).
^(EN) The first men in the Moon, su catalog.lambertvillelibrary.org. URL consultato il 10 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2017).