Nata a Tripoli nel 1934 con il nome di Carla Dora perché i suoi genitori, nativi di Portovenere, erano andati a vivere lì e suo padre fu sindaco di Tripoli[senza fonte]. Appena sedicenne venne scoperta dal regista Léonide Moguy durante l'allestimento del cast per il film Domani è un altro giorno (1951); sarà questo l'inizio di una carriera durante la quale girerà una sessantina di pellicole, sia in Italia che all'estero. In Messico interpretò, alcuni anni dopo, il film La rete (1954) di Emilio Fernández, che la fece conoscere anche in America Latina.
Partecipò alla serie di trasmissioni dedicate a La straordinaria storia dell'Italia, andate in onda tra il 1983 e il 1991 su Rai 1, dove conduceva le visite guidate ad alcuni luoghi storici italiani dedicati ad alcuni avvenimenti.
Il 10 dicembre 2011 fu ospitata al Jardin de l'Ange di Courmayeur per la presentazione in anteprima del numero speciale di "Epoca" dedicato a Walter Bonatti.[4][5], in quello stesso anno portò alla ribalta della cronaca[6] il fatto che non le era stato permesso di assistere il compagno morente in quanto non sposati[7][8]. Il 5 settembre 2012, a un anno di distanza dalla morte del compagno, pubblicò il libro Walter Bonatti. Una vita libera.
Morì il 10 dicembre 2013 all'età di 79 anni al Policlinico Umberto I di Roma, dopo un intervento per l'asportazione di un tumore benigno al cervello. Seguendo le sue volontà, i figli autorizzarono la donazione del fegato e delle cornee[9][10]. È sepolta presso il piccolo cimitero di Portovenere che si trova a picco sul mare, nella tomba di famiglia, dove nel 2011 era stata deposta l'urna con le ceneri di Walter Bonatti.[11][12]
Vita privata
Nell'agosto del 1953 sposò l'attore e regista Marco Vicario, dal quale ebbe due figli: Stefano (1953) e Francesco (1959). Divorziata da Vicario, si ritirò dalla carriera cinematografica, alla metà degli anni ottanta, col compagno Walter Bonatti, alpinista ed esploratore. Da allora si alternò tra l'appartamento di Roma, la villa all'Argentario e la casa di Dubino (SO).
^Playboy Cover March 1978 (Italy), su playboycoverarchive.com, 9 gennaio 2010. URL consultato l'11 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2014).